Atalanta-Napoli si è chiusa con il punteggio di 1-1, e a ben guardare le cifre di questa partita il risultato non è bugiardo, anche se forse l’Atalanta avrebbe meritato qualcosa in più del Napoli. Anzitutto diamo uno sguardo alle due formazioni. L’Atalanta mette in campo la miglior formazione possibile, mentre il Napoli cerca un turnover ragionato e cambia quattro tasselli rispetto alla formazione collaudata che vorrebbe mettere in campo contro la Juventus. Fuori Aronica in difesa, Maggio e Inler a centrocampo e il diffidato Lavezzi in avanti. L’Atalanta non lascia fuori i suoi uomini migliori, anzi, di affida a Denis e Moralez, il Napoli soffre un po’ qualche sostituzione ma pare decisamente più competitivo che negli altri casi di uso del turnover. Il possesso palla è infatti – pur se abbastanza equilibrato – a favore del Napoli con un 53% contro il 47% dei padroni di casa. I calci d’angolo sono stati 6 per il Napoli e uno solo per l’Atalanta, a sottolineatura del fatto che l’Atalanta cercava molto più il gioco di rimessa in velocità che di fare la partita con azioni troppo elaborate, contrariamente a quanto ha fatto vedere proprio il Napoli con azioni comunque non molto pericolose. Il computo dei tiri totali infatti è sbilanciato a favore del Napoli (tredici contro nove), ma di questi nello specchio della porta sono stati cinque per l’Atalanta e solo tre per il Napoli. Da qui si capisce anche la percentuale di attacco alla porta e di pericolosità, maggiore per quanto riguarda l’Atalanta rispetto a quel che riguarda il Napoli. Tra i recordman della partita troviamo Cigarini, autore di una grande prova, con venticinque palloni recuperati, seguito da Campagnaro a ventiquattro e da Gargano a ventuno. Proprio Gargano ha fatto un lavoro oscuro preziosissimo che è venuto un po’ a mancare in avvio di ripresa esponendo di fatto il Napoli a seri pericoli, fino all’azione del gol. Hamsik si è riconfermato il miglior passatore della gara, proprio davanti a Cigarini e a Gargano, segue Zuniga, autore di una ottima prova sulla destra. I maggiori tiratori sono stati l’atalantino Denis, cinque conclusioni, seguito da Dzemaili (4) e Cavani (3). I gol sono stati frutto di due errori delle difese (e del centrocampo, almeno su quello incassato dal Napoli). Sul primo il centrocampo del Napoli non ha coperto l’inserimento di Denis, bravo a infilarsi controtempo tra due difensori, sul secondo Bonaventura non sale e tiene in gioco Cavani che di piattone fa secco consigli da due passi. Gol e pareggio in extratime.