CALCIOMERCATO – Ha fatto il giro del web lo spiacevole episodio accaduto a Yanina, la fidanzata di Ezequiel Lavezzi, vittima di una rapina in quel di Napoli. L’ennesimo caso accaduto ad un giocatore partenopeo dopo quanto successo a Cavani e ad Hamsik soltanto settimana scorsa. I tifosi partenopei temono che i propri beniamini possano lasciare la città campana preoccupati dalla malavita. In effetti il pericolo c’è. Ieri l’agente del Pocho Lavezzi, il noto Alejandro Mazzoni, è intervenuto per cercare di fare chiarezza ma per il futuro non ha escluso nulla: «Lavezzi non vuole andare via – spiega il noto procuratore – ma la vita privata è diventata molto difficile…». Un primo segnale d’allarme, una prima pulce nelle orecchie dei tifosi e della dirigenza. E’ chiaro che per ora non si può e non si deve parlare di vero e proprio caso ma se dovessero verificarsi nuovi episodi di questo tipo la cessione potrebbe divenire all’ordine del giorno. Sono infatti moltissime le società interessate al nazionale argentino e fra queste vi è anche l’Inter. I campioni del mondo uscenti hanno iniziato una sorta di liason con Aurelio De Laurentiis dopo la cessione in prestito di Goran Pandev. Tale partnership potrebbe proseguire anche con Christian Chivu, in partenza da Milano. La società di corso Vittorio Emanuele, dal suo canto, potrebbe offrire una via d’uscita al Pocho qualora quest’ultimo decidesse di cambiare aria. Attenzione poi al solito Manchester City storicamente primo ammirato dei tre tenori di casa Napoli, Lavezzi appunto, più Marek Hamsik ed Edinson Cavani. Un qualsiasi tipo di trattativa è da escludere durante il mercato di riparazione ma in vista della prossima estate, quando i giochi saranno già conclusi e i verdetti ufficializzati, nulla è da lasciare al caso. Qualora poi i partenopei non dovessero ottenere il terzo posto in classifica e di conseguenza l’accesso alla prossima Champions League, i vari big potrebbero utilizzare la classica “scusa” per fare le valigie. Sull’episodio accaduto a Yanina è nel frattempo intervenuto anche Aurelio De Laurentiis: «Napoli non è una città violenta. Semmai è Roma la capitale del crimine. Mi spiace per quanto accaduto a Yanina ma non si può pensare di essere immuni…».
Come dire: “Io non posso farci niente, la realtà la conosciamo…”. Resta da capire se ai giocatori azzurri questa realtà va ancora bene o meno.