Walter Mazzarri è carico al punto giusto in vista del big-match di domani sera. Una sfida che il tecnico azzurro ha definito sì importante, “ma non è la partita della vita”. Meglio non parlargli dunque di calcoli o altro: tipo se la Juve vince e va a + 12 cosa succede… Il campionato, ha spiegato Mazzarri in conferenza-stampa, è ancora molto lungo, ci sarà tempo per recuperare eventuali passi falsi. Basta fare un filotto di vittorie, dice, come hanno fatto altre squadre. Se gli parlate, però, della gara di domani come di una finale, il discorso cambia. “Una squadra come la nostra non può non affrontare ogni partita come se fosse una finale”. Massimo rispetto per la Juventus, una squadra che sta facendo della continuità di risultati un’arma vincente. Successe anche a noi, ricorda il mister, con la famosa striscia dei 15 risultati utili di fila, prima che un rovinoso ko a Udine spezzasse l’incantesimo. Questo Napoli, ad ogni modo, è cresciuto. “Adesso affrontiamo certe sfide senza timore”. Il segreto è l’essere riusciti a gestire meglio le pressioni. Cosa che obiettivamente gli azzurri hanno fatto meglio in Champions che in campionato, dove comunque il bilancio dei big-match è in attivo (basti pensare alla sfide con Milan ed Inter). Poi, naturalmente, bisognerà tenere in conto l’incognita-stanchezza. “Il problema di giocare spesso è che non è facile ricaricarsi”. Si è sempre in ritiro, sempre a preparare nuovi impegni, ed è quasi inevitabile pagare dazio, dice Mazzarri. Ma questo è il calcio moderno, si sa, e bisogna in qualche modo adattarsi. A sorpresa, il tecnico toscano ha poi tracciato un parallelismo tra gli azzurri e la Juve di Conte, in cui ha detto di rivedere qualcosa del suo Napoli, “soprattutto in fase difensiva”. Quanto alle assenze, se ai bianconeri mancherà lo squalificato Marchisio, occhio pure al possibile forfait di Inler, giocatore fondamentale nell’economia del gioco partenopeo. “Sono preoccupatissimo perché non so se riusciamo a recuperarlo”. In caso di problemi, toccherebbe a Dzemaili, un ragazzo, spiega il mister, che va sostenuto dal pubblico, che finora non gli ha perdonato il minimo errore. Mazzarri si traveste da avvocato anche per difendere Marek Hamsik, uno che, a suo avviso, non deve segnare per forza.
Lo slovacco può essere utile a centrocampo pure facendo il lavoro sporco. Ultima battuta sullo scippo ai danni della fidanzata di Lavezzi, non il primo riguardante, direttamente o indirettamente, i calciatori del Napoli. Anche per Mazzarri son cose che possono succedere ovunque, l’importante è che stiano tutti bene e che il rendimento in campo non ne risenta.