All’Allianz Arena c’era il rischio di prendersi una bella imbarcata. Ed invece è arrivato un onorevolissimo ko per 3-2, senza contare che nel finale poteva scapparci anche il miracolo. E’ un Napoli comprensibilmente rinfrancato, quello di ritorno dalla durissima trasferta in terra bavarese. Il Bayern si è confermato formazione di assoluto livello, ma gli azzurri hanno avuto il merito di non disunirsi dopo il 3-0, andando addirittura ad un passo dal miracolo. Anche Aurelio De Laurentiis plaude alla prova dei suoi: “E’ una sconfitta che vale come una vittoria”, è il suo commento ai microfoni di Sky. Il presidente ha sottolineato come il pareggio sia stato quasi a portata di mano nel finale, contro una squadra “”che è molto più blasonata della nostra” e che, blasone a parte, ha un’esperienza ed un palmares da spavento. Un elogio ‘individuale’ arriva per l’argentino Federico Fernandez, autore di una sorprendente doppietta. Soprattutto il secondo gol ha messo in agitazione i tedeschi e non è mancato chi temeva la clamorosa beffa. De Laurentiis ha anche tirato un sospiro di sollievo per Totò Aronica, uscito malconcio dal terreno di gioco. Per lui si temeva il peggio, addirittura una frattura del bacino, ed invece i medici, per fortuna del difensore, hanno smentito tutto. Adesso sotto con il campionato e con la Juventus capolista, che sbarcherà domenica sera al San Paolo. “Guardiamo partita dopo partita, con il solito spirito”, è il pensiero del patron, secondo il quale, com’è noto, la Champions ha la precedenza assoluta sulla A. Da dicembre in poi, quando la Coppa andrà in letargo, allora “ci si potrà concentrare meglio sul campionato e recuperare anche gli infortunati”. I tifosi, però, sperano che non sia troppo tardi. Sono già tanti, forse troppi, i punti persi per strada dalla banda Mazzarri e tutti contro avversari teoricamente di piccolo cabotaggio. Problemi di concentrazione, uniti alle carenze di una rosa numericamente limitata ed in cui i nuovi acquisti hanno fornito finora un apporto assai modesto. De Laurentiis, però, non vuole fare processi. Ogni valutazione verrà fatta tra un paio di mesi, quando il quadro generale della situazione, tra campionato ed Europa, sarà più chiaro.
“Credo che non si debba nemmeno chiedere l’impossibile – spiega il presidente – Il possibile lo facciamo, l’impossibile lo lasciamo ai santi”. Parole di sano realismo, che piaceranno molto a mister Mazzarri, un po’ meno, forse, alla tifoseria.