Finisce 3-2 per il Bayern il big match della quarta giornata della fase a gironi di Champions League. Napoli che ha comunque il merito di essere arrivato a crederci fino al termine della partita. Nonostante una partenza spavalda degli uomini di Jupp Hynckes, la banda di Mazzarri riesce comunque a rimettere in discussione il risultato grazie ad un’inattesa doppietta del 22enne Fernandez. Tre punti preziosissimi per i bavaresi, che li consentono di mettere una seria ipoteca sulla qualificazione alla fase eliminatoria. Per i partenopei invece i giochi sono ancora aperti del tutto. Anche se da questa sera non occupano più la seconda posizione. Il City di Mancini infatti, vincendo a Villareal sorpassa gli azzurri e rimanda i discorsi alla sfida del 22 novembre. Ed i tifosi azzurri dopo la prima sconfitta europea non aspettano altro…
Scende in campo deciso e sicuro il Bayern di Heynckes, pronto a fare la partita. D’altra parte, Mazzari regala una sorpresa tattica. Infatti Cavani è sacrificato sulla fascia sinistra, così da favorire le “fiammate” in contropiede del Pocho Lavezzi. I bavaresi però sono attenti e rischiano poco, preferendo uno snervante possesso di palla. Il Bayern attende lo spunto di Gomez e lo trova dopo 17 minuti. Schweinsteiger chiama palla sulla tre quarti e verticalizza subito per il bomber ex Stoccarda. Gomez si fuma Campagnaro, troppo impulsivo, e batte De Sanctis. Napoli che reagisce senza scomporsi. Dopo qualche minuto Cavani dalla sinistra prova un tiro improponibile. I tedeschi ci credono e dopo 5 minuti trovano ancora la via della rete. Maggio è momentaneamente a bordo campo per infortunio. I bavaresi non si intimoriscono e una bella azione targata Schweinsteiger-Kroos produce il tocco vincente di Gomez da due passi. Napoli che non dà segnali di vita e i bavaresi non si fermano. Al 41esimo un’azione travolgente orchestrata da Ribery si conclude con il tap-in vincente a porta libera di Gomez. 3-0 e dominio totale dei bavaresi. Tracollo napoletano. O quasi. Per l’appunto dopo appena un paio di minuti una punizione dalla destra di Lavezzi, trova libero sul secondo palo Fernandez. L’ex Estudiantes si eleva più in alto di tutti e batte Neuer. 3-1, partita riaperta e stop all’imbattibilità interna di Neuer. Squadre che prendono la via degli spogliatoi con la convinzione che in campo c’è stata una sola squadra.
Dal secondo tempo c’è Dossena al posto dell’infortunato Aronica. I partenopei lottano su ogni centimetro del campo, ma il Bayern è una delle squadre più rocciose d’Europa e lo dimostra continuando a fare possesso. Poche azioni da rilevare, con il Napoli che non riesce mai ad impensierire Neuer. Intorno alla mezzora la partita sembra chiudersi. Infatti due ingenuità consecutive di Zuniga, gli fanno guadagnare un’espulsione. Ma Badstuber dopo appena cinque minuti lo imita e li va a fare compagnia negli spogliatoi. Partenopei che prendono quindi coraggio da quest’ultimo episodio. Una punizione dalla mediana di Inler trova ancora Fernandez pronto in area. La parabola da posizione impossibile fa accorciare le distanze ai suoi e sognare un’intera città. Mazzarri capisce che può e deve crederci. Così manda in campo Pandev, sperando in una nuova magia all’Allianz Arena del macedone 8 mesi dopo. Ma il frutto balcanico non sboccia. In pieno recupero un’azione solitaria di Lahm rischia di chiudere definitivamente il match. Ma un inesauribile Campagnaro si frappone fra il tiro del tedesco e la rete. All’ultimo secondo Mario Gomez prova ad approfittare dell’avventura in area avversaria di De Sanctis, ma il portiere teatino in affanno riesce a recuperare, evitando la beffa. Sorride dunque ai tedeschi il risultato finale. Lavezzi & co. non devono demordere. Tra 20 giorni al San Paolo c’è il City e lì sarà l’ultimo vero banco di prova per sapere se il percorso europeo in Champions League degli azzurri potrà continuare…
Bayern Monaco (4-2-3-1): Neuer; Boateng, Van Buyten, Badstuber, Lahm; Luiz Gustavo, Schweinsteiger (7′ st Timoshschuk); Müller, Kroos, Ribery (35′ st Alaba); Gomez. A disp.: Butt, Rafinha, Pranjic, Petersen, Olic. All.: Heynckes.
Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Fernandez, Aronica (42′ Dossena); Maggio, Dzemaili (39′ st Pandev), Inler, Zuniga; Hamsik, Lavezzi; Cavani. A disp.: Rosati, Grava, Fideleff, Mascara, Santana. All.: Mazzarri.
Arbitro: Kuipers (Ola)
Marcatori: 17′ Gomez (B), 23′ Gomez (B), 42′ Gomez (B), 45′ Fernandez (N), 35′ st Fernandez (N)
Ammoniti: Badstuber, Boateng (B); Dzemaili, Fernandez, Cavani, Zuniga (N)
Espulsi: 25′ st Zuniga (N) per somma di ammonizioni 32′ st Badstuber (B) per somma di ammonizioni.
Fa il suo lavoro egregiamente; anche se sui due gol un pizzico di coraggio in più forse non guasterebbe…
Sempre propositivo per tutti i novanta minuti. Sbaglia poco.
Aiuta molto e tiene sotto occhio sempre Cavani. Da rivedere la posizione sui calci piazzati.
Ingenuità a seguire dopo quella del San Paolo. Questa volta poteva essere fatale.
LAHM 7,5 Gran lavoro del capitano bavarese. Dalla fascia sinistra lui e Ribery quando si distendono fanno sempre male.
Molto basso da buon mediano fa il suo lavoro e si guadagna la pagnotta.
Sempre pericoloso è l’uomo in più in fase offensiva dei bavaresi. Esce lui e il Bayern cambia aspetto.
(dal 7 s.t. TYMOSCHUK 5,5 Sottotono non si fa trovare pronto.
Gran lavoro in ogni parte della campo. Fa da raccordo e più volte copre le discese di Lahm.
Duetta a memoria con Muller e Ribery. Affermazione con personalità.
Riscatta la prestazione dell’andata. Quando si accentra senza palla diventa l’uomo più prezioso dei bavaresi. Quando ha invece il pallone tra i piedi, il più imprevedibile.
(dal 35 s.t. ALABA s.v.)
3 su 4. Non male per il bomber dei bomber in Europa. Si dimostra completo e in crescita. A suo agio quando è servito alla perfezione non sbaglia mai.
Il suo Bayern in casa è una macchina da guerra. Ovviamente qualcosa in settimana sarà rivisto in difesa. Ma è il comandante di un gruppo che se la può giocare con le big d’Europa alla pari.
Fa quello che può.
Si riscatta con il doppio salvataggio su Lahm allo scadere. Pecca di impulsività nel primo tempo. Mazzarri lo regola nell’intervallo e lo rigenera.
Sempre bene di testa. Sia in attacco che in difesa.
Non segue la difesa sul secondo gol. Errore imperdonabile. Da apprezzare però la chiusura su Muller lanciato a rete.
(dal 42 p.t. Sale quando può, ma solo una volta riesce a crossare. Ci si attendeva di più.)
Spento nel primo tempo. Fa meglio nel secondo tempo. Ma solo se è aiutato da Cavani e Hamsik. Lahm gli ha preso le misure e per questa sera su quella fascia non ce n’era.
Poco e niente. Fa rimpiangere Gargano.
(dal 39 s.t.
Fa fatica, ma non demorde fino alla fine.
Con Lahm non si passa. Nel secondo tempo questo lo fa innervosire e commette due sciocchezze consecutive. Catania non docet.
Prestazione indecorosa. Non dà una buona impressione si fa vedere solo per un tiro da fuori.
L’unica che prova a dare la luce. Quando accelera fa paura e nemmeno in tre lo fermano. Peccato che attorno a lui ci sia il deserto.
Costretto ad una posizione di sacrificio non sfigura. Ma quando è chiamato in causa sbaglia un po’ troppo.
Non funziona la mossa tattica del primo tempo. Nel secondo non riesce a far acquisire ai suoi quel pizzico di convinzione in più per far male.
ARBITRO: Fiscale come pochi. Un po’ troppo sulle ammonizioni. Ma tutto sommato regola bene una partita tutto sommato corretta.
(Francesco Davide Zaza)