Napoli sempre attivo sul mercato. A gennaio, quasi sicuramente, si cercherà di completare la rosa almeno con un paio di elementi. Molto probabili gli arrivi di una punta – e in pole position è balzato il giovane argentino Dybala – e di un centrocampista. Per quest’ultimo ruolo, tra i vari candidati, è rispuntato fuori il nome del 21enne Facundo Piriz, in forza al Nacional Montevideo. L’uruguagio è stato vicinissimo all’Udinese durante l’ultimo mercato estivo. Classe 1990, Piriz – 178 cm per 74 kg – è il classico ‘volante’, vale a dire il playmaker basso, schierato davanti alla difesa. Ha già esordito (e segnato) con la maglia della Celeste. Potrebbe essere lui la soluzione ai problemi del Napoli a centrocampo. Un reparto in cui Inler non ha dato quanto ci si aspettava e che ha dovuto fare del tutto a meno di Marco Donadel. Le pene dell’ex-viola, però, sembrano ormai finite. Oggi, infatti, il giocatore ha potuto riprendere gli allenamenti con il resto della squadra, dopo aver svolto finora solo lavoro differenziato. Una bella notizia per il ragazzo ed anche per Mazzarri, che ritrova una pedina preziosa. In attesa di regali dal mercato, si intende. Dal mercato, però, possono arrivare anche delle ‘minacce’. L’Atalanta, infatti, continua a corteggiare Salvatore Aronica, che è in scadenza di contratto. Al momento non ci sarebbero stati ancora contatti con la società per discutere del prolungamento e i nerazzurri stanno provando a sfruttare la situazione. Il ds degli orobici Pierpaolo Marino conosce bene le qualità del ‘lucchetto palermitano’ e gli avrebbe proposto un contratto biennale. Tutta da vedere la risposta di Totò, che ha sempre detto di voler chiudere la carriera all’ombra del Vesuvio. Per queste cose, però, occorre essere in due. Se il Napoli non si farà avanti con una proposta di rinnovo, il rischio di perdere il giocatore a parametro zero è assolutamente concreto. Conoscendo le idee di Walter Mazzarri, siamo sicuri che il mister premerà sulla società per trattenere Aronica, che è un suo pupillo. Il jolly siciliano, in assenza di Britos, ha saputo ritagliarsi uno spazio importante, sfoderando tante buone prestazioni e garantendo una discreta affidabilità. Non sono mancati, a dire la verità, anche i blackout.
Vedi l’erroraccio con il City, al San Paolo, che costò il temporaneo pareggio di Balotelli. Ma nell’arco di una stagione lunga ed usurante, diciamo che ci possono anche stare. Come ci può sicuramente stare il premio-rinnovo per un giocatore che non è un campione, ma un gregario solido, su cui poter fare affidamento sempre o quasi.