Natale, tempo di primi bilanci per le squadre di calcio. Quest’anno i tifosi del Napoli possono sorridere: gli azzurri stanno facendo una campagna europea storica per la società partenopea, che ha eliminato il Manchester City e il Villarreal ed è pronta ad affrontare il Chelsea senza partire sfavorita. Certo, questo è costato alcuni punti persi in campionato, dove al momento il Napoli è sesto: il rischio da scongiurare nei prossimi mesi è quello che l’Europa attuale danneggi la qualificazione per la prossima stagione. Per fare un bilancio di questi mesi, abbiamo sentito un grande nome della storia del Napoli, Salvatore Bagni. Intervista in esclusiva per IlSussidiario.net.
Bagni, che giudizio dà dei primi mesi della stagione del Napoli?
Sono stati fantastici: risultati, gioco, credibilità, tutto è migliorato. Adesso quando nomini il Napoli in Europa tutti ti guardano con rispetto.
Grande Champions, forse però un po’ a discapito del campionato…
Se con una Champions del genere fossero stati anche davanti in campionato, sarebbero stati degli extra-terrestri: la squadra non era abituata a giocare due competizioni così importanti, è ovvio che ci siano state alcune pause.
Facciamo le pagelle dei protagonisti di questa stagione: cominciamo con Mazzarri.
Mazzarri è l’artefice di questa squadra, l’ha fatta crescere, le ha dato un gioco corale piacevole e veloce, soprattutto la squadra lo segue in blocco. L’uomo decisivo è lui.
De Sanctis?
De Sanctis è stato straordinario, ha dato grande sicurezza a tutto il reparto: eccezionale.
Come giudica la difesa?
Giocano sempre quei tre, Cannavaro, Campagnaro ed Aronica. Sono bravissimi e ormai c’è una grande intesa tra di loro. Certo, quando manca qualcuno di loro si soffre un po’, le riserve non sono allo stesso livello. Per questo motivo sarà molto importante il recupero di Britos.
E il centrocampo?
Con Inler il Napoli ha più qualità, e sono convinto che lo svizzero crescerà ancora. L’altro giocatore decisivo è Gargano, però anche Dzemaili mi piace molto. Il reparto è sicuramente migliorato quest’anno.
Arriviamo ai “tre tenori”: Hamsik?
Marek è tatticamente prezioso; Mazzarri gli ha chiesto di sacrificarsi di più, perciò magari lo vediamo un po’ meno, e questo ogni tanto gli attira qualche critica. Però rimane fondamentale, e i suoi gol li segna sempre.
Lavezzi?
Il “Pocho” è il mio preferito: è lui che fa la differenza, che crea la superiorità numerica saltando l’uomo e che sa anche ripiegare a centrocampo per far ripartire l’azione.
Cavani?
Continua a segnare tanto, è il finalizzatore della manovra, però mi piace ancora di più perchè lo trovi ovunque: riesce a dare una mano in difesa e al centrocampo e segna comunque tanti gol.
Quali sono le prospettive per il 2012?
La Champions League del Napoli non è sicuramente finita qui. Il Chelsea è una squadra fortissima, ma non è superiore al Napoli visto in Europa. Le due squadre partono alla pari, ce la giocheremo nelle due partite.
In campionato dove può arrivare il Napoli?
In campionato bisogna marciare alla grande fino a metà febbraio e recuperare il più possibile. Poi dipende da quanto il Napoli andrà avanti in Europa.
La Coppa Italia sarà un obiettivo per il Napoli?
Ho ancora in mente l’emozionante Napoli-Inter dell’anno scorso (vinsero i nerazzurri ai rigori, ndR). La Coppa Italia andrà affrontata con il massimo impegno, perchè è una bella occasione per vincere un trofeo.
Dal mercato è arrivato Edu Vargas: come giudica questo giocatore?
Ha grandi qualità ed è molto rapido: rispetto a Lavezzi è più finalizzatore, non lo vedremo a centrocampo ad impostare il gioco.
Si aspetta qualcos’altro dal mercato di gennaio?
Qualche giocatore per completare la rosa, ad esempio Mudingayi dal Bologna, e magari qualche scambio con i giocatori meno utilizzati del Napoli, come Mascara.
(Mauro Mantegazza)