Il Napoli terzo in classifica è una macchina che produce sogni. Il sogno di essere tornati al vertice, il sogno di guardare dritto negli occhi le nobildonne del calcio italiano come Milan ed Inter, il sogno di accarezzare obiettivi quali Champions e addirittura scudetto. Una parola che nel capoluogo partenopeo preferiscono, per ovvi motivi, non nominare. Di questi sogni, di queste speranze coltivate dal popolo azzurro abbiamo parlato con il giornalista sportivo di fede napoletana Carlo Alvino, famoso per le sue telecronache ‘tifose’. Alvino definisce così la volata-scudetto: “Più che di volata, io parlerei di corsa verso un sogno… Quella parola lì non la pronuncio. Per me comunque il Napoli ha tutte le chances per lottare con Milan ed Inter”.
Tra queste due, che si sfideranno il prossimo 2 aprile in un’attesissima stracittadina, chi vede come favorita per il titolo?
L’Inter. Chi insegue ha sempre un vantaggio psicologico rispetto a chi fa da battistrada. Il derby ci dirà molto in proposito. Certo, se vincesse il Milan, sarebbe difficile per i nerazzurri recuperare 5 punti in 7 gare. Il Napoli, ovviamente, deve augurarsi un pari.
Oltre alle milanesi ed al Napoli c’è anche una certa Udinese, che potrebbe essere un po’ la mina vagante… Magari, perché no, anche in chiave-scudetto.
Sì, però l’Udinese ha davanti tre squadre. Già per il Napoli è dura che ne ha due, figuriamoci per loro… Ritengo la squadra friulana una serissima candidata per il quarto posto. Per lo scudetto non la vedo molto.
Uno dei punti di forza dell’Udinese è Inler, che il Napoli insegue invano da almeno due estati. La prossima sarà quella buona per vederlo in azzurro?
Se l’Udinese andrà in Champions, credo ci siano poche possibilità. Sarebbe in ogni caso un grande acquisto per gli azzurri perché è un giocatore che unisce quantità e qualità.
Dove ha bisogno di rinforzarsi la squadra di Mazzarri per ben figurare sul palcoscenico europeo?
“Serve innanzitutto allargare la rosa, sia numericamente che qualitativamente. Al di là del centrocampista di spessore, io prenderei un attaccante. Il prossimo anno Lucarelli avrà un anno in più, Mascara è un buon rincalzo ma serve qualcos’altro.
Lo sloveno Matavz, dato per vicinissimo ai colori azzurri, potrebbe essere l’attaccante di cui lei parla?
Se ne dice un gran bene, questo lo so. Credo sia una scommessa, può capitare benissimo di vincerla, magari ti ritrovi in casa un altro Hamsik. Però credo che a Napoli debbano venire anche giocatori esperti e affermati, non solo giovani. Fermo restando che la politica dei calciatori di prospettiva ha dato finora frutti eccellenti, se si va in Champions bisogna cercare di vivere la competizione da protagonisti.
Come giudica l’attuale stato di forma del Napoli? C’è da essere fiduciosi in vista del rush finale?
La storia professionale di Mazzarri ci dice che le sue squadre hanno fatto sempre più punti nel girone di ritorno. Adesso mi aspetto otto gare da giocare alla morte. Mi auguro otto vittorie anche se è difficile… Ma questo Napoli ci ha abituati a tutto. Credo che le partite-chiave siano la prossima con la Lazio, avversario da rispettare ma non da temere e quella con l’Udinese al San Paolo.
A proposito di Mazzarri, è disposto a giurare sulla sua permanenza in riva al Golfo?
Credo proprio di sì. Le recenti voci sulla Juventus non mi hanno assolutamente preoccupato. Ormai Mazzarri ed il Napoli camminano insieme. Penso si tratti solo di voci atte a destabilizzare l’ambiente.
Infine, capitolo-Nazionale. Prandelli ha chiamato il solo Maggio, si aspettava altri azzurri tra i convocati?
In tutta sincerità, quando ho letto l’elenco delle convocazioni, sono rimasto allucinato… Quando vedo i nomi di un Gastaldello o di un Astori e non vedo quello di Paolo Cannavaro, mi chiedo ‘ma allora, il campionato a cosa serve?’. Anche il fatto che Paolo sia penalizzato dal giocare in una difesa a tre non regge: e allora Maggio, che in Nazionale fa il terzino puro? Tutto ciò lo reputo un’ingiustizia nei confronti di Cannavaro, così come non capisco le assenze di De Sanctis e Pazienza. Sarà come il caso-Cassano con Lippi, ogni ct ha le sue fissazioni, che dire…
(Alessandro Basile)