Napoli ed Inter giocano soltanto un tempo e poi si dividono la posta in palio. Al San Paolo il Napoli centra il punto decisivo per evitare i preliminari di Champions e agguanta il podio con una giornata d’anticipo. L’Inter è seconda.

Il primo tempo del San Paolo è vibrante. Chi si aspettava un’Inter passiva e disposta ad accontentarsi del pari è presto smentito dai fatti. Gli uomini di Leonardo scendono in campo con una rabbia ed una determinazione capaci di far impallidire i partenopei. Trascinati da un grandissimo Eto’o e dalla verve di Nagatomo i nerazzurri fanno arretrare pericolosamente i partenopei e al quarto d’ora passano in vantaggio; la rete porta la firma del solito inarrestabile Eto’o. Il camerunese infatti raccoglie una sfera al limite dell’area e dopo essersi girato con una rapidità impressionante lascia partire una saetta che gela San Paolo e De Sanctis. Sotto di una rete e nel silenzio tombale dello stadio, il Napoli prova ad imbastire una reazione ma è costretto a rabbrividire nuovamente al 42esimo, quando un tiro di Maicon centra il palo facendo gelare il sangue nelle vene. Lo spavento si rivela però positivo per i partenopei che, nel primo dei due minuti di recupero concessi da De Marco, raggiunge il pari. La rete porta la griffe d’eccezione di Zuniga che raccoglie un’azione carambolesca di Maggio e infila Julio Cesar con un tocco sotto rete di piattone destro. E’ la rete che fa esplodere il San Paolo e manda le squadre negli spogliatoi nell’euforia generale.



La ripresa si presenta però completamente diversa. Dopo tre minuti di gioco, Milito sembra ricordarsi della finale di Madrid e con una finta secca supera Aronica e si presenta davanti a De Sanctis, a tu per tu con il portierone azzurro però l’argentino torna quello della versione 2011 e si fa parare la conclusione. Pare essere l’inizio di un secondo tempo arrembante; la sensazione è però presto smentita dai fatti; giusto il tempo per Zuniga di sfiorare la doppietta con un tocco di punta su invito di Maggio. La partita si chiude virtualmente qui, le squadre smettono di giocare ed il San Paolo inizia a cantare a squarciagola. I cambi dalle due parti sanno tanto di passerella e servono solo a spezzare il ritmo di una partita che non esiste più. Al triplice fischio di De Marco esplode l’euforia azzurra. Mazzarri viene portato in trionfo dai suoi giocatori e De Laurentiis parla da capo popolo al centro del campo; alle voci di mercato ci si penserà domani.



Il Tabellino

 

Napoli – Inter 1-1

 

De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Gargano, Pazienza, Dossena; Zuniga, Hamsik; Lavezzi. A disposizione: Iezzo, Santacroce, Ruiz, Yebda, Vitale, Sosa, Lucarelli. All. Mazzarri

 

Julio Cesar; Maicon, Ranocchia, Materazzi, Nagatomo; Zanetti, Cambiasso, Motta; Kharja; Eto’o, Milito. A disposizione: Castellazzi, Samuel, Mariga, Thiago Motta, Pandev, Coutinho, Pazzini. All. Leonardo

 

Marcatori: 15’pt Eto’o (I), 45’pt Zuniga

Ammonizioni: Zuniga (N).

Espulsioni: /

Recupero: 1’pt, 2’st



Arbitro: De Marco

 

Napoli

 

De Sanctis 6.5: Un miracolo che vale come un gol su Milito. Una grossa fetta di Champions League è sua.

Campagnaro 6: A volte eccede in sicurezza quando ha il pallone tra i piedi. Tutto sommato però disputa una prova positiva.

Cannavaro 6.5: Resta spesso l’ultimo baluardo della retroguardia partenopea e copre con intelligenza le imperfezioni dei compagni.

Aronica 6: Preferito a Ruiz sfodera una prestazione dignitosa. Si dimostra però troppo leggero su Milito in avvio di ripresa, deve ringraziare De Sanctis.

Maggio 6: Nagatomo è una bella gatta da pelare. Lui risponde colpo su colpo e alla fine non demerita. Bravo e fortunato nell’occasione del gol di Zuniga.

Gargano 5.5: Un’infinità di palloni persi nel primo tempo fa spazientire il San Paolo, nella ripresa migliora sensibilmente, ma è ancora troppo poco.

Pazienza 6: Probabilmente all’ultima partita al San Paolo, svolge il compito affidatogli con perizia e puntualità.

Dossena 6.5: Tra i più pericolosi dei suoi. La sua costante spinta propone numerosi cross sui quali si sente l’assenza di Cavani. (Dal 37’st Vitale sv)

Hamsik 6.5: Nel Napoli orfano di un terminale offensivo e di un regista è l’unico ad accendere la luce.  (Dal 33’st Sosa sv)

Zuniga 7: Diventa eroe dell’annata sfruttando il lavoro sporco di Maggio. Realizza il secondo gol della stagione, sicuramente il più importante della carriera. (Dal 25’st Yebda 6: Il suo ingresso fa quadrare il cerchio e permette una maggiore fisicità alla mediana azzurra).

Lavezzi 6: Parte subito forte con una serpentina che spaventa l’Inter, poi è ben controllato da Zanetti e Ranocchia, resta comunque pericoloso ogni volta che può puntare l’uomo in campo aperto.

 

All. Mazzarri 7: Un finale di stagione così così rischia di compromettere un’annata straordinaria. Si compatta intorno alla squadra nella giornata decisiva e porta a casa il pareggio più pesante della sua carriera. Comunque andrà, resta il trascinatore del Napoli 2010/11.

 

Inter

 

Julio Cesar 6.5: Non è chiamato a compiere grandissimi miracoli, ma nella fase centrale del primo tempo, quella in cui il Napoli propone il massimo sforzo è sempre presente e puntuale.

Maicon 6.5: Una spinta costante sull’out destro. Riesce a leggere con attenzione le diverse fasi di gioco e spaventa il San Paolo con le sue discese. La sua conclusione allo scadere del primo tempo meriterebbe maggior fortuna.

Ranocchia 6: Contro ad un brevilineo come Lavezzi non va’ tanto in affanno e riesce a formare una buona diga con Materazzi. (Dal 32’st Samuel sv)

Materazzi 6.5: Prestazione davvero sbalorditiva quella di Matrix. Nonostante la velocità degli avanti napoletani e la mancanza di un punto di riferimento non appare mai in affanno.

Nagatomo 7: Acquistato come rincalzo si conferma giornata dopo giornata tra i più positivi. La sua inesauribile spinta mette in difficoltà Maggio in più di un’occasione.

Zanetti 7: In soccorso della difesa svolge un lavoro di filtro impressionante. La sua presenza tra le linee complica maledettamente la vita di Hamsik e compagni.

Cambiasso 6: Non si fa notare molto, specie nel primo tempo però il suo lavoro oscuro consente il dominio delle operazioni agli ospiti. Cala vistosamente nella ripresa. (Dal 30’st Mariga sv)

Motta 6: Non sempre sembra avere le idee chiare. Si perde spesso nel centrocampo non riuscendo ad emergere.

Kharja 6.5: Grande forza di volontà e molta corsa a fare da collante tra mediana ed attacco. Resta uno dei pochi a credere nella vittoria anche nel secondo tempo.

Eto’o 7: Ormai si sprecano gli aggettivi per lui. La sassata con cui sblocca la gara è da inserire nel manuale del tiro perfetto. Come per tutta la stagione interista è il più pericoloso dei nerazzurri. (Dal 15’st Pazzini 6: Pochi palloni per lui. Entra a partita praticamente già finita).

Milito 6: Come spesso gli è capitato in questa sfortunata stagione, riesce a fare tutto bene in fase di preparazione per poi incartarsi al momento della conclusione; a sua parziale discolpa c’è però da dire che trova sulla strada un ottimo De Sanctis.

 

All. Leonardo 6.5: L’Inter del primo tempo è tatticamente perfetta e merita grandissimi applausi. Nella ripresa cala, ma non gli si possono imputare grosse colpe, la clima di festa sugli spalti contagia un po’ tutti.

 

(Massimiliano de Cesare)