Marek Hamsik apre al Milan e chiude al Napoli. La notizia è come un boato che scuote il calciomercato ancora sonnacchioso di fine giugno. Si vociferava di un addio, di una apertura, di qualcosa che traspariva tra le righe della Gazzetta dello Sport e dei non detti di Mino Raiola, che oggi presente agli hotel che contano nelle trattative con la solita sicurezza ed ampi gesti sembrava descrivere la parabola di un astro nascente nel calcio dei top player. Si perché il Napoli è una cenerentola, una bella favola, ma che per alcuni giocatori muore all’alba. Il Milan è una certezza, il club più titolato al mondo per usare l’espressione tanto cara a Berlusconi e a Galliani, ma che è già affiorata sulle labbra di un altro gioiellino che rossonero lo è già, seppur da pochissimi giorni: El Sharaawy (che, pure, calciomercato.com ipotizza come una possibile e clamorosa contropartita tecnica per arrivare allo stesso Hamsik). Sul fatto che Hamsik voglia venire oramai in pochi hanno dei dubbi e si sprecano le reazioni sul web. Anche se c’è anche il partito dei “negazionisti”, per cui Hamsik, che però non ha smentito quanto uscito sulla Pravda, sarebbe stato frainteso. Addirittura a SkySport24 è intervenuto il responsabile italiano della Voce della Slovacchia, dicendo di non aver trovato nelle quattro traduzioni dell’intervista rilasciata alla Pravda il concetto chiaro dell’addio di Marek Hamsik al Napoli. Sarà un problema di lungua, ma forse del fatto che batte dove il dente duole. Insomma forse è vero che Hamsik considera una sua eventuale partenza verso il Milan come una svolta della sua carriera, perché considera molto più facile il fatto di vincere a Milano che non a Napoli. In questo però vediamo un braccio di ferro, sottotraccia, tra via Turati e De Laurentiis. Le provocazioni si sono sprecate dalle due parti, dal fatto di non considerare hamsik come un obiettivo, al fatto di considerarlo forte come Pato. A questo punto – magari consigliato da Raiola – giusto il giocatore poteva rompere l’impasse, magari usando la lingua per avere quel po’ di manovra che consentisse di lanciare il sasso nello stagno e vedere come si muove l’acqua. Staremo a vedere. In ogni caso De Laurentiis non vuole certo smobilitare con il Napoli in Champions League. Anche le cessioni più dolorose, si veda quella di Quagliarella alla Juventus, hanno seguito ingaggi clamorosi, come quello di Cavani. Questa volta lo schema salterebbe e per la piazza ci sarebbe l’idea di una smobilitazione. Ma forse il piano è un altro.
Certo l’idea di Pastore (perché Lamela si è svalutato troppo in fretta agli occhi di direttori sportivi e anche del pubblico con la discesa del River nella serie B argentina) è estremamente affascinante, ma anche difficile da perseguire senza una adeguata liquidità. Insomma, se vendere bene Hamsik fosse il pass per Pastore la piazza potrebbe anche placarsi. E perché no, anche applaudire.