Nella stagione in cui gli azzurri si riaffacciano nel palcoscenico della Champions League, Bigon, De Laurentiis e Mazzarri hanno voluto fare le cose in grande mettendo in piedi una campagna rafforzamento da più di 40 milioni di euro. Il Napoli che esce da questo calciomercato è una squadra nuova e rafforzata specialmente per quanto concerne la zona nevralgica e le seconde linee. Il colpo da 90 è sicuramente quel Gokhan Inler rincorso da ormai due anni e portato all’ombra del Vesuvio al termine di una delle trattative più lunghe ed estenuanti delle ultime estati pallonare, lo svizzero dopo essere parso definitivamente sfumato intorno ai primi di luglio, quando pareva forte il pressing della Juventus di Conte si è poi convinto ad accettare il corteggiamento di Mister Mazzarri che gli affiderà le chiavi del centrocampo azzurro. Al suo fianco, almeno stando ai piani iniziali un altro nuovo acquisto, Blerim Dzemaili approdato dal Parma per la bellezza di 7 milioni più i prestiti di Blasi e Santacroce. Una linea mediana titolare tutta svizzera integrata dal colpo Donadel, acquistato a parametro zero dalla Fiorentina e dall’unico sopravvissuto alla rivoluzione del centrocampo, Walter Alejandro Gargano Guevara. L’uruguaiano, in bilico sino all’ultimo minuto, è rimasto e dovrà riconquistarsi quel posto da titolare perso agli sgoccioli della stagione appena trascorsa. La maggior parte del lavoro è però stata svolta sulle seconde linee, gli acquisti di Santana e Pandev infatti, insieme alle conferme di Lucarelli e Mascara, aumentano le carte offensive e paiono ridurre il gap esistente tra i titolari e le riserve, uno dei veri e propri talloni d’achille del Napoli versione 2010/11. Certo non sono arrivati quei calciatori capaci di cambiare il volto ad una squadra, ma la volontà di Bigon e soci era chiara: confermare il blocco che tanto bene ha fatto nella scorsa stagione e puntellarlo con giocatori utili ma che non stravolgessero i delicati equilibri di spogliatoi raggiunti dalla squadra azzurra. Le speranze in difesa sono invece riposte nelle scommesse argentine Fernandez e Fideleff e nella capacità di Mister Mazzarri di far quadrare il cerchio nonostante una retroguardia priva di top player. Preoccupa, ma neanche tanto, l’infortunio di Miguel Angel Britos, l’ultimo grande colpo dei partenopei pagato 10 milioni di euro e fortemente richiesto da Mazzarri in persona che pur di averlo, ha lasciato partire Victor Ruiz finito al Valencia nell’ultimo giorno utile.



Integrano la campagna acquisti la scommessa Chavez, i portieri Rosati e Colombo e la giovane promessa Bariti immediatamente girato in prestito al Vicenza. Vero colpo di mercato è stato però trattenere i tre tenori Hamsik, Lavezzi e Cavani. La loro conferma è infatti la base dalla quale la società partenopea proverà a ripartire per inseguire quel sogno appena sussurrato chiamato scudetto.

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