Ieri, oggi, domani, segna sempre Matador Cavani. Prendiamo a prestito il fortunato slogan coniato dall’amico e collega Carlo Alvino per descrivere il momento di estasi che una città intera sta vivendo. Il fantastico attaccante uruguaiano si è preso in spalla il Napoli e, nello spazio di qualche giorno, ha tramortito il Milan e messo paura al Manchester City, non proprio due squadrette. E’ lui la principale garanzia di una squadra che lotterà per lo scudetto fino alla fine, ma non l’unica. Al resto ci penseranno gli urlacci di Mazzarri, la fame di vittorie di un gruppo coeso come non mai, e il pronto intervento di De Laurentiis, che potrebbe regalare a gennaio qualche altra perla ai suoi tifosi. “Il mercato è sempre aperto per noi”, ebbe a dire il patron qualche tempo fa. Chissà che in inverno non arrivi la ciliegina sulla torta, magari una punta di ricambio, per continuare con ancora maggiore convinzione la scalata verso i successi tanto ambiti. Anche Marcello Lippi – e non è la prima volta – si iscrive all’elenco degli estimatori dei Mazzarri boys e pronostica un Napoli in lotta per lo scudetto. L’ex-ct azzurro, intervenuto oggi a La Politica nel Pallone, si è detto convinto che la squadra è competitiva ai massimi livelli. Scaramanzia a parte, quella parolina che inizia per esse è un sogno niente affatto proibito. Del resto, argomenta Lippi, se batti squadre come il Milan e metti paura ai ricchissimi Citizens, non puoi tirarti indietro: “Mazzarri deve convivere con questa parola e magari accaparrarsela”. Gli ultimi elogi sono per Edinson Cavani, definito “un giocatore straordinario”. E come dare torto al mister. Tutti a dire ‘quest’anno non ripeterà l’exploit della scorsa stagione” ed ecco quattro magie in pochi giorni, una al City e tre al malcapitato Diavolo. Un Diavolo che per una sera è stato agnello, completamente smarrito di fronte alle sfuriate degli scatenati azzurri. Adesso, però, occhio a non montarsi la testa. Ieri sera Mazzarri ha evidenziato – anche esagerando un po’, va detto – tutto ciò che non va. Approccio molle alla partita, troppa soggezione e via dicendo. Il gol di Aquilani prima e quello di Cavani (il primo del Matador) poi hanno svegliato Napoli e partita. Meglio, però, partire subito a spron battuto, a scanso di equivoci.



Così dovrà essere contro il Chievo, autentica bestia nera dei partenopei. Il tecnico ha avvertito tutti: guai a sottovalutare i veronesi. Che quelli, qualche scherzetto di troppo, l’hanno combinato. Meglio volare bassi. Per sognare c’è un campionato intero a disposizione.

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