Salvatore Aronica non sa ancora se potrà scendere in campo contro l’Inter, per l’anticipo di sabato sera. La voglia di giocare, però, è infinita. Un recupero-lampo, quindi, non è da escludere: “In teoria potrei farcela, oggi farò terapie e cercherò di essere disponibile per sabato”, ha detto oggi il difensore del Napoli a Radio Marte. Al centro della discussione il suo rapporto con il tecnico Walter Mazzarri, che lo ha sempre spinto a dare il massimo, “anche quando arrivava qualche critica un po’ dura”. L’ipotesi di una cessione, ha spiegato Totò, non è mai stata presa seriamente in considerazione. Ora l’obiettivo è continuare a far bene a Napoli, a partire da sabato a Milano, dove c’è un sortilegio da spezzare: “Sì, in questi anni abbiamo sfatato molti tabù, ci manca ancora questo”. Il Napoli non vince a San Siro addirittura dal lontano 1994. E’ l’ora di cambiare la storia e Aronica lo sa bene. La partita dello scorso anno gli è rimasta sullo stomaco, a lui come a tutti i tifosi azzurri. L’approccio alla gara fu troppo timido ed alla fine i nerazzurri si imposero con un secco 3-1. Quest’anno, però, sembrano esserci tutti i presupposti per poter invertire la rotta. Questo grazie soprattutto alle partite di Champions, come efficacemente sottolineato da Aronica, che hanno dato alla squadra la necessaria convinzione nei propri mezzi. L’importante, quindi, è non chiudersi in difesa, provando sempre ad impostare il proprio gioco. Quanto alle prospettive stagionali, il difensore siciliano non si nasconde. Da parte sua c’è tutta la volontà di vincere qualcosa di importante con la maglia azzurra, sia per sè stessi, e sia per ringraziare il pubblico, sempre vicino alla squadra, nella buona e nella cattiva sorte, come in un ideale matrimonio. Certo, giocare ogni tre giorni non è facile, ma la benzina dovrà arrivare dalle motivazioni che, soprattutto in determinati tipi di partite, non potranno mai mancare. Per Aronica la vittoria di martedì, ad esempio, è servita proprio a questa: ad aggiungere autostima ad un gruppo forte ma continuamente a caccia di conferme. Saremo forti come Milan o Inter, si chiedono i giocatori azzurri davanti allo specchio. E lo specchio sta rispondendo affermativamente, in queste prime uscite stagionali.
Le partite con Manchester, Milan e Villarreal hanno detto molto, ma non tutto. Occorre insistere, già da sabato. Lì dove c’è quel maledetto incantesimo…