CALCIOMERCATO – Esce allo scoperto l’allenatore del Napoli, Walter Mazzarri, e intervistato da Il Corriere dello Sport racconta cosa vuole fare “da grande”. La risposta è molto semplice: «Ho un contratto fino al 2013 ed intendo rispettarlo». Nonostante le avance delle big, con Inter e Juventus in primis, ma anche delle società estere (si è parlato spesso del Villarreal), l’allenatore toscano intende proseguire la sua magica esperienza a Castelvolturno fatta di tante sofferenze ma anche di gioie infinite. Eppure c’è stato un momento, non molti mesi fa, in cui il rapporto fra Mazzarri e il presidente De Laurentiis ha rischiato di incrinarsi in maniera irreparabile: «L’ho sospettato, è vero – conferma lo stesso allenatore del Napoli – Poteva bastare qualche risultato negativo per rinfocolare le tensioni di nove mesi fa. Ma se siamo qua, vuol dire che siamo stati tutti bravi, me compreso….». Ora “l’emergenza” sembra essere rientrata e Walter può godere del pieno apporto della dirigenza. E non poteva essere altrimenti dopo una prima parte di stagione sicuramente positiva. In Champions League, in particolare, il cammino è stato superlativo con l’eliminazione dei milionari del Manchester City e la qualificazione agli ottavi insieme alla corazzata Bayern Monaco, risultato su cui nessuno avrebbe scommesso un euro ad agosto, al momento dell’estrazione dei gironi. Un Napoli che invece fatica un po’ in campionato. La parola scudetto per ora è bandita ma per il futuro mai dire mai: «L’humus per lo scudetto? Esiste eccome, però in tempi ragionevoli – afferma Mazzarri – ma se lei s’aspetta che le dica: lo vinciamo quest’anno, è fuori strada. Qui si può costruire su quanto è già stato edificato in questi sette anni e soprattutto negli ultimi due. Basta poco. E quindi, avendo poteri ampi, si può fare». Probabilmente il prossimo anno, con un anno di maturità in più, e nuove sfide nelle gambe (e magari nuovi innesti), la società partenopea sarà in grado di lottare per traguardi prestigiosi, sia in Italia quanto in Europa. Sarà però fondamentale riuscire a raggiungere almeno il terzo posto, obiettivo tutt’altro che semplice tenendo conto del fatto che ci son ben sei squadre, Milan, Inter, Juventus, Roma, Napoli e Udinese, che sembrano ora come ora in grado di raggiungere la zona Champions.



Infine Mazzarri ammette il suo modello di riferimento, un po’ a sorpresa: «Non mi è mai piaciuto rifarmi a qualcuno, ma per quanto mi riguarda, devo un grazie a Renzo Ulivieri, che mi ha offerto una possibilità. Ai suoi tempi era innovatore, geniale, colto, maniaco».

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