Lunedì prossimo Napoli e Bologna si sfideranno al San Paolo per la penultima di andata. Nel frattempo, però, è già iniziata un’altra ‘partita’ tra i due club, che si sta giocando sul terreno dialettico, con riferimento al mercato. Non mancano, infatti, gli incroci tra azzurri e rossoblù, a cominciare dall’interesse di De Laurentiis e soci per Gaston Ramirez, giocatore da tempo accostato ai partenopei (e non solo). Ad oggi non ci sono ancora i presupposti per un affare di questo tipo, ha fatto sapere il direttore sportivo del Bologna Roberto Zanzi, intervenuto sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli. In futuro, però, – ha aggiunto – mai dire mai: dunque, la porta è semi-aperta. Per il momento, comunque, Zanzi ritiene che Ramirez debba crescere con tutta calma. L’uruguagio, ha spiegato, avrà tutto il tempo per ambire ai massimi livelli e, dunque, ai top club che tanto desidera. Già la scorsa estate sembrava che dovesse lasciare i felsinei, ma poi non se ne fece nulla. Il giovane trequartista, per la verità, riuscì ad indispettire non poco la piazza bolognese, con qualche intervista un po’ indelicata che lasciava presagire la sua voglia di fuga. Bologna, alla fine, lo ha perdonato e oggi club e giocatore sono di nuovo fianco a fianco per conquistare il traguardo salvezza. Per approdare in una big – come il Napoli, perchè no? – c’è tempo, come dice Zanzi. Che, invece, ha chiuso del tutto la pista Mudingayi, altro giocatore seguito dagli azzurri. C’è un veto da parte nostra, ha spiegato il dirigente rossoblù, che ritiene il mediano belga-congolese un elemento fondamentale per centrare la permanenza in A. Altro che cessione, quindi. A febbraio gli emiliani proporranno al giocatore un prolungamento contrattuale, nella speranza che non si faccia sedurre dalle sirene di altre società. Quanto al match di lunedì prossimo, è chiarissimo il motto di Zanzi: massimo rispetto, ma niente paura per il Napoli. Nel nostro campionato, ha argomentato, si assiste continuamente a risultati inaspettati, laddove magari i valori di partenza sono assai differenti. Dunque, perchè non può sperare anche il Bologna?, è la sua domanda retorica.
La squadra, ha concluso il dirigente, andrà al San Paolo a fare la sua partita. Giocare solo per non prenderle sarebbe inutile e dannoso. Anche Britos, grande ex della sfida, sarebbe d’accordo.