Dopo l’esordio amaro di Vargas ieri sera ed in attesa del Monday Night di campionato, il Napoli torna a concentrarsi sul calciomercato. Non ci sono solo le cessioni ad animare le giornate del diesse Bigon, il dirigente partenopeo infatti continua a tenere viva l’operazione Candreva. Il centrocampista ex Livorno, attualmente di proprietà dell’Udinese dovrebbe con ogni probabilità essere il secondo rinforzo per questo 2012, inutili le continue smentite delle parti chiamate in causa, l’operazione è reale e percorribile, soprattutto qualora il Cesena riuscisse a convincere Santana a sposare la causa romagnola e liberare un posto nella rosa partenopea. Incastratosi questo tassello ci sarà poi solo da convincere il giocatore, restio non tanto per la piazza, quanto per la formula del prestito. Il centrocampista già orbitato nel giro della nazionale, vorrebbe trovare pace al suo lungo vagabondare e sposare definitivamente una causa per poter trovare la sua dimensione; il Napoli, dal canto suo, considerando l’abbondanza di incursori nella propria rosa, non vorrebbe sbilanciarsi troppo e per questo appare irremovibile sulle sue posizioni. A fungere da paciere potrebbe essere l’Udinese, proprietaria del cartellino di Candreva; la squadra di Pozzo, visti gli ottimi rapporti con il club di De Laurentiis, potrebbe stuzzicare il palato partenopeo mettendo sul piatto dell’operazione da un lato uno sconto sulla prima metà di Candreva e dall’altro una corsia preferenziale in caso di cessione (a giugno) del centrale difensivo Medhì Benatia, già finito nel mirino della squadra azzurra. Corsia preferenziale che non vorrebbe assolutamente significare una svendita del marocchino ma che garantirebbe agli azzurri di venire a conoscenza di qualsiasi offerta ed inserimento di altri club sul forte centrale, in modo da decidere se rilanciare o meno l’offensiva. La necessità di un rinforzo in difesa per la prossima stagione è stato reso ancor più evidente dallo scarso rendimento di Fernandez e Fideleff, entrambi giovanissimi e con ampi margini di miglioramento, ma comunque non pronti per la piazza partenopea e destinati dunque a girare in prestito per trovare maggiore continuità lontani dalle pendici del Vesuvio. Il nome di Benatia, inoltre, garantirebbe sicurezza anche dal punto di vista tattico, dal momento che con la maglia dell’Udinese il giocatore fa già parte di una difesa a 3 e non avrebbe bisogno di un periodo di adattamento al nuovo sistema difensivo.
Insomma le possibilità di portare a compimento l’operazione Candreva ci sono; del resto l’asse Napoli-Udine è da ormai tantissimi anni una delle più calde sul calciomercato italiano. Basta guardarsi alle spalle e leggere i nomi di Quagliarella, Inler e Denis per capire quanto frequenti siano i contatti tra le due società.