Ieri sera si sono sfidate in campo, ma gli incroci tra Napoli e Cesena potrebbero finire qui. Già, perchè il ventilato affare di mercato sbandierato in questi giorni – ovvero lo scambio Santana-Candreva – rischia seriamente di saltare. Stando a quanto riferiscono le ultime indiscrezioni, non ci sarebbe accordo tra le due società. Il club azzurro, infatti, vorrebbe fare uno scambio alla pari, con la formula del prestito secco, quindi senza riscatto, ma Campedelli e soci non ci stanno. La voce è stata confermata oggi dal collega Walter De Maggio, ospite sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli. Il giornalista ha riferito di aver fatto “una lunga chiacchierata con Lorenzo Minotti, dirigente del Cesena”: il problema è questo, e cioè che i romagnoli non sono disposti a pagare l’ingaggio di Santana, ritenuto troppo alto. A questo punto, la situazione è la seguente: se non si farà più lo scambio, il Napoli proverà a cedere l’italoargentino al Siena, che lo ha chiesto tramite il direttore sportivo Giorgio Perinetti, in ottimi rapporti con i partenopei (anche per via del suo passato da dirigente all’ombra del Vesuvio). Se la cessione andrà in porto, allora il passo successivo sarà quello di provare prendere lo stesso Candreva. Un giocatore in cui Walter Mazzarri crede, e che sotto la sua cura potrebbe rinascere e dare finalmente una svolta alla sua carriera costellata di alti e bassi. Ma c’è un ‘però’. Il Napoli, come detto, non vuole pagare Candreva, lo vuole solo in prestito, mentre il Cesena vorrebbe monetizzare dalla sua cessione. Anche qui è arrivata una conferma illustre, da parte di Ciro Venerato, che spesso è intervenuto anche ai nostri microfoni. Ieri, ha detto Venerato a Radio Crc, ci sarebbe stato un colloquio tra Bigon e Campedelli per affrontare la questione Candreva, ma le parti sarebbero ancora piuttosto lontane. Nel frattempo, Mazzarri può godersi il pieno recupero fisico di Marco Donadel, entrato ieri nel finale di partita, ed apparso in discrete condizioni di forma. L’ex-viola ha provato anche uno slalom in mezzo a tre-quattro avversari, segno di fiducia nei propri mezzi. Quella che non ha mostrato, per esempio, l’attesissimo Eduardo Vargas: il ragazzo, naturalmente, è solo rimandato.



I primi mesi ‘italiani’ gli serviranno soprattutto per ambientamento, per conoscere meglio il nostro calcio. A fargli da chioccia due insegnanti mica male, come Pandev (ottimo ieri sera) e Lavezzi, appena rientrerà.

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