Il Monday night della 17^ giornata di Serie A tra Napoli e Bologna termina sul punteggio di 1-1. Il vantaggio di Acquafresca, al 15’ del primo tempo su assist di Pulzetti, è stato pareggiato dal rigore di Cavani a metà ripresa. Ennesimo boccone amaro per il Napoli, staccato 10 lunghezze dalla vetta ed ancora una volta incapace di far valere la propria superiorità tecnica. È chiaro che i campani difettano ancora nell’approccio alle gare più abbordabili, problema che, nonostante il diploma europeo, impedisce ancora di classificarli nell’elitè del calcio nostrano. Mazzarri avrà ancora da lavorare, non bastano anema e core operai per fare di un’armata guerriera una grande squadra. Forse quando il Napoli vincerà facilmente queste partite, invece di esaltarsi unicamente negli sfavori di pronostico, potrà ambire seriamente allo scudetto. Per ora, il rinnovo dell’iscrizione all’ateneo dei campioni resta l’obiettivo di classifica più aderente alle possibilità di una squadra che sembra ancora risentire oltremodo dell’assenza del Pocho. Complimenti d’altro canto al Bologna per l’atteggiamento privo di timori reverenziali, aggressivo a tutto campo e solido nella difesa del risultato. L’arrivo di Pioli ha davvero rigenerato l’ambiente, e di questo passo la salvezza pare orizzonte coerente.
Mazzarri posiziona Hamsik e Pandev alle spalle di Cavani; Pioli lancia il giovane Taider nel centrocampo a cinque, preferendo Acqufresca a Ramirez, scelta coraggiosa che si rivelerà azzeccata. Il Bologna parte subito molto aggressivo alzando la zip di metacampo e costringendo il Napoli a girare troppo largo per poter azionare efficacemente il tridente. Ancora una volta la squadra partenopea soffre gli stenti di un Inler ancora fuori forma dopo la feste. La manovra si allarga così sovente sino agli estremi confini del campo ma senza guadagnare yards verso la porta di Gillet. I padroni di casa ricorrono così ai calci piazzati, già preziosi Giovedì in Coppa Italia: sugli sviluppi di un corner Aronica pesca Hamsik in area di rigore. Lo slovacco elude la trappola del fuorigioco ma non i guantoni di Gillet, miracoloso nell’intuire il sinistro rasoterra, da due metri e poco più (9’). Scampato il pericolo il Bologna comincia ad appuntire l’offensiva: Di Vaio arriva alla conclusione da fuori ma De Sanctis è vigile (13’). Poi, al quarto d’ora, il colpo gobbo: le acque azzurre s’aprono come d’incanto e il buon Acquafresca, nelle parti di Mosè, può facilmente condurre il pallone alla terra promessa del gol. Col caveau svaligiato il Napoli non ha più motivi per aspettare l’errore altrui, e si riversa in avanti per recuperare il punteggio rubato. Ma la bile dei campani sbatte sul solido muro rossoblù piazzato a ridosso dell’area: i mediani setacciano gli attacchi, quel che passa viene raccolto e rispedito al mittente dell’attento terzetto difensivo. L’unica freccia che fende la palizzata è un morbido sinistro a giro di Pandev, che Gillet battezza giustamente a lato (41’). Tra i fischi impazienti del San Paolo si va al riposo sul vantaggio degli ospiti.
prevedibilmente il Napoli serra la morsa: l’innesto di Zuniga allarga ulteriormente il fronte e la fitta rete di maglie bolgnesi, aprendo squarci appetitosi dalla trequarti in su. Prima, un altro calcio piazzato thriller: al 9’ Pandev fa cilecca nell’orgia innescata dal corner di Hamsik, mancando la conclusione da un metro e spiccioli in una selva di gambe (trattenuta? Non sembra). Il Bologna tiene botta e Gillet, pur sempre tiepido, sporca i guantoni solo nelle numerose uscite alte, raccogliendo le preghiere arcuate degli esterni (rosario per Dossena). Dopo un tracciante di Aronica, secco ma innocuo (17’), l’episodio che fissa il risultato. Inler schizza un ibrido tra tiro ed assist in area, che la mano galeotta di Perez corregge verso l’esterno. Brighi comanda la punizione dal limite, salvo poi ricredersi dopo gran consulto col guardalinee. Il rigore viene trasformato con freddezza da Cavani, che spiazza Gillet concludendo centralmente (25’). Il prevedibile assedio partenopeo s’ammala di fatica: le quotazioni di Hamsik e Cavani s’abbassano invece d’impennarsi bonificate dal pareggio, e né gli forze residue (Pandev, Gargano, Zuniga da una parte, Ramirez dall’altra) né il valzer di cambi bastano per inclinare le sorti del match dall’una o l’altra parte. A dirla tutta, sarebbero addirittura i felsinei ad avere sulla racchetta il match-point, ma Di Vaio, tet-a-tet con De Sanctis, si lascia recuperare da Zuniga (43’). Il giusto punteggio finale esalta il coraggio del Bologna e i limiti di un pur volenteroso Napoli, ancora una volta tradito dai favori della carta.
Il tabellino
Reti: 15’pt Acquafresca (B), 25’st Cavani (N) rig.
Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro (11’st Zuniga), Cannavaro, Aronica; Maggio (38’st Vargas), Inler (45’st Lucarelli), Gargano, Dossena; Hamsik, Pandev; Cavani (Rosati, Fernandez, Britos, Dzemaili). All.Mazzarri.
Bologna (3-5-2): Gillet; Raggi (27’st Crespo), Antonsson, Cherubin; Pulzetti (30’st Garics), Mudingayi, Perez, Taider, Morleo; Acquafresca (27’st Ramirez), Di Vaio (Agliardi, Rubin, Khrin, Gimenez). All.Pioli.
Arbitro: Brighi di Mantova.
Ammoniti: Dossena (N), Cherubin, Mudingayi, Morleo, Di Vaio (B) tutti per gioco scorretto.
Espulsi: nessuno.
Le pagelle
Napoli
Incolpevole sul gol, attento sul resto.
Buca favorendo Acqufresca dall’11’st ZUNIGA 6,5 Tonifica la manovra con accelerazioni costanti.
Stempera Di Vaio e rilancia l’assalto.
Utile più in fase di spinta, sostenendo Dossena.
Un po’ arrugginito e più appannato del solito dal 38’st VARGAS s.v.
E’ chiaro che finché il cervello non manda segnali fluidi il corpo non può agire liberamente dal 45’st LUCARELLI s.v.
Merita perché non si ferma mai, sbucando un po’ dappertutto.
Ci fosse un aumento ogni 10 cross fatti, sarebbe milionario.
Buon primo tempo invalidato da una ripresa più fiacca, punteggiata di errori.
Lucido nel capire le cose giuste, ma non basta.
Il rigore redime una prova opaca assai.
All.MAZZARRI 5,5 Niente da fare, il Napoli continua a soffrire le piccole.
Bologna
Vola sicuro su tutto ciò che piomba in area. Mezzo voto in più per il miracolo su Hamsik.
Roccioso, non lo saltano mai dal 27’st CRESPO 6 Un salvataggio su Hamsik.
Faraglione nordico un po’ lento ma efficace, specie sul traffico aereo.
In apprensione ma se la cava.
L’assist per Acquafresca impreziosisce una prova di spessore 4H dal 30’st GARICS s.v.
Quanta legna!
Non solo muscoli: supervisiona il cantiere mediano aiutando ora qua ora là.
Baby mezzala (92’) senza paura dei grandi. Gestisce molti palloni.
Archimede terzino Pitagorico: inventa qualche sgroppata interessante.
Ripescato a sorpresa, punisce con guizzo da killer. Più tanto lavoro sposrco dal 27’st RAMIREZ 6 Bollicine e un quasi assist per Di Vaio.
Fa quel che può, poi manca il k.o.
All.PIOLI 6,5 Organizza perfettamente la resistenza.
Arbitro Brighi di Mantova 6,5 Aiutato dalla terna sul rigore, sul resto sbaglia poco.
(Carlo Necchi)