La priorità del Napoli, in questo momento, è quella di sfoltire la rosa. Prima di acquistare ancora, quindi, il club azzurro dovrà provvedere alle cessioni. Un paio sono già andate in porto (Rinaudo e Mascara, entrambi finiti al Novara), ma occorre qualche altro intervento. Lo ha detto oggi il direttore sportivo Riccardo Bigon, intervenendo sulle frequenze di Radio Marte. Il dirigente ne ha approfittato per ribadire la bontà del lavoro societario, che dispone di “una struttura scouting all’avanguardia”: gli occhi dei partenopei, spiega, sono “presenti ovunque”. Edu Vargas, ad esempio, è stato seguito per tutta la stagione, valutando anche l’aspetto umano, oltre che calcistico. Diamo merito, ha sottolineato Bigon, al presidente De Laurentiis che ha voluto chiudere per il giocatore, che era ambito dai club di mezza Europa. In entrata il Napoli insegue anche un centrocampista eclettico, quale potrebbe essere Antonio Candreva. L’idea di prenderlo c’era, ha spiegato il ds, cercando di effettuare uno scambio con Santana, che è in cerca di maggiore spazio. Purtroppo, però, il Cesena e lo stesso Candreva hanno preso “decisioni diverse”. L’affare, dunque, è temporaneamente congelato, in attesa di novità. Quanto all’italo-argentino, è un ragazzo che “ha fatto una carriera importante in A, ma ha poco spazio”, ha ammesso Bigon, che ha lasciato la porta aperta ad una sua partenza. Con calma, senza fretta, si può “trovare la soluzione giusta per lui”. Altro giocatore dato in bilico fino a qualche tempo fa era Marco Donadel, che però non si tocca. “Ha conquistato due volte la Champions con la Fiorentina, da titolare inamovibile”, ricorda a tutti il dirigente, che ha difeso la scelta di acquistarlo, per di più a parametro zero. Purtroppo, per lui come per Britos, ci si è messo di mezzo un brutto infortunio, che ne ha ritardato l’inserimento nella nuova realtà. Ma tempo per recuperare ce n’è. Anche in chiave-acquisti, dove, conclude Bigon, non verranno fatti semplici inserimenti numerici. Arriverà dunque (se arriverà) solo gente realmente utile, che possa colmare le attuali lacune dell’organico. Così vuole Walter Mazzarri, in accordo con la società, che vuol fare di tutto per accontentare l’allenatore.
Sfoltire e poi, forse, uno o due ritocchi: questi i piani azzurri, da qui non si sfugge.