Il mercato è ufficialmente concluso. Alle 19 di oggi il “fermi tutti” a procuratori, direttori sportivi, presidenti. E’ stato un mercato sicuramente in tono minore rispetto ad alcuni cui eravamo abituati: pochi i colpi sensazionali, forse il più grosso è addrittura un “non” colpo, ovvero la permanenza di Inzaghi al Milan. Nell’ultima giornata poche operazioni: l’Inter ha preso Guarin e Palombo, il Milan ha ottenuto il prestito di Muntari eccetera. A Napoli si aspettavano qualche acquisto dopo la cessione di Mascara a Novara: in questo senso anche le parole di Walter Mazzarri, il continuo riferimento alla coperta corta, alla necessità di turnover, alle energie spese per la Champions League (concetto ribadito nella conferenza stampa di oggi) facevao presagire qualche operazione in entrata. Operazione che però, alla fine di tutto, non c’è stata: ci si è dunque fermati a Goran Pandev ed Eduardo Vargas. Anzi: il Napoli ha addrittura sfoltito la rosa. Se Mascara ha già esordito e giocato più di una partita con il Novara, Vargas al momento è stato poco utilizzato, lo si è visto in particolare nel primo tempo dell’ottavo di finale di Coppa Italia in cui, è il caso di dirlo, l’attaccante non ha brillato. Oggi il Napoli ha definito un’operazione guardacaso con il Cesena, prossimo avversario in campionato (si gioca domani sera). I romagnoli, che hanno ceduto in prestito l’ex Juventus e Udinese Candreva alla Lazio, cercavano un rinforzo sugli esterni dopo essersi assicurati le prestazioni di Vincenzo Iaquinta in attacco (il crotonese va a riempire il buco lasciato da Eder, emigrato in serie B alla Sampdoria). I romagnoli hanno individuato il rinforzo giusto in Mario Alberto Santana, esterno argentino che in Italia ha giocato anche nel Chievo e nel Palermo. A Napoli, si sa, Santana non aveva troppo spazio: l’acquisto estivo di De Laurentiis e Bigon soffriva in particolare una difficile collocazione tattica nel 3-4-2-1 di Mazzarri: difficile scalzare uno dei tre tenori là davanti, ancor più difficile affermarsi come laterale di centrocampo dovendo proteggere una difesa a tre e quindi con precisi compiti tattici di copertura, rientro, corsa costante lungo gli out. Mazzarri l’ha provato in quella posizione, ma il gaucho non ha mai pienamente convinto. Inevitabile allora che Santana cercasse altra destinazione per andare a giocare: uno con il suo talento non può rimanere a scaldare la panchina. Si è mosso il Cesena: penultimo in classifica e in cerca di rinforzi validi soprattutto sugli esterni (Martinez e Ghezzal, possiamo dirlo, hanno fallito), il club del ds Minotti si è messo al lavoro per assicurarsi Santana.
La trattativa è stata lunga anche perchè, come detto, dall’altra parte si lavorava con la Lazio per Candreva. Proprio sul gong è arrivata l’ufficialità: Mario Alberto Santana ripartirà da Cesena, una sfida importante per lui, una squadra in cui potrà essere protagonista come quando volava sulla fascia ai tempi di Chievo e Palermo.