La prossima settimana tornano le coppe Europee: il Napoli arriva dalla batosta subita a Eindhoven per mano del , uno 0-3 comunque incassato senza troppi drammi. Certamente il rovescio brucia, ma la società e Mazzarri hanno scelto di far giocare le seconde linee in Europa, anteponendo ai risultati la crescita dei giovani in ottica campionato. l’Europa sta mostrando un nervo scoperto in casa napoli: l’inadeguatezza delle seconde linee. Per questo il calciomercato del Napoli è sempre attivo sottotraccia alla ricerca delle “riserve” giuste. I partenopei, dopo aver affrontato la trasferta di Torino per il big match della serie A, voleranno in Ucraina a sfidare il Dnipro Dnipropetrovsk, formazione che a sorpresa guida il girone a punteggio pieno. In tempi di Unione Sovietica la squadra ha vinto anche due campionati nazionali (più una coppa e una Supercoppa), oggi è ai margini del calcio europeo ma attenzione: proprietario del club è il Privatbank Group, e questo significa grandi investimenti sul mercato, a cominciare dall’allenatore che è un certo Juande Ramos, già vincitore di due Coppe UEFA con il Siviglia. Per il Napoli, chissà che non sia un’occasione per osservare da vicino qualche talento emergente in chiave calciomercato. Sulla fascia destra c’è Evgen Konoplyanka, protagonista agli ultimi Europei e la scorsa estate già accostato a squadre italiane (su tutte la Lazio); e la prima punta è Nikola Kalinic, che in Polonia e Ucraina ci è andato grazie all’infortunio dell’ultim’ora subito da Olic. Ha 24 anni, gioca nel Dnipro nel 2011 e in 25 partite ha realizzato 11 gol. Un nome buono per fungere da vice Cavani, o addirittura prenderne il posto se il Matador dovesse partire il prossimo giugno? Lo abbiamo chiesto a Tonci Martic, ex calciatore e oggi agente FIFA che opera sul calciomercato: “Tutto è possibile”, dice in esclusiva a Ilsussidiario.net. “Kalinic gioca in una squadra che ha un presidente molto ricco, e percepisce un ottimo stipendio”. Il che rende un’eventuale trattativa complicata, vista la politica sugli ingaggi voluta da De Laurentiis. Dal punto di vista tecnico invece Martic dice che “non sono sicuro che possa giocare in una big del campionato italiano. E’ sicuramente interessante, forte fisicamente e anche tecnicamente non è assolutamente male; ma per una squadra come può essere il Napoli deve sicuramente migliorare”. Chissà: entro giugno Kalinic potrebbe aver fatto i progressi necessari: 



“Ha un grande potenziale, un domani sicuramente potrebbe giocare in Italia. Non oggi, ma un giorno sicuramente sì”. Entro luglio i calciatori croati godranno di passaporto comunitario: chissà che non possa essere l’occasione giusta per portarlo a casa. Intanto i partenopei hanno la testa alla sfida contro la Juventus, che certo non sarà decisiva (arriva troppo presto) ma ci dirà molto sui rapporti di forza e a livello mentale. Poi si volerà in Ucraina: a caccia di una bella prestazione e, perché no, di qualche affare per il prossimo futuro.



 

(Claudio Franceschini)

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