E’ il big match dell’ottava giornata di campionato, la sfida scudetto, quella tra le due squadre che con tutta probabilità lotteranno fino alla fine per la vittoria in campionato. Juventus-Napoli, in programma oggi alle 18:00 allo “Juventus Stadium”, è l’incontro tra le due formazioni che sono in testa alla serie A con 19 punti, 4 di vantaggio su Inter e Lazio; ma è anche la rivincita della Supercoppa Italiana di agosto, vinta dai bianconeri tra mille polemiche arbitrali e con il Napoli che non si presentò alla premiazione. Stavolta c’è in palio la fuga in classifica; è ancora presto per dare giudizi definitivi, siamo all’inizio della stagione, ma questa partita per chi la vincerà potrebbe essere un’importante iniezione di fiducia per il prosieguo del campionato. Insomma una sfida nella sfida: la voglia del Napoli di infrangere l’imbattibilità della Juventus, dopo averlo fatto la scorsa stagione nella finale di Coppa Italia; quella della Juventus di dimostrare di essere ancora la più forte. Per parlare di questo match abbiamo contattato Salvatore Bagni. Eccolo in questa intervista esclusiva rilasciata a ilsussidiario.net.



Juventus-Napoli, big match del campionato: che partita si aspetta? Una gara combattuta, come dovrebbe essere tra le due squadre più forti del campionato che si giocheranno questo scudetto.

Dove si deciderà la partita? Penso che la Juventus come al solito attaccherà, prenderà l’iniziativa come è nella sua concezione di calcio, il Napoli cercherà di approfittare degli spazi che la formazione bianconera gli concederà.



Cosa dovrà fare il Napoli per espugnare Torino? Dovrà fare una grande partita e ne ha tutte le possibilità. Poi vedremo quello che succederà veramente in campo.

Si affrontano due squadre con moduli speculari. Come incideranno le scelte tattiche? Penso niente, perchè queste due squadre si conoscono già troppo bene, sanno già tutto l’una dell’altra. Non credo proprio che il modo di mettere in campo Juventus e Napoli da parte dei due allenatori inciderà sulla partita, neanche la scelta probabile di Mazzarri di controllare Pirlo in un modo speciale.

Sarà già decisiva per lo scudetto? No, è troppo presto, siamo ancora all’inizio del campionato. Semmai bisogna rilevare che alla Juventus manca un po’ d’intensità rispetto alla scorsa stagione, il Napoli invece è più forte, ha più chances da giocarsi in campionato. Piuttosto questa partita servirà a dare ancor più credibilità alla squadra che dovesse vincere.



Cosa ricorda dei Juventus-Napoli che ha giocato? 

Erano gli anni Ottanta, anni di grandi campioni, di grandi squadre. Tante squadre che lottavano per lo scudetto. In particolare ricordo lo Juventus-Napoli della stagione 1986-87, proprio quando vincemmo il primo scudetto. Fu un 3-1 in cui dominammo dall’inizio alla fine della partita.

Il suo pronostico? Non ne faccio, ho vissuto tanti anni a Napoli e ho imparato a essere anch’io un po’ scaramantico, a condividere in parte la filosofia di questa città. 

Il suo cuore batterà per gli azzurri… Non c’è nessun dubbio: tiferò Napoli, sono troppo legato a questo club e a questa città.

 

(Franco Vittadini)