Altro appuntamento importante per il Napoli, che a tre giorni dalla vittoria sofferta contro il Chievo torna in campo per la decima giornata del campionato di serie A. Turno infrasettimanale nel quale i partenopei vanno a Bergamo ad affrontare l’Atalanta: lo scorso anno finì 1-1, al gol dell’ex Denis rispose Cavani in pieno recupero. Questa sera, però, il Matador non ci sarà: il provino ha dato esito negativo, dunque per la seconda volta consecutiva il Napoli dovrà fare a meno del suo bomber, in gol già in 6 occasioni quest’anno (8 considerando Europa League e Supercoppa Europea). Al suo posto ci sarà Pandev come punta avanzata, con Lorenzo Insigne alle spalle. Basterà per aver ragione di una formazione interessante e agguerrita come quella orobica? E’ quello che abbiamo chiesto a Marco Giordano, giornalista di Radio Crc, una delle voci della nota trasmissione “Si gonfia la rete”. Ecco le sue parole, nell’intervista esclusiva rilasciata a Ilsussidiario.net.
Il Napoli va a Bergamo, trasferta impegnativa: che partita ti aspetti? E’ una partita complicata, ancor più per la notizia del forfait di Cavani che si aggiunge a quello di Zuniga. Il Napoli visto contro il Chievo soffre la mancanza del Matador, perchè non ha quel finalizzatore che il giocatore rappresenta: completo sotto questo punto di vista ma anche nella sua capacità di essere da sprone per i compagni e di difendere quando serve. Il Napoli senza Cavani perde molto sotto porta.
Come rimedierà Mazzarri? Ci sarà sicuramente Lorenzo Insigne, perchè Vargas continua a non convincere. La sua presenza farà il paio con quella di Maxi Moralez: due giocatori molto bassi, ma di grande velocità e dinamismo. Sarà una delle chiavi della partita.
Quali potrebbero essere le altre? Sarà importante capire come Colantuono cercherà di impostare la sua terza linea: se sarà una linea molto ricca e che farà grande densità, allora il Napoli potrebbe soffrire questo atteggiamento. Poi sottolineo un altro aspetto: l’Atalanta giocherà per il pareggio o per la vittoria? Gli orobici avrebbero 11 punti in classifica, ma con la penalizzazione hanno bisogno di punti per uscire dal pantano nel quale si sta relegando; non è partita come lo scorso anno.
In generale, può mettere in difficoltà il Napoli? Ne ha le armi. In questo momento le fasce del Napoli non vivono un momento di grande brillantezza. Maggio non sta attraversando una grande fase, e non sta garantendo quel “plus” che ci si sarebbe aspettati; poi non ci sarà Zuniga, ci sarà Dossena che ha subito una forte involuzione proprio da quando Zuniga la scorsa stagione gli ha soffiato il posto. Questo comporta delle dinamiche particolari.
Anche l’Atalanta però ha delle assenze… Non ci sarà Peluso, e questo è sicuramente un vantaggio per il Napoli; però con Schelotto, Raimondi e gli altri uomini, l’Atalanta può creare delle difficoltà al Napoli, nel quale sarà fondamentale ovviamente il ruolo di Hamsik.
In che misura?
Dovrà essere quel giocatore che fa da raccordo tra i reparti, e trovare gli spazi di inserimento. So che l’Atalanta ha una rosa capacità di chiudere gli spazi tra le linee, si è visto anche contro il Pescara; lì sarà fondamentale Hamsik, perchè ci saranno pochi spazi per la manovra e lo slovacco dovrà essere bravo ad inserirsi per fungere da grimaldello.
Già contro il Chievo ha risolto lui… Ed è stato bravo non tanto nella conclusione, perchè era libero e Zuniga l’ha visto; lo è stato nel movimento. E’ una cosa che si è messa poco in evidenza: la capacità di Hamsik di staccarsi dai due giocatori che solitamente lo vanno a coprire, e di farsi trovare libero, è una chiave fondamentale della manovra del Napoli. Hamsik ha questo timing che gli permette di farsi trovare libero e pronto, vanificando le coperture dalle fasce e dal centro.
Per quanto riguarda l’attacco: si parla tanto di vice-Cavani, nell’Atalanta c’è Denis che a Napoli ci giocava… Denis doveva restare a Napoli; lui non è mai stato bocciato. Il problema è stato un altro: lui voleva giocare con continuità, esprimersi al massimo in serie A. Un po’ per il sogno di conquistare la Nazionale, un po’ per la legittima ambizione di un calciatore che è arrivato un po’ tardi nel calcio europeo.
A Napoli aveva comunque fatto bene…
Lui ha dei mezzi non tanto tecnici, quanto fisici e caratteriali importanti. E’ un ragazzo serio, un gran lavoratore, e ha sempre fatto capire le sue idee. Non delizia con giocate finissime, ma è un ottimo finalizzatore. Ripeto, lui non ha mai negato di avere un ottimo rapporto con tanti ex compagni, ma lui voleva giocare con continuità.
In conclusione: un pronostico per Atalanta-Napoli? Dico solo questo: speriamo che il Napoli faccia una bella prestazione e possa portare a casa la vittoria, sulla scia di quella contro il Chievo.
(Claudio Franceschini)