Si chiude sul risultato di il primo tempo di AIK Solna – Napoli, incontro valido per la quinta e penultima giornata del gruppo F di Europa League. Match decisivo, in quanto in caso di vittoria la qualificazione sarebbe in tasca, dato che l’ultima giornata vedrà i partenopei in casa contro i rivali diretti per il passaggio del turno, gli olandesi del PSV. Sempre che gli azzurri e gli olandesi vincano stasera, a quel punto basterà un pareggio per raggiungere i sedicesimi di finale. Padroni di casa massicci e ordinati, con un 4-4-1-1 con il solo Mangura in avanti; “turnover ragionato” per Mazzarri, come definito dallo stesso allenatore toscano, che in realtà schiera dei titolari i soli Cavani, Behrami, Dzemaili e Gamberini, affidandosi poi all’estro di Edu Vargas, protagonista assoluto all’andata con una tripletta nel 4-0 finale. L’inizio, come prevedibile, vede i gialloneri partire a mille, spinti dall’entusiasmo dei tifosi, che sono corsi in gran numero per l’ultima partita ufficiale del “Rasunda Fotbollstadion”. Il Napoli, però, ci mette poco ad impadronirsi della gara, grazie alla maggiore qualità di palleggio dei suoi centrocampisti, che nonostante il pessimo terreno di gioco eludono con il possesso i modesti avversari, del resto quarti nel campionato svedese, appena conclusosi. La partita è lenta, piuttosto noiosa, e la prima vera emozione arriva al 20′, quando al primo vero affondo il Napoli passa in vantaggio. In una ripartenza all’italiana infatti, Dzemaili lancia sulla sinistra Cavani, che esegue uno stop orientato da grande campione e con poche falcate arriva in area, si beve un difensore con un dribbling e la crossa in mezzo, dove lo stesso svizzero di sinistro insacca da pochi passi. Due minuti dopo l’AIK, orgogliosamente, prova a rispondere, ma il tiro-cross di Bangura è sventato da Britos. Lo stesso Bangura al 26′ fa impallidire i rumorosi tifosi napoletani giunti fin qui: salta secco un impacciato Aronica al limite, ma a tu per tu con Rosati spara malamente sull’esterno della rete da posizione favorevole. La partita prosegue in modo stanco e lento finchè, al 35′, arriva l’incredibile pareggio di Danielsson, che con un maginfico colpo di testa gira nell’angolo opposto un cross teso dalla trequarti, lasciando di sale Rosati. Il gol è l’ultima emozione del primo tempo, e la sensazione è che o il Napoli sbriga in fretta la pratica, o con il passare dei minuti la situazione potrebbe complicarsi.
La quarta squadra svedese, come prevedibile, subisce dalla terza forza italiana. Ma riesce ad agguantare il pareggio, metterla sotto negli ultimi dieci minuti e, sulla scia dell’entusiasmo, potrebbe puntare ad un clamoroso colpaccio
Col minimo sforzo segna un gol. Cosa costa farne un altro e chiudere la partita? Il pareggio potrebbe rivelarsi insidioso, mentre la partita poteva già essere in archivio visto il divario…
La risposta alla domanda se il gol fosse voluto o meno è ininfluente, vista la sua pregevole fattura
Gli basta un allungo, da cui nasce il vantaggio, per dimostrare che questo, per lui, è poco più che un allenamento. Ne facesse un paio in più, eviterebbe la sofferenza a compagni e tifosi
Scomposto e spesso fuori tempo, molto falloso
Si sperava non fosse lui, ma purtroppo si merita in pieno il titolo. L’exploit dell’andata è un lontano ricordo, stasera è un fantasma
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