Doveva essere vittoria, e vittoria è stata: 2-1, con il Napoli che espugna il campo dell’AIK Solna. Risultato sofferto ma importante, specie grazie alla capitolazione interna del PSV, con lo stesso punteggio, a beneficio del Dnipro. I giochi, quindi, sono fatti per quanto riguarda il gruppo F: con una giornata d’anticipo, Dnipro e Napoli si qualificano ai sedicesimi. Certo è un’ottima notizia, anche se, a voler fare i puntigliosi, ci sarebbe più di un aspetto negativo da imputare ai ragazzi di Mazzarri, che soffrono eccessivamente una formazione che, se vogliamo far riferimento al calcio napoletano, potrebbe essere comparata agli Allievi o, al massimo alla Primavera.
Padroni di casa massicci e ordinati, con un 4-4-1-1 con il solo Mangura in avanti; “turnover ragionato” per Mazzarri, come definito dallo stesso allenatore toscano, che in realtà schiera dei titolari i soli Cavani, Behrami, Dzemaili e Gamberini, affidandosi poi all’estro di Edu Vargas, protagonista assoluto all’andata con una tripletta nel 4-0 finale. L’inizio, come prevedibile, vede i gialloneri partire a mille, spinti dall’entusiasmo dei tifosi, corsi in gran numero per l’ultima partita ufficiale del “Rasunda Fotbollstadion”, che domani verrà demolito nonostante possa far gola a molte società nostrane, ben al di sotto in quanto ad impianti. Il Napoli, però, ci mette poco ad impadronirsi della gara, grazie alla maggiore qualità di palleggio dei suoi centrocampisti, che nonostante il pessimo terreno di gioco eludono con il possesso i modesti avversari, del resto quarti nel campionato svedese, appena conclusosi. La partita è lenta, piuttosto noiosa, e la prima vera emozione arriva al 20′, quando al primo vero affondo il Napoli passa in vantaggio. In una ripartenza all’italiana infatti, Dzemaili lancia sulla sinistra Cavani, che esegue uno stop orientato da grande campione e con poche falcate arriva in area, si beve un difensore con un dribbling e la crossa in mezzo, dove lo stesso svizzero di sinistro insacca da pochi passi. Due minuti dopo l’AIK, orgogliosamente, prova a rispondere, ma il tiro-cross di Bangura è sventato da Britos. Lo stesso Bangura al 26′ fa impallidire i rumorosi tifosi napoletani giunti fin qui: salta secco un impacciato Aronica al limite, ma a tu per tu con Rosati spara malamente sull’esterno della rete da posizione favorevole. La partita prosegue in modo stanco e lento finchè, al 35′, arriva l’incredibile pareggio di Danielsson, che con un magnifico colpo di testa gira nell’angolo opposto un cross teso dalla trequarti, lasciando di sale Rosati. Il gol è l’ultima emozione del primo tempo, e la sensazione è che il Napoli debba fare in fretta a chiudere una partita che potrebbe rivelarsi pericolosa.
La ripresa, infatti, comincia con un AIK più volenteroso, deciso sui contrasti e propositivo in avanti, e dopo pochi secondi solo una posizione di fuorigioco di Johansson permette di fermare un’azione che aveva visto i padroni di casa prendere una pericolosa traversa. I padroni di casa però pian piano allentano la morsa, e i partenopei tornano a fare la gara, ed al 60′ si ha il primo vero spunto di Vargas, che a centrocampo salta secco un avversario e lancia Cavani, il quale stoppa con petto e braccio e, temendo un fischio dell’arbitro, spara con poca convinzione in bocca al portiere. Il Napoli, saggiata la poca insistenza avversaria, decide che è ora di chiudere la partita, e comincia a premere sull’acceleratore: al 62′ Behrami sfonda a sinistra, ma il suo potente tiro-cross non è deviato in porta da Cavani per un centimetro. Entrano Inler e Zuniga, ed ora i campani sono di un altro pianeta: al 65′ un’occasione clamorosa, con una serie di batti e ribatti sulla linea avversaria, sembra portare a gioire gli azzurri, ma l’AIK si salva solo grazie ad uno splendido colpo di reni di Turina, che strozza in gola a Vargas l’esultanza per il nuovo vantaggio. A 20 minuti dalla fine Mazzarri butta dentro pure Hamsik, dimostrando di voler chiudere a tutti i costi la qualificazione, anche perchè il PSV è fermo sull’1-1. Al 75′ Cavani, spalle alla porta, si inventa un no-look splendido che imbuca Zuniga in area, ma il colombiano calcia malamente a lato. Ecco che però al 77′ sembra concretizzarsi la beffa: l’AIK, forse sull’entusiasmo per la notizia del vantaggio del Dnipro, attacca all’improvviso, e Borges si vede respingere un tiro al limite: la palla carambola sul piede di Bangura, che prende la mira e spara un siluro che fischia poco sopra l’incrocio. Il Napoli non reagisce, anzi non riesce minimamente a rendersi pericoloso, e sembra spegnersi da un momento all’altro a beneficio degli svedesi, che pian piano si galvanizzano. All’86’ l’episodio choc di questo finale: i partenopei si fanno sorprendere da una ripartenza piuttosto casuale dell’AIK, costringendo Aronica a stendere da “quasi” ultimo uomo Bangura. L’espulsione è certamente eccessiva, fatto sta che i padroni di casa, con un uomo in più, ci credono da maledetti, e cercano con tutte le forze il gol vittoria. Ci prova Danielsson al 90′, ma il suo tiro da fuori è troppo centrale, mentre un minuto dopo tenta il gol dalla grande distanza anche Moro, ma il suo tiro finisce altissimo. Mancano 30 secondi, sembra tutto finito, quando il dio del calcio ci regala l’ennesima, spettacolare emozione: Vargas recupera palla al limite, resiste ad una strattonata e serve Cavani, che in area punta e salta un avversario: al malcapitato non resta altro che stenderlo, e il rigore è tanto netto quanto inaspettato. Sulla palla ci va lui, il Matador: la sfera è pesante, il match ball vale la qualificazione…pane per i denti di Cavani, che spiazza Turina e lancia il Napoli ai sedicesimi. Ma che fatica…
Marcatori: 20′ Dzemaili (N), 35′ Daníelsson (A), 48′ st Cavani (N)
Aik (4-4-2): Turina; Lorentzson, Karlsson, Backman, Johansson; Lundberg, Daníelsson, Ibrahim, Qauison (30′ st Karikari); Borges, Bangura. A disposizione: Stamatopoulos, Tjernström, Majstorovic, Ahman Persson, Gustavsson, Ozkan. All. Alm.
Napoli (3-5-1-1): Rosati; Campagnaro, Aronica, Britos; Mesto (19′ st Zuniga), Behrami, Donadel (17′ st Inler), Dzemaili (28′ st Hamsik), Dossena; Vargas; Cavani. A disposizione: De Sanctis, Cannavaro, Gamberini, Insigne. All. Mazzarri
Arbitro: Ovidiu Alin Hategan
Ammoniti: Cavani, Behrami (N), Ibrahim, Backman (A)
Espulsi: Aronica (N)
(Giovanni Gazzoli)
@giogazzoli