Finisce 1-0 per gli azzurri il primo tempo tra Napoli e Torino. Partita importante e decisiva per entrambe le formazioni, che possono, in questo pomeriggio di Novembre, dare una svolta al campionato. Il Napoli infatti ha la ghiotta occasione di rosicchiare tre punti alla Juve in un colpo solo, come non succede da tempi immemori; il Torino invece è davanti ad una sfida molto difficile, che potrebbe saggiarne definitivamente le ambizioni, dopo gli alti e bassi di questo primo scorcio di campionato. Mazzarri teme i granata e rinforza il centrocampo a discapito di una punta (in panca Insigne), con Dossena che rimpiazza l’infortunato Zuniga. Ventura invece, da vecchio volpone, si presenta con 4 attaccanti o presunti tali, inserendo anche Bianchi per mettere sotto pressione i tre dietro del Napoli.
Torna Cavani, e si sente. Il Matador fa gran movimento davanti, e inietta fiducia nei suoi compagni, che cominciano aggredendo gli avversari come non facevano da diverso tempo. I risultati sono evidenti: al 9′ minuto è già vantaggio, e ovviamente a segnarlo è sempre lui, il bomber uruguayano. Cross di Hamsik, respinta corta di Gillet su cui Cavani si avventa come un falco, mettendola dentro. La piazza si esalta, sta tornando il vero Napoli…in realtà, dopo qualche minuto di euforia, il Torino si riprende e comincia a fare un esasperato possesso palla, che addormenta la partita inibendo il Napoli. Peccato che però ogni volta che si avvicinino all’area avversaria, i granata non concludano positivamente il lavoro svolta in precedenza. Al Napoli sembra vada bene così, visto che si accontenta di far faticare gli avversari, limitandosi e chiudere in gabbia la coppia Gazzi-Vives, rendendo più difficile la circolazione avversaria. Per quanto gli riguarda perlò, fatica a rendersi pericoloso, visto che la velocità di gestione della sfera non è la solita. Non è un caso che le due occasioni più pericolose siano due tiri da fuori area di Pandev (deviato) e Dzemaili, a cavallo tra il 20′ e il 30′. Oltre a ciò, nulla. Mazzarri è imbufalito, ma virtualmente gli azzurri sono a -3 dalla Juve, e questo basta e avanza, almeno finora.
vantaggio cinico all’unica vera occasione. Fatica e lentezza nel costruire azioni, ordine nel difendersi. Serve un altro gol
gestione della palla esasperata, con i due playmaker braccati a uomo e che faticano a verticalizzare. Di conseguenza è un possesso sterile, ma il Napoli non crea nulla
una palla, un gol. Basta e avanza per ribadire che questo Napoli, per il 50%, è fatto da lui…
propositivo e intelligente nelle sue giocate, argina con efficacia Pandev
fatica a sfondare e a saltare l’uomo, e crea pochissimo
statico, non ha l’intesa solita con Sgrigna
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