La domenica della quindicesima giornata di serie A si apre alle ore 12.30 allo stadio San Paolo, dove i padroni di casa del Napoli ospiteranno il Pescara di Bergodi, che ha esordito sulla panchina degli abruzzesi domenica scorsa perdendo uno a zero contro la Roma. Sulla carta per i partenopei non dovrebbe esserci grande difficoltà nel vincere il match contro la formazione abruzzese. Però il pallone è rotondo e le cose potrebbero cambiare inaspettatamente. La compagine di Bergodi cercherà di limitare i danni, dal momento che anche un pareggio potrebbe andare benissimo alla squadra abruzzese. Sarà una gara speciale per Insigne, ex di turno, il giovane talento campano è stato protagonista nella scorsa stagione di grandi prodezze con la squadra allora guidata da Zeman. Per presentare la partita abbiamo intervistato Gianfranco Semproni, storico opinionista abruzzese grande tifoso del Pescara, che in esclusiva a Ilsussidiario.net, ha parlato del match di domani con qualche retroscena importante.



Napoli-Pescara in teoria sembra un match dall’esito scontato… Dipenderà tutto dal Napoli. Io sono convinto che se il Napoli gioca concentrato e non sottovaluta il Pescara vinceranno facilmente magari segnando tre-quattro gol veloci.

Tra l’altro ritornerà dalla squalifica Cavani… Sicuramente vorrà fare almeno due-tre gol per la classifica dei capocannonieri.



Sarà un match speciale per Insigne. E’ contento delle parole del giocatore che non esulterà in caso di gol? Sono finti moralismi che a me non piacciono. Uno deve esultare quando segna un gol. Queste cose non le capisco.

Contento del cambio in panchina tra Stroppa e Bergodi? Ma non credo che Bergodi possa fare magie. Il problema è la squadra che non ha i giocatori giusti per lottare. Stroppa si è dimesso perché aveva la squadra contro, in quel modo non si poteva allenare. Lo chiamai due settimane prime consigliandogli di andare via. Però con Stroppa sarebbe dovuto andare via anche Delli Carri. Il d.s. avrebbe dovuto dimettersi visto che ha scelto lui l’allenatore.



Cosa non va nel Pescara? Il problema è che a centrocampo mancano uomini che corrono. Fossi nella dirigenza metterei i giovani in campo e non i vari Colucci, Blasi, che ormai non possono più giocare. Ci manca la cattiveria in mezzo al campo, contro la Juventus le statistiche di partita mostrarono che i bianconeri fecero il doppio dei falli del Pescara. Inammissibile per una squadra che vuole salvarsi.

Se fossero rimasti i vari Insigne, Verratti e Immobile le cose sarebbero andate diversamente?

Certamente e dico di più: sarebbero rimasti con Zeman in panchina. Ma il boemo ci ha voluto lasciare. Sono arrabbiato con lui.

Perché? Come allenatore è stato fantastico, ci ha fatto divertire e vincere un campionato. Mi ha deluso come uomo, perché nel giorno della festa con 150 mila tifosi disse che solo un pazzo avrebbe lasciato questa piazza. Il giorno dopo andò via scegliendo la Roma. Ha fatto male perché la città gli avrebbe fatto ponti d’oro e la società lo avrebbe accontentato.

Domenica scorsa ha vinto solo uno a zero contro di voi… Si è fermato e si è visto. La Roma dopo il primo gol ha tirato il freno a mano. Zeman non voleva infierire contro la sua creatura.

A Pescara però ci sono giovani di talento, Perin, Quintero, Weiss… Attenzione, Perin farà strada se riuscirà a eliminare il difetto della presa del pallone che gli scappa spesso. Su Weiss e Quintero dico che nel calcio italiano bisogna correre molto e loro non lo fanno. Jonathas è bravo ma è lento, Vukusic non è male ma nessuno mette il cuore oltre l’ostacolo.

Pescara sicuro della retrocessione? Diciamo che c’è sempre quella piccola speranza ma la squadra non c’è.

A gennaio potrebbero arrivare rinforzi dal mercato… Se a gennaio ti presenti sempre con 14 punti, come puoi sperare nella salvezza al ritorno? A quel punto a gennaio dovresti prendere i giocatori buoni per un progetto in Serie B con Bergodi o qualcun altro.

Deluso dal presidente Sebastiani? La nostra è una dirigenza inesperta ma sono sicuro che nel giro di due-tre anni la società riporterà la squadra in A qualora quest’anno dovesse andare male. Però dobbiamo puntare sui nostri giovani.

Chi in particolare? Capuano per esempio che deve giocare da terzino, mentre occhio a Romagnoli che diventerà il nuovo Baresi. Ci sono anche Zanon e Brugman che sono ottimi elementi.

 

(Claudio Ruggieri)