Il Napoli non chiude certo bene il suo 2012. Ai partenopei sono arrivate due stangate nel giro di pochi minuti: il processo sul calcioscommesse, come si sapeva, ha colpito anche dalle parti di Castel Volturno, e ha portato in dote due punti di penalizzazione e la squalifica di sei mesi per Paolo Cannavaro e Giuseppe Grava, due difensori che lasciano scoperto il reparto. In più la squadra di Mazzarri si è messa nei guai da sola, perdendo due partite in fila contro Inter e Bologna (più l’eliminazione in Coppa Italia, sempre contro i felsinei) e adesso sono sprofondati a dieci punti dalla Juventus capolista, pur se il terzo posto rimane ad appena una lunghezza. Però, ai partenopei si sono complicati i piani, soprattutto in vista del prossimo gennaio, quando Riccardo Bigon sarà concretamente al lavoro per cercare di rinforzare la squadra. Se nei piani del direttore sportivo c’era semplicemente un vice Cavani, adesso è diventato un obbligo tappare la falla venutasi a creare in difesa; e l’acquisto dovrà essere importante, perchè Cannavaro è il leader della retroguardia e il primo uomo ad impostare la manovra della squadra. Insomma, comprare tanto per avere un uomo in più non va bene, quindi i partenopei dovranno ponderare bene le loro scelte e intervenire nel modo giusto, per evitare di fallire gli obiettivi stagionali. Per la difesa si fanno soprattutto tre nomi: quello di Neto, quello di Paletta e quello di Matias Silvestre. Li abbiamo sottoposti a Francesco Nicolato, agente FIFA, che in esclusiva a Ilsussidiario.net ha commentato e analizzato i bisogni del Napoli: “Non è semplice sostituire Cannavaro: un nome perfetto sarebbe Danilo, ma è un’operazione costosa e non fattibile a gennaio; tra i nomi che si fanno potrebbe essere Silvestre una soluzione ideale, ma in generale serve un uomo di esperienza e qualità, qualcosa che a gennaio si trova poco. Un giocatore che conosca bene la difesa a tre, per questo facevo il nome di Danilo”. Ma Nicolato di nome ne fa anche un altro: Lugano del Paris Saint Germain, se lo cedessero; è un difensore che mi piace molto, potrebbe fare al caso del Napoli perchè sa guidare la difesa e ha esperienza internazionale legata a personalità”. Diego Lugano però ha un ingaggio molto alto: operazione difficile, a meno che la voglia di giocare non gli faccia pensare di ridursi lo stipendio. Resta poi in piedi la questione del vice Cavani: la sensazione è che il Napoli abbia bisogno di un giocatore d’attacco che sostituisca o affianchi il Matador. Nicolato pensa che non sarà un’operazione facile: “Ho dei dubbi su Bobadilla, che è bravo ma non mi sembra da Napoli. Non ci sono tanti giocatori che siano all’altezza di Cavani, in giro ce ne sono pochi; dovrebbe essere un attaccante che accetti di fare il comprimario”



In Italia si parla di Floccari e Rolando Bianchi: Bianchi non credo proprio lasci Torino, mentre Floccari è un buon giocatore ma ha caratteristiche diverse. Faccio invece tre nomi: Pinilla, che si calerebbe bene nella realtà Napoli ma credo il Cagliari non lo ceda;  Bergessio, ma anche lui difficilmente partirà; e infine Borriello, forse il più fattibile dei tre”. Marco Borriello è in uscita dal Genoa: potrebbe essere lui il vice Cavani giusto? E’ sicuramente il più avvicinabile da Bigon, a meno di non voler effettuare un grosso investimento per un altro dei nomi fatti. Si tratta adesso di mettersi al lavoro e cercare di accontentare i tifosi, per rilanciare le ambizioni leggermente frustrate del Napoli.



 

(Claudio Franceschini)

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