Il Napoli si prepara ad affrontare la seconda parte della stagione con qualche certezza minata. L’inizio di 2012/2013 aveva presentato una squadra che sembrava pronta a lottare per grandi traguardi: sei vittorie e un pareggio nelle prime otto giornate di campionato, il passo della Juventus perfettamente tenuto, la parola scudetto che per scaramanzia non si pronunciava ma che era decisamente nei pensieri. Con la sconfitta di Torino qualcosa è cambiata: il Napoli non è più riuscito a tenere il passo dei bianconeri, lentamente ma progressivamente è calato fino a farsi superare dall’Inter, poi dalla Lazio, poi addirittura dalla Fiorentina. Certo se non ci fossero i due punti di penalizzazione (arrivati a campionato in corso) i partenopei sarebbero attualmente al secondo posto; ma i punti di distacco dalla vetta sono già dieci, e così il tricolore è un obiettivo al quale non si guarda più con troppa convinzione. Il traguardo dichiarato dalla società è il ritorno in Champions League: il Napoli è in zona, e al tempo stesso si è anche qualificato per i sedicesimi di Europa League, dimostrando tutto sommato di tenere alla competizione visto come è riuscito a rimettere in piedi un girone che sembrava fortemente compromesso. Il problema ora è che Paolo Cannavaro, in attesa che si compiano gli altri due gradi di giudizio, è fuori dai giochi per sei mesi, che continua a mancare un vice Cavani all’altezza e che per affrontare al meglio la seconda parte di stagione c’è bisogno di qualche innesto dalla finestra di riparazione del prossimo gennaio, magari anche a centrocampo. Le idee non mancano: per il sostituto di Cannavaro, per esempio, si è proposto il centrale del Porto Rolando, attraverso le parole del suo agente (clicca qui per approfondire). Sarebbe un nome sicuramente interessante per il Napoli, e ne è convinto anche José Alberti, agente FIFA esperto di mercato sudamericano; il quale però fa notare un’altra cosa. “Per essere forte, Rolando è forte, ma il Napoli non lo prenderà mai”, queste le sue parole in esclusiva per Ilsussidiario.net. “Questa dirigenza non è in grado di prendere grandi giocatori, bisogna essere obiettivi”. Dichiarazione senza mezzi termini di José Alberti, che sempre in merito al problema difesa spende una parola per Fernandez, che nonostante l’emergenza nel reparto arretrato pare destinato a lasciare il San Paolo. “Credo c’entrino motivi tattici”, dice l’agente FIFA, “e anche il fatto che il ragazzo non ha mai sentito tanta fiducia attorno a sè. Nell’Estudiantes era un grande e tuttora è considerato uno dei migliori centrali argentini, non può essere diventato scarso di colpo”. Anche lui è convinto che saluterà Napoli: “Ha bisogno di giocare, il CT dell’Argentina Sabella gli ha detto che così rischia di perdere la Nazionale”. Una cosa che ovviamente Fernandez non può permettersi di fare accadere, visti i Mondiali in arrivo. Chi invece viene bocciato da Alberti è Raul Bobadilla, uno dei nomi accostati ai partenopei per sostituire Edu Vargas vicino alla partenza (“non è da Napoli, inutile insistere ancora; può fare la differenza solo nelle piccole”). Bobadilla ha segnato quattro gol in due partite all’Udinese, ma non incontra il parere positivo dell’agente FIFA: 



“Un buon calciatore, ma non è da Napoli. Non è uno che fa la differenza”. L’ultima battuta è su Edinson Cavani: recentemente il presidente De Laurentiis ha fissato il prezzo del Matador, ammettendo di aver rinunciato a un’offerta di 55 milioni di euro perchè la clausola rescissoria equivale a 63. “Io credo che a giugno andrà via”, dice Alberti.“C’è un club disposto a spendere i 63 milioni di euro della clausola rescissoria, ed è il Chelsea, che punterà sul Matador”. I Blues avevano nel mirino anche Radamel  Falcao“Il colombiano si trasferirà sull’altra sponda di Madrid, al Real”. Dunque il Napoli rischia di perdere il suo bomber a giugno: la soluzione per convincerlo a restare è quella di allestire una grande squadra, ma per il momento gli investimenti non ci sono. Difficile pensare che possano arrivare sul mercato di gennaio, bisognerà aspettare giugno quando però anche Mazzarri potrebbe salutare…

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