La partita del Franchi, terminata 2-1 per il Siena, vede il Napoli dominare in lungo e in largo tutte le relative statistiche. Ma il risultato finale non si spiegherebbe, se non tenessimo in conto un fattore che nessun numero può descrivere: la grinta. Essa infatti non compare in nessuna tabella ma, paradossalmente, è la chiave di questa semifinale d’andata di Tim Cup. E così a poco serve il gran possesso palla degli ospiti, che lo controllano per ben il 62%: è infatti un possesso più che altro frutto di una circolazione orizzontale, che balla tra la linea difensiva e quella di metà campo, senza quelle verticalizzazioni che si sarebbero potute rivelare come l’unico modo per penetrare una difesa che dall’esterno non poteva essere scalfita. Un dato che può, indirettamente testimoniare ciò che dicevo prima, è quello dei tiri: il Napoli tira in totale 12 volte, di cui ben otto in porta: il solo gol maturato dimostra una sufficienza sottoporta, una mancanza di cattiveria più che la sfortuna di colpire due legni. Come mai, altrimenti, il Siena è riuscito a segnare due gol su due tiri nello specchio, con 8 tiri complessivi? Semplicemente per la determinazione feroce di voler fare gol: non si spiegherebbe in altro modo. Paradossale tra l’altro che forse il peggiore in campo sia quello che ha avuto più occasioni per segnare: Cavani infatti è andato al tiro ben quattro volte…Per quanto riguarda il dato dei passaggi riusciti, il 54% di quelli senesi è giustificabile con la bassa qualità di molti componenti della squadra; il fatto invece che ogni tre passaggi, i giocatori del Napoli ne sbagliavano uno, non può essere giustificabile in nessun modo, per dei giocatori che hanno steso pochi mesi fa il Manchester City. Infine un significativo dato sulle palle recuperate: tra i primi 5 giocatori, 2 sono del Napoli, 4 del Siena, per un totale di 52 a 90…ora è tutto un po’ più chiaro?
– Il vantaggio del Siena arriva come un fulmine a ciel sereno. Al 42’, viene battuta a metà campo una rimessa a D’Agostino, il quale vede lo scatto sulla fascia sinistra di Rossi: lo serve immediatamente, catalizzando su di lui due difensori napoletani. Rossi è perciò abile a servire di prima centralmente in profondità Reginaldo, a quel punto solo contro De Sanctis che, uscendo a valanga, si fa beffare dal senese con un sombrero, lasciandogli sguarnita la porta, in cui depositare il vantaggio bianconero. Al 66’ ecco il raddoppio dei padroni di casa: ancora il trio Rossi-Reginaldo-D’Agostino, ma a parti invertite. Il terzino scarica sul brasiliano e si butta in profondità a sinistra, dove va a raccogliere il pallone restituitogli sapientemente dal compagno. Entrato in area, il capitano crossa, ma la palla è respintagli sui piedi da Campagnaro; con più calma quindi prende la mira e nota D’Agostino da solo sul dischetto del rigore. Il passaggio per servire il compagno è perfetto, così come la sua deviazione di prima di sinistro per il 2 a 0. Il Napoli infine accorcia le distanze all’86’, ma non per merito suo. Il cross teso di Maggio infatti, sarebbe destinato alle braccia di un Farelli in tuffo, se non intervenisse Pesoli che, con una sciagurata scivolata, cerca di salvare il compagno deviandola in angolo, ma lo condanna definitivamente violando la sua tana, e rimettendo in gioco una qualificazione che, se fosse finita diversamente, difficilmente sarebbe stata in discussione.
– È un Walter Mazzarri sportivo quello che si presenta a fine partita ai microfoni di Rai Sport: “Faccio i complimenti al Siena perché è una squadra ben organizzata e queste squadre ci stanno creando non pochi problemi. Il Siena sarà la stessa squadra anche al San Paolo e la sfida sarà difficile allo stesso tempo.” Ancora una volta però il tecnico toscano sceglie il low profile, e non condanna i suoi giocatori, cercando di giustificare una prestazione che invece potrebbere essere spunto per una strigliata che inverta le ultime negative tendenze: “Noi giochiamo molto e siamo quelli che insieme col Milan abbiamo fatto più partite: normale, quindi, perdere lucidità. In occasione del loro goal abbiamo fatto una mezza frittata e non è un errore di posizionamento: chi ha fatto calcio sa che quando gira tutto storto al primo errore esce un goal.” Lo stesso Mazzarri poi sceglie di giustificare anche il neoacquisto Vargas, da cui tutti si aspettano qualcosa di più, che sta tardando troppo ad arrivare: “È giovane ed arriva da un calcio diverso. Sta già crescendo da quando è arrivato, ma l’inserimento deve essere graduale. Anche oggi quando è entrato ha dato il suo contributo. Credo stia crescendo bene.” Infine una dichiarazione di facciata inevitabile sulla candidatura di Lippi a sua erede sulla panchina dei partenopei: “Lui è il top, per una piazza così ambiziosa è l’ideale. Ci sono pochi altri allenatori in giro così importanti”. Ai microfoni di “SkySport” invece preferisce soffermarsi di più sulla partita: “Nel secondo tempo è stato un monologo, ed un assedio. Speri di schiantare l’avversario, ed invece abbiamo preso il secondo gol su contropiede. Abbiamo avuto occasioni a raffica, pali… sono contento dei miei giocatori e sono convinto che ce la giocheremo alla grande al San Paolo contro il Siena. La gara andava interpretata così, nelle Coppe le gare si giocano su 180 minuti. Il difensore del Siena, Emanuele Pesoli, lascia comprensibilmente il campo con un po’ di rammarico per lo sfortunato episodio dell’autogol che lascia speranze al Napoli: “Sono cose che capitano, ma lasciano comunque l’amaro in bocca. C’è stato un malinteso in difesa e sono intervento con il piede, mandando la palla in rete. Al San Paolo sarà una bolgia, ma noi siamo arrivati fin qua e vogliamo arrivare fino in fondo. Oggi abbiamo affrontato una grande squadra, loro hanno giocato con la squadra titolare, non abbiamo nulla da perdere e a Napoli faremo la nostra partita”. È infine il tecnico del Siena, Giuseppe Sannino, a intervenire a “SkySport”, criticando la sua squadra non per l’ottima prestazione complessiva, quanto per la poca malizia ed esperienza dimostrate nel finale, che lasciano aperto il discorso qualificazione alla gara di ritorno, nella temibile tana del Napoli: “Non siamo stati bravi a gestire bene il finale di gara. Al San Paolo non sono ancora stato. Il Napoli ha grandi giocatori ed un grande allenatore, oggi hanno fatto un’ottima prova ed al San Paolo sarà certamente dura.” (Giovanni Gazzoli @giogazzoli)