Il posticipo della ventitreesima giornata tra Napoli e Chievo termina 2-0 per i partenopei. Decidono i gol di Britos e Cavani su rigore, entrambi nel primo tempo. Il Napoli ottiene ciò che serviva in vista della Champions: 3 punti mai in discussione ed una vittoria nemmeno troppo dispendiosa, complice un Chievo vivo solo per i primi 20′ della ripresa. Con la sconfitta della Roma, gli azzurri avvicinano il sesto posto dei capitolini, portandosi a meno 1 (34 punti). Il Chievo invece dimentichi in fretta: un’evidente carenza di motivazioni ha prodotto una prova scialba da archiviare subito (i punti restano 27). A margine, due note: per Grava, dal calvario alla gloria in una sera, e per Inler, tornato almeno per oggi su livelli accettabili.
Alla faccia della Champions, Mazzarri schiera la miglior formazione disponibile: fuori solo Cannavaro squalificato e Maggio (Zuniga a destra), mentre in difesa si rivede Grava dopo un anno d’infortunio. Il Chievo conferma il tridente offensivo e schiera Hetemaj interno di sinistra nel pacchetto di centrocampo. Il Napoli interpreta la gara con un bel piglio aggressivo, alzando immediatamente il baricentro e costringendo il Chievo a ripiegare in ripartenze veloci. Inizialmente, gli attacchi napoletani si sfogano da lontano: apre le danze Inler all’11, ma il destro da fuori sorvola la traversa. In realtà per il vantaggio basta poco. Mazzarri ha invocato una squadra umile e cinica come le piccole? Et voilà: al primo corner, l’inzuccata perentoria di Britos gonfia la rete e l’urlo del San Paolo. Il Napoli gestisce bene il vantaggio, con aggressività costante sui ragionatori avversari, costretti spesso e volentieri a scaricare in mare come al porto (e da veronesi non sono abituati). Il primo tiro gialloblù arriva alla mezzora, quando Pellissier gira a rete un cross di Sardo dalla destra: ci vuole ben altro per impensierire il pirata Morgan. Al 38′, il raddoppio. Sempre dal manuale delle giovani provinciali: contropiede condotto da Hamsik, sul filtrante si avventa Cavani (in millimetrico fuorigioco), anticipato in un primo momento da Sorrentino; ma con la forza del Matador il numero 7 si rialza, e spalle alla porta subisce il contatto col portiere veronese, ingenuo nella scivolata. Per completare l’incornata Cavani deve solo trasformare. Il Chievo imbastisce una breve reazione, esaurita in un destro ravvicinato di Sardo, su punizione in mezzo di Bradley, cui De Sanctis oppone i vigili pugni. Il vantaggio all’intervallo è più che meritato per il Napoli.
E il Napoli nella ripresa come da copione allenta un po’ la morsa nella ripresa, quando l’anima è già sotto la doccia e il cuore vola all’Europa dei sogni. Solo Gargano, nano troppo umano, sembra sottrarsi al torpore: il suo schiaffo da fuori scuote Sorrentino al 7′. Il Chievo se ne accorge e se non altro affaccia il muso: Luciano ruba palla con astuzia ed entra in area dalla destra, ma Pellissier tamuta il cross in corpo celeste calciando alle stelle (13′). Quando finalmente entra Moscardelli (16′, per un grigio Paloschi), più di uno fa un tuffo nel passato, e rivede lo spauracchio degli ultimi 3 precedenti. Ma dura poco: al 20′ Pellissier centra da destra per Thereau, il francese (avanzato nel nuovo 4-3-3) sfiora senza indirizzare a sufficienza, al limite dell’area piccola. Dopo un siluro di Dramè (altro materiale per la NASA, 21′), torna a vedersi il Napoli: la botta di Inler dai 20 metri trova il tempestivo tuffo di Soorrentino (24′). Tra un cambio e l’altro la partita spreme il suo succo: tra le ultime gocce cade un salvataggio di Britos, tempestivo nell’anticipare Pellissier, liberato da una buona sponda di Moscardelli. Finisce 2-0: più facile del previsto, meglio così.



Il tabellino

Reti: 15’pt Britos, 38’pt Cavani rig.

Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Grava, Aronica, Britos; Zuniga, Gargano, Inler, Dossena; Hamsik (23’st Maggio), Lavezzi (44’st Vargas); Cavani (32’st Pandev) (Rosati, Fernandez, Donadel, Dzemaili). All.Mazzarri.

Chievo (4-3-1-2): Sorrentino; Sardo, Andreolli, Acerbi, Dramè; Luciano (30’st Vacek), Bradley (30’st Rigoni), Hetemaj; Thereau; Pellissier, Paloschi (16’st Moscardelli) (Puggioni, N.Frey, Cesar, Cruzado). All.Di Carlo.



Arbitro: Gava di Conegliano.

Ammoniti: Grava (N) e Britos (N) Sardo (Ch), Hetemaj (Ch) e Andreolli (Ch) tutti per gioco scorretto.

Espulsi: nessuno.

 

 

Le pagelle

 

Napoli 6,5

Ottima security per il tesoro alle sue spalle.

Bentornato! Si sarà scrollato la ruggine nel tunnel, perché in campo è Mastro Lindo.

Piglio da o’guerriero, non sempre necessario stasera (vedi manata a Paloschi).

Sicuro dietro ed arma in più davanti: questo è il Britos che il Napoli ha voluto.

Nella spremuta di corsa e volontà sgocciola anche qualche errore di misura: stasera gleni perdoniamo.



Netturbino stradale utile in ogni zona del campo, come al solito.

Segue la dieta del Mulino Bianco: gioca sano e vive meglio.

Corsa generosa e altruista (che non è la stessa cosa), e qualche parabola intrigante non raccolta.

Gioca veloce, apre il campo: suo l’assist che porta al rigore dal 23’st MAGGIO 6 Presenza diligente a sostegno di Zuniga.

Fanfare all’inizio, poi qualche sviolinata rauca: meglio preservarlo per il gran gala di Coppa dal 44’st VARGAS s.v.

Si muove molto, meglio, si divincola: così si guadagna un rigore astuto dal 32’st PANDEV s.v.

All.MAZZARRI 6,5 Tutto ciò che voleva, come lo voleva (forse).

Chievo 5

Cosa gli è saltato in mente su quel Cavani spalle alla porta resterà un mistero. Proprio lui poi!

Non che non si proponga, ma coi cross manca un po’ il feeling…proprio a ridosso di San Valentino.

Accompagna Cavani come una baby-sitter, tenendolo lontano dalle tentazioni d’area.

Rimbalza indietro un po’ tutti, cerca anche d’impostare con buona personalità.

Partitone no, però merita per come spinge e si applica.

Da Big Luciano (sì, ora è lui…) ci si aspetta ancora qualcosa in più dal 30′ st VACEK s.v. Come Rigoni qua sotto, entrano a partita assopita.

Ordinato e razionale sinché resta in campo. Senza strafare dal 30’st RIGONI s.v.

Corre molto e nel primo tempo è l’unico a salvarsi, poi si lascia assorbire dal grigiore.

Fa cose interessanti ma la sua verve trova pochi alleati.

Due occasioni, due ciabatte: per andare a letto presto.

Troppo leggero, Britos ne fa un sol boccone dal 16’st MOSCARDELLI 6 Fischiato ed insultato perché temuto: stavolta non graffia ma doveva entrare prima. Rettifichiamo: giocare dall’inizio.

All.DI CARLO 5,5 La squadra getta la spugna un po’ prestino: occhio all’appagamento da metà classifica.

 

Arbitro GAVA 6,5 La manata di Aronica a Paloschi, il fuorigioco di Cavani nell’azione del rigore: è roba da guardalinee, lui il suo lo fa.

 

(Carlo Necchi)