Fiorentina-Napoli è uno dei due anticipi in programma oggi. Dovrebbe essere un incontro piacevole, visto che la squadra diretta da Delio Rossi è sensibilmente migliorata nell’ultimo periodo, mentre il Napoli è reduce dalla bella vittoria contro il Chievo, un buon segno in vista del match d’andata di Champions League contro il Chelsea. Il Napoli ha 34 punti, la Fiorentina 28 ma due partite da recuperare. Incontro quindi che si preannuncia equilibrato con la formazione gigliata che potrebbe usufruire di un leggero vantaggio nel pronostico sia per il fatto di giocare in casa, sia perchè gli azzurri potrebbero già pensare al Chelsea. Jovetic e Lavezzi potrebbero decidere in ogni momento la partita e sono i simboli delle due formazioni. Per commentare Fiorentina-Napoli e soprattutto il momento della squadra viola abbiamo sentito uno dei calciatori che più ha fatto la storia della società toscana, Giancarlo De Sisti. Eccolo in questa intervista in esclusiva a ilsussidiario.net.



Come vede questa partita? Fiorentina avvantaggiata dal fatto di giocare in casa?

E’ un bell’incontro tra due formazioni che ultimamente stanno giocando un buon calcio. La Fiorentina con Delio Rossi ha ritrovato un buon ruolino di risultati e soprattutto in casa sa farsi rispettare. Il Napoli ha un giocatore da temere più di ogni altro, Lavezzi, capace di decidere la partita in ogni momento. A vantaggio della Fiorentina potrebbe esserci il fatto che il Napoli potrebbe già pensare al match di Champions contro il Chelsea. E poi naturalmente la presenza di Jovetic, vero uomo in più per la squadra viola.



Per fare grande la Fiorentina cosa serve?
Serve una programmazione precisa, con la volontà di tenere i giocatori migliori. Innanzitutto Jovetic naturalmente, che rappresenta il 30% di questa Fiorentina. Io personalmente poi non avrei lasciato partire neanche Frey. Diverso il discorso di Gilardino, che comunque è sempre un giocatore nel giro della Nazionale. Per il futuro bisognerà tenere i calciatori migliori, per fare una Fiorentina capace di lottare ad alti livelli. Quelli almeno che vorranno restare in questo club, a differenza di Montolivo. In questo modo si potrebbe puntare anche alla Champions League.



E lo scudetto? I tifosi viola lo aspettano ormai da 40 anni, da quando giocava lei…

Lo scudetto è un sogno dei tifosi di Firenze. Dopo quello vinto quarant’anni fa, la Fiorentina ci arrivò vicino quando io ero allenatore nel 1982. Poi la Fiorentina di Batistuta fece sperare in questo exploit. Ora per lottare per lo scudetto bisogna avere una programmazione chiara, costruire una squadra tassello per tassello. Il problema è che ogni volta che viene costruita una formazione competitiva la Fiorentina poi riparte da zero.

Firenze meriterebbe questo terzo scudetto…

Lo meriterebbe perché c’è un grande attaccamento a questa squadra e perché c’è grande tradizione calcistica, che affonda le radici in quel calcio in costume nato proprio a Firenze.

Tanti campioni hanno reso ancora più grande la storia sportiva di questo club…

Sì, da Montuori a me, fino ad Antognoni, Baggio e potremmo dire adesso Jovetic la Fiorentina è stata ben rappresentata dai numeri 10, il ruolo più importante nel calcio.
Secondo lei come si stanno comportando i Della Valle per questa Fiorentina?
Diciamo pure che hanno avuto il merito di prenderla in situazioni difficile, quando la Fiorentina doveva risalire dalla C2. Non sarebbe facile comunque trovare un altro gruppo dirigente che voglia investire nel calcio. Con Cesare Prandelli si stava costruendo un ottima Fiorentina.
Forse può aver pesato nei programmi societari la vicenda della Cittadella dello sport?
Avere un proprio campo d’allenamento e uno stadio può veramente aiutare a fare grande un club di calcio, come succede in Inghilterra e in Spagna. Speriamo che i prossimi programmi societari portino la Fiorentina a lottare per quei traguardi che questa società merita, anche se penso che per questa stagione già l’obiettivo dell’Europa League sarebbe il massimo per questa squadra.

 

(Franco Vittadini)