Il primo tempo di Napoli-Inter si chiude con il risultato di 0-0. Primo tempo bruttino e con pochissime occasioni da rete. Un poco meglio il Napoli che sembra sfruttare le insicurezze dell’Inter di Ranieri e si affida alle folate di Lavezzi, spesso lanciato negli spazi ampi, ed alla verve di Dzemaili, quest’oggi nel ruolo di trequartista. I partenopei però non riescono ad affiancare concretezza e lucidità ad un predominio territoriale comunque evidente. La migliore occasione arriva allora da una conclusione dalla distanza di Dzemaili sulla quale Julio Cesar vola sul palo lontano per disinnescare la bomba dello svizzero. Per il resto i rischi se li crea più l’Inter da sola che i partenopei; emblema dei problemi nerazzurri un retropassaggio suicida di Faraoni (di gran lunga il peggiore in campo) che obbliga Julio Cesar ad un disimpegno tanto elegante stilisticamente, quanto rischioso a livello pratico. L’estremo difensore brasiliano è però bravissimo ad eludere il pressing di Gargano con tecnica da brasiliano navigato. La squadra di Ranieri appare però intimorita e si rende pericolosa solo su calcio piazzato. Ci prova Sneijder con una punizione dai 30 metri che sfiora l’incrocio dei pali e fa correre un brivido sulla schiena dei supporters partenopei. Il primo tempo si chiude così senza sussulti ulteriori e senza nessun minuto di recupero.
Fine primo tempo: Napoli, voto 6: Predominio territoriale piuttosto sterile. Un bel tiro di Dzemaili è la situazione più pericolosa creata dalle parti di Julio Cesar.
Fine primo tempo: Inter, voto 5: Troppo intimorita e rinunciataria. Servirà più coraggio nella ripresa.
Migliore in campo Napoli: Dzemaili, voto 6.5: Il migliore dei suoi insieme a Lavezzi. Un bel tiro dalla distanza è lo squillo più importante della sua gara.
Migliore in campo Inter: Julio Cesar, voto 7: Fa bene quel poco che c’è da fare.
Peggiore in campo Napoli: Cavani, voto 5: Non brilla e viene costantemente bloccato dalla retroguardia nerazzurra.
Peggiore in campo Inter: Faraoni, voto 4.5: Patisce forse troppo la pressione del San Paolo. In questi primi 45 minuti sbaglia tutto ciò che c’è da sbagliare.
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