Da Napoli a Napoli, la crisi dell’Inter non conosce tregua. Settima sconfitta in otto partite e panchina di Ranieri che scricchiola in maniera preoccupante. Decide l’incontro la rete di Lavezzi al quarto d’ora della ripresa.

Allo stadio San Paolo, i nerazzurri provano ad uscire dalla crisi affidandosi alla fantasia di Sneijder ed alla coppia d’attacco Milito-Forlan. Dall’altro lato, Mazzarri si affida ai titolarissimi e confida nell’onda positiva che ha caratterizzato gli ultimi risultati per la rincorsa Champions. La gara non è sicuramente delle più belle ma sin dalle primissime battute sono i partenopei a fare la partita. La squadra di Ranieri, bloccata dalla paura e dalle insicurezze, decide ben presto di concedere la metà campo agli avversari confidando in lanci lunghi che non hanno ragione d’esistere, anche considerando l’esilio al quale sono costretti Forlan e Milito nella trequarti partenopea. La formazione di casa, in realtà, non è che faccia più di tanto. Il predominio territoriale porta in realtà a poche occasioni da rete. Dzemaili suona la carica con una bella conclusione che chiama Julio Cesar al grande intervento; Cavani con un colpo di testa, sfiora l’incrocio. L’urlo del San Paolo si strozza in gola e l’Inter si affaccia timidamente nella trequarti partenopea. Gli unici pericoli arrivano però da calcio piazzato, Sneijder prova a rivivere i fasti della stagione del Triplete con una conclusione dai 30 metri. Il tiro a girare dell’olandese sorvola di pochissimo la traversa ma rende il senso di una partita che si può sbloccare solo su un episodio.



Al rientro dagli spogliatoi, Ranieri ridisegna la sua Inter tirando fuori Sneijder e Forlan per inserire Cordoba e Pazzini. passando al 4-4-2. La scelta restituisce un Inter quantomeno volitiva ma le idee latitano comunque. Serve il guizzo di un singolo, la giocata solitaria. La trova il Napoli che sfrutta un erroraccio di Stankovic e con Lavezzi sblocca l’incontro. Dzemaili è l’evidenziatore che rende palese l’errore del centrocampista serbo portando il pallone sino al limite dell’area interista; il Pocho, dal canto suo, disegna una parabola preziosa sul secondo palo e non lascia scampo a Julio Cesar facendo esplodere il San Paolo. L’abisso dentro al quale è risucchiata l’Inter non conosce reazione e implica solo rassegnazione. Dzemaili prova a chiudere la pratica con una conclusione dalla distanza, Julio Cesar tiene a galla i suoi. Sempre l’elvetico va vicino alla gioia personale con un colpo di testa potente e poco lontano dell’incrocio. Il raddoppio arriverebbe anche con Campagnaro che ribadisce in rete una conclusione di Inler, il gioco è però fermo per una (giusta) posizione di fuorigioco dell’argentino che in partenza è dietro Julio Cesar e quindi in posizione irregolare. È l’ultimo squillo partenopeo perché a questo punto gli episodi girano, almeno parzialmente, in favore dell’Inter. Aronica sbaglia un controllo da ultimo uomo ed una volta perso il pallone ricorre al fallo. Bergonzi non può far altro che espellerlo e concede un finale di palpitazioni alla squadra di Mazzarri. Prima Cambiasso chiama De Sanctis all’intervento con un tiro debole ma angolato; poi Pazzini si divora il potenziale pareggio incornando fuori dallo specchio un pallone che sarebbe solo da spingere dentro. Si tratta dell’ennesimo indizio di un periodo nel quale nulla sembra girare per il verso giusto; il triplice fischio di Bergonzi arriva dopo un contatto dubbio in area di rigore partenopea, ed ha il sapore di una sentenza. Per l’Inter e (probabilmente) per il suo tecnico.



Il Tabellino

 

De Sanctis, Aronica, Cannavaro, Campagnaro, Maggio, Dzemaili, Inler, Gargano, Zuniga, Lavezzi (82′ Britos), Cavani. A disp.: Rosati, Fernandez, Grava, Dossena, Vargas, Pandev. All. Walter Mazzarri

Julio Cesar, Nagatomo, Lucio, Samuel, Faraoni, Cambiasso, Stankovic (66′ Poli), Zanetti, Sneijder (46′ Pazzini), Forlan (46′ Cordoba), Milito. A disp.: Castellazzi, Obi, Palombo, Zarate. All. Claudio Ranieri
 

Marcatori: 59′ Lavezzi (N) 
Ammoniti: Nagatomo (I), Gargano (N), Milito (I), Cordoba (I), Faraoni (I), Poli (I)
Espulsi: 78′ Aronica (N)
Arbitro: Bergonzi



Napoli


De Sanctis 6:
Il primo intervento lo compie a dieci minuti dal termine.

Aronica 5: Macchia la sua prestazione con l’erroraccio nel finale che regala speranze all’Inter.

Cannavaro 6.5: Si riprende dallo scivolone di Champions.

Campagnaro 6.5: Tornato su livelli accettabili dopo un periodo di appannamento.

Maggio 6: Pronti via brucia Nagatomo; sfiora la gioia personale con un colpo di testa. Poi si fa apprezzare per la fase difensiva.

Inler 6.5: Un altro giocatore rispetto a quello “ammirato” sino ad un mese fa.

Gargano 7: Corre costantemente in pressione sul portatore di palla. Fondamentale quando i suoi giocano in un uomo in meno.

Zuniga 6: Troppo spesso più fumoso che pratico. Rischia grossissimo a fine partita rifilando un calcione a Pazzini in area di rigore.

Dzemaili 7.5: Sostituisce Hamsik e non la fa rimpiangere affatto, anzi. Serve l’assist per il gol di Lavezzi ed è l’uomo più pericoloso dei suoi. (Dal 45’st Dossena sv)

Lavezzi 7: Chiude la sua settimana da sogno con il quarto centro dopo quello di Firenze e la doppietta di Champions. (Dal 37’st Britos sv)

Cavani 5.5: Non trova mai la stoccata, nonostante la difesa nerazzurra traballi pericolosamente.

 

All. Mazzarri 6.5: Una vittoria ottenuta con la forza dei nervi più che con il gioco. L’Inter è ai minimi termini, ma la sfida presentava non poche insidie.

Inter

 

Julio Cesar 6.5: Tiene in piedi l’Inter in più di un’occasione.

Faraoni 4.5: Un primo tempo da tre in pagella sbagliando ogni pallone; nella ripresa migliora, ma resta una delle note più negative.

Lucio 5.5: Salva i suoi con interventi disperati in più di un’occasione. Sbaglia però nell’uscita su Dzemaili in occasione del gol napoletano.

Samuel 6: Il migliore della retroguardia nerazzurra. Non lesina il gioco duro, quando Lavezzi gli sfugge via.

Nagatomo 5: L’unico guizzo degno di nota, uno splendido cross malamente sprecato da Pazzini.

Zanetti 5: Non si mette particolarmente in mostra.

Stankovic 4.5: Sanguinoso l’errore sul gol di Lavezzi. (Dal 21’st Poli 5.5: Si fa notare solo per un cartellino giallo rimediato).

Cambiasso 5: L’unico tiro interista nella porta partenopea non può valere la sufficienza.

Sneijder 5: Non ha il supporto adeguato del centrocampo e si fa vedere solo su un calcio di punizione che sfiora l’incrocio. (Dal 1’st Pazzini 5: Un solo pallone buono. Lo spreca con un errore che ha del clamoroso).

Milito 5: Dopo essere tornato il Principe è nuovamente un desaparecidos.

Forlan 4.5: Il suo apporto alla causa interista è nullo, non solo stasera ma in tutto il campionato. (Dal 1’st Cordoba 5: In affanno e difficoltà palese.)

 

All. Ranieri 4: Lo sguardo perso nel vuoto e la mancanza di personalità della sua Inter possono essere indizi per l’esonero. Le colpe non sono esclusivamente sue, ma anche il tecnico ha le sue responsabilità.

 

(Massimiliano de Cesare)