Il Napoli è tra i club europei maggiormente interessati a Rodrigo, talento del Benfica classe 1991. Sulle tracce del 19enne ci sono anche Inter e Real Madrid, club nelle cui giovanili ha militato il giovane attaccante, brasiliano naturalizzato spagnolo. Quest’anno si sta mettendo particolarmente in luce nel campionato portoghese, dopo un esperienza non esaltante in Inghilterra, tra le fila del Bolton (dove ha giocato in prestito). Rodrigo, che in Italia interessa pure a Roma e Fiorentina, viene valutato dal Benfica ben 30 milioni di euro, che sarebbe l’importo della sua clausola rescissoria. “Vedremo se rinnovargli il contratto, la nostra volontà è di tenerlo”, ha detto il presidente Luis Filipe Vieira ai microfoni di RTP. Un affare tutt’altro che facile, come si vede. Come non è stata affatto facile, finora, l’avventura azzurra di Gokhan Inler, solo una pallida controfigura del bel giocatore ammirato a Udine. In sua difesa è intervenuto oggi il compagno di squadra Walter Gargano, che al contrario si sta rivelando sempre di più come l’autentico trascinatore del centrocampo. ‘El Mota‘, che oggi ha parlato in conferenza-stampa, alla vigilia dell’impegno di Coppa Italia con il Siena, ha minimizzato il calo di rendimento dello svizzero: “Cose che capitano nel calcio, specie se hai tanti impegni, ma nel complesso sta facendo bene”. Al momento, sembra difficile che Walter Mazzarri cambi l’assetto della mediana per lui. Il tecnico si fida ciecamente del suo modulo e non vuole modificarlo, non del tutto almeno. Gargano, non senza polemica, ha fatto notare che lo scorso anno la stampa si accaniva su Pazienza, sostenendo che alla squadra mancava qualcosa a centrocampo. Stessa musica in questo periodo con Inler. La ricetta non c’è, Gokhan deve continuare a lavorare duro, secondo il compagno. L’obiettivo del Napoli, continua il mediano, dev’essere quello di alzare la Coppa Italia, che sarebbe l’ideale coronamento del lavoro degli ultimi cinque anni, provando, inoltre, a risalire la china in campionato. Una competizione in cui, a suo avviso, i partenopei non sono ancora tagliati fuori da ogni traguardo. In conclusione, Gargano ha asserito di non sentirsi un leader (“Quello è il mister”) e si è schermito di fronte a chi gli faceva notare che questa è, forse, la sua migliore annata.



“No, è stata quella scorsa, nonostante un cattivo periodo di forma”. Di certo, senza i suoi polmoni, questo Napoli non va lontano.

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