Il Siena è la squadra del momento: ha fermato la Juventus nell’ultima giornata di campionato e si appresta ad affrontare il Napoli nella semifinale di andata di Coppa Italia; un incontro che potrebbe consentire al Siena di entrare nella storia del calcio italiano. Se raggiungesse la finale di questa competizione, oltre alla possibilità di aggiudicarsi il trofeo avrebbe la quasi matematica certezza di qualificarsi per l’Europa League, visto che le altre due semifinaliste (Milan e Juventus) hanno ottime possibilità di qualificarsi per la Champions League. Ma al di là di queste considerazioni, la stagione del Siena sta attraversando un periodo cruciale anche in campionato. Tutti riconoscono i meriti di Giuseppe Sannino, un tecnico con una lunga gavetta alle spalle. Eccolo in questa intervista esclusiva per ilsussidiario.net.



Questo Siena sta stupendo tutti: quali sono i segreti della prestazione di Torino?

Tutto parte dalla cattiva prestazione nel derby con la Fiorentina. Da lì i giocatori hanno trovato le motivazioni per fare una grande prova contro la Juventus. Anche se devo dire che il vero segreto è quello di aver giocato da Siena, aver dato il massimo, contro una grande squadra e aver portato a casa così un punto molto importante.
Ora c’è il Napoli in Coppa Italia: come pensa di fermare la squadra di Mazzarri?



Non ci sono particolari strategie con cui cercare di fermare una grande squadra come il Napoli. Penso che sarà importante puntare sulla forza del collettivo più che sulle varie individualità. Credo che questo sia il modo per poter fermare il Napoli.
Come pensa invece di imbrigliare Hamsik, Cavani e Lavezzi? Adotterà qualche tattica particolare?
Rispondo allo stesso modo. Fermare questi giocatori non sarà facile e quindi è proprio il collettivo, la forza della squadra, che deve contribuire a fare una grande partita e impedire che il Napoli possa avere la meglio.
Giunti a questo punto non ci si può più fermare; pensate molto a questa doppia sfida con il Napoli?



Il segreto è proprio non pensarci. Pensarci troppo non mi sembra il modo migliore per affrontare questo match.
Per la città di Siena è un appuntamento storico: si aspetta molto dai tifosi?

Certamente per Siena è un appuntamento molto importante. Spero che ci sia il sostegno del nostro pubblico, sia oggi sia nella lotta per la salvezza.

Quanto conterà la concentrazione, l’impatto mentale sulla partita?

Dico una cosa: nel Siena ci sono 30 giocatori che vogliono giocare tutti questa partita e negli incontri di campionato. Poi penso che già il fatto di svolgere una professione come il calciatore sia una propria fortuna e possa invogliare a mettere in campo la passione, in questo match come in tutte le altre partite che si affrontano.
Questo impegno di Coppa Italia può distrarre il Siena dall’obiettivo salvezza?
Teniamo molto a questo impegno, ma c’è un calendario da seguire e bisogna affrontare tutte le partite con la solita concentrazione e il giusto impatto mentale, come è normale che sia.

Se il Siena andasse in finale di Coppa Italia sarebbe praticamente in Europa League: emozionato?
No, non vivo di questi pensieri. Preferisco affrontare una partita alla volta.

Come vive questa sfida da napoletano?

Certamente mi dà sempre qualche emozione affrontare la squadra della mia città, ma è già successo in passato. Sono andato via da Napoli a dodici anni: è un esperienza che non mi condiziona tantissimo.

 

(Franco Vittadini)