Napoli-Cagliari: 6-3. Quinta sinfonia Napoli. Al San Paolo finisce, infatti, 6-3 per i partenopei, che infilano così il pokerissimo di successi in fila in campionato e salgono a quota 46. Partita spettacolare, squadre lunghe da subito e Napoli che va a nozze negli spazi aperti; ma il Cagliari, pur semi-disastroso, trova la forza per reagire e mandare a casa Larrivey con il pallone: per l’uruguayano una storica, anche se inutile tripletta. E adesso per i sardi la situazione si fa davvero complicata e Ballardini potrebbe essere a rischio.



Mazzarri conferma quanto detto alla vigilia: Lavezzi e Maggio vanno in panchina, ci sono Dossena e Pandev. Cambi dell’ultim’ora per Ballardini, che lascia fuori sia Cossu che Thiago Ribeiro e propone invece Ekdal dietro le punte e Ibarbo davanti con Larrivey. Il Napoli parte guardingo, sembra voler aspettare e subisce qualche incursione di un ispirato Ibarbo; ma è un fuoco di paglia, perchè alla prima vera occasione i partenopei trovano il vantaggio: Hamsik riceve al limite, si gira nel deserto perchè nessun difensore rossoblu sale a contrastarlo, lo slovacco prende la mira con tutta calma e infila l’angolino alla destra di Agazzi. Il Cagliari sembra non risentire del colpo subito, tanto che Larrivey da corner va vicino alla porta di De Sanctis; ma la mazzata è solo rimandata, perchè al 19′ Lavezzi si prende una punizione dalla trequarti destra, la batte dentro dove Cannavaro viene dimenticato da un Canini preoccupato delle nuvole in cielo e di testa segna il 2-0. Uno-due terrificante per i sardi, che tuttavia provano ancora a reagire con il loro capitano Conti, che per due volte ci prova da fuori ma non trova il bersaglio grosso. Lo trova Astori al 30′, peccato sia nella porta sbagliata, deviando maldestramente un cross di Lavezzi da destra giunto al termine di una bella azione corale. Sul 3-0 tutta la Sardegna ha smesso di crederci, tranne gli undici cagliaritani in campo. Nainggolan deve abbandonare per un problema fisico, Ballardini azzarda e spedisce sul terreno di gioco Thiago Ribeiro. Coraggio premiato: al 38′ Larrivey riapre la partita schiacciando in porta una punizione di Daniele Conti. E al 42′ Thiago Ribeiro servito dentro l’area da un ottimo Ibarbo costringe De Sanctis a un goffo intervento in angolo. Il Napoli prende paura, tenta qualche sortita ma poi saggiamente decide di aspettare che scada il tempo e riordinare le idee negli spogliatoi, mentre il Cagliari si carica in vista del tentativo di grande rimonta.



Il Cagliari parte con Perico per Pisano, ma cambia poco. Il Napoli è in serata di grazia: prima Pandev e Lavezzi non trovano la porta, poi il Pocho si va a guadagnare un calcio di rigore sacrosanto per fallo di Canini: siamo al 56′ e lo stesso Pocho riceve il beneplacito di Hamsik per andare sul dischetto e spiazzare Agazzi. Siamo 4-1, Mazzarri esagera e fa entrare Cavani per Lavezzi e, poco più tardi, Maggio per Hamsik: il Chelsea a questo punto può occupare i pensieri del Napoli. Anche perchè il Cagliari scompare, spaccatissimo tra centrocampo e attacco e con voragini immense davanti alla difesa. In una di queste si infila Gargano che serve Cavani in area: palla di ritorno, tocco intelligente a superare sul tempo Astori e 5-1. Qui forse i partenopei commettono il lieve errore di farsi prendere dalla voglia di goleada, e allora Ibarbo lotta nei pressi della bandierina su un pallone ormai perso, lo mette al centro dove Larrivey è ancora una volta solissimo e ancora di testa batte De Sanctis. Troppo tardi per la rimonta, il cronometro dice che mancano solo 13 minuti e nel Napoli entra Edu Vargas per Gargano, segno che Mazzarri vuole altri gol e preferibilmente far sbloccare il cileno. Delle due cose, si avvera solo la prima: All’85’ Maggio scatta su un passaggio di Pandev che aveva controllato un rinvio lungo di De Sanctis: il 6-2 in diagonale è un gioco da ragazzi. E’ l’85’. Finita qui? No. Larrivey decide che se proprio deve perdere, almeno vuole un ricordo: all’ultimo secondo utile svetta ancora su cross di Ibarbo e si porta a casa il pallone. Finisce 6-3 per il Napoli: se il Chelsea era davanti alla TV sarà impallidito, ma quei tre gol subiti in fotocopia sono più di un campanello d’allarme.




NAPOLI-CAGLIARI 6-3 (3-1)

 

MARCATORI: 10’pt Hamsik, 19’pt Cannavaro, 30’pt Astori (aut), 37’pt, 32’st e 47’st Larrivey, 11’st Lavezzi (rig), 25’st Gargano, 39’st Maggio

 

NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Zuniga, Gargano (29’st Vargas), Inler, Dossena; Hamsik (18’st Maggio), Lavezzi (13’st Cavani); Pandev. (Rosati, Fernandez, Fideleff, Ammendola, Vargas). All.: Mazzarri

 

CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi; Pisano (1’st Perico), Canini, Astori, Agostini; Dessena (21’st Gozzi), Conti, Nainggolan (31’pt Thiago Ribeiro); Ekdal; Ibarbo, Larrivey. (Avramov, Ariaudo, Cossu, Nenè). All.: Ballardini.

 

ARBITRO: Brighi di Cesena.

 

NOTE: Ammoniti: Pisano, Dessena, Canini. Angoli: 6-2 per il Cagliari. Recupero: 1′, 2′.

 

De Sanctis 6: gli tirano in porta quattro volte, prende tre gol. Incolpevole su tutti: i compagni lo abbandonano. 

Campagnaro 6: Solita generosità e spinta offensiva, ma sui tre gol subiti evidentemente stava tirando il fiato.

Cannavaro 5.5: ok, il gol lo ha segnato con grande tempismo e l’aiutino di Canini, ma la fase difensiva? A dir poco svagato, il pallone che Larrivey si porta a casa è in parte anche suo.

Aronica 6.5: combatte fino all’ultimo pallone come suo solito, e stupisce la sicurezza che acquisisce ogni partita che gioca.

Zuniga 6.5: moto perpetuo inesauribile, gioca in ogni zona del campo sempre con grande lucidità e abnegazione.

Inler 7: non lo vedi per cose da urlo, ma lo senti, eccome. Se gira lui in mezzo, il Napoli va a mille. Stasera ha girato, e nemmeno poco.

Gargano 7.5: impreziosisce la sua prova di grande corsa e intelligenza tattica con il bellissimo gol, da attaccante di razza. 

(76′ Vargas s.v.: provano in tutti i modi a farlo segnare: sarà per la prossima)

Dossena 6: la spinta non manca, ma non dà mai l’idea di essere davvero incisivo. Sbaglia qualche cross di troppo.

Hamsik 7: ha il merito di sbloccarla, e di far male al Cagliari agendo tra le linee come gli piace fare. Riesce anche a riposarsi in vista di Londra.

(63′ Maggio 6: non combina granchè perchè entra a gara decisa, ma sul pallone utile fa gol.)

Lavezzi 8: in questo momento, il vero oro di Napoli. Corre, si inserisce, sputa sangue, si prende un rigore, pretende di calciarlo e lo segna: se diventa anche goleador, auguri a tutti.

(58′ Cavani 5.5: strano, il Matador non segna.  Serve la palla gol a Gargano, poi lo fanno girare al largo. E il gol, lui, lo sbaglia)

Pandev 6.5: tanto movimento ad abbassarsi e a cercare lo spazio per giocare, e in più il bellissimo avvitamento con tanto di assist per mandare in porta Maggio.

All. Mazzarri 7.5: il merito è quello di aver tenuto alta la concentrazione nonostante la gara della storia a pochi giorni. E’ migliorato in questo, ricordate a inizio stagione?

 

Agazzi 6: come i gol che prende. Su nessuno di questi può fare molto: davanti ha il burro, o il marzapane, scegliete voi. Va già bene che un paio li para.

Pisano 4: travolto da Lavezzi, da Hamsik, da chiunque gli capiti sotto tiro. Non esce dagli spogliatoi, giusto così.

(46′ Perico 4: travolto da Lavezzi, da Hamsik, da chiunque gli capiti sotto tiro. Dove l’abbiamo già sentita? L’aggravante è che avrebbe dovuto essere più fresco.)

Canini 4.5: ne salva un paio, è vero, con anticipi niente male in piena area. Però si dimentica di Cannavaro sul 2-0, stende Lavezzi per il rigore del 4-1, sulle ripartenze del Napoli non sa mai dove mettersi.

Astori 4: ancora peggio di Canini. Sull’autogol è sfortunato, d’accordo, ma intanto è goffo nell’intervento. E poi affonda con tutti gli altri, ma è quello che dovrebbe tirare il reparto. Stavolta, lo tira giù.

Agostini 5: non pervenuto, ma almeno ci ha provato con qualche sortita delle sue e alcuni palloni in mezzo. Serviva ben altro.

Dessena 5: aveva iniziato bene, con grinta in mezzo al campo. Appena Inler e Gargano gli hanno preso le misure, buonanotte. Sostituito sul 4-1, almeno non ha gli ultimi due gol sulla coscienza.

(66′ Gozzi 4.5: era entrato per rinforzare la difesa ed evitare imbarcate. Abbiamo detto tutto.)

Conti 5.5: si fa vedere, da buon capitano, con un paio di conclusioni fuori bersaglio, poi mette sulla testa di Larrivey il pallone del’3-1. Ma a centrocampo esce sconfitto. Certo, il colpevole non è lui.

Nainggolan 6: non ha colpe. Si arrende a un disturbo fisico con il Cagliari sotto di due gol. Prima di allora, non aveva demeritato troppo.

(31′ Thiago Ribeiro 5: presenza impalpabile là davanti. Lo chiamavano El Diablo: se è nel senso di “un diavolo per capello”, quelli che ha fatto venire ai tifosi, è azzecatissimo.)

Larrivey 7.5: è vero che lo lasciano libero di staccare, ma tre gol bisogna sermpre farli, essere sul posto; e con la tua squadra che affonda miseramente intorno a te, forse, è ancora più difficile di quando si vince in goleada. Complimenti.

Ibarbo 6.5: disegna due assist perfetti per due gol di Larrivey e nel primo tempo è una spina nel fianco per la difesa del Napoli. Conferma quanto di buono aveva fatto vedere.

All. Ballardini 5: non che abbia chissà quali colpe, ma se prendi sei gol in novanta minuti qualche problema a livello tattico o mentale ci sarà anche. 

 

(Claudio Franceschini)