Lo scontro diretto per la Champions League si chiude con un nulla di fatto. Udinese-Napoli finisce con il risultato di 2-2. Al doppio vantaggio friulano siglato Pinzi-Di Natale, risponde la doppietta di Cavani. In una partita condizionata dalle numerose polemiche arbitrali e destinata a suscitare le consuete polemiche settimanali.
Le scorie europee non paiono influenzare la partita del Friuli che inizia subito alla grandissima, il copione tattico è ampiamente prevedibile. Squadre accorte e pronte a colpire in contropiede: la specialità di casa Mazzarri e Guidolin. È in realtà la partita delle assenze perché a quelle di Benatia e Isla da un lato, si aggiungono quelle di Maggio e Lavezzi dall’altro. Guidolin rispolvera allora Coda e Pasquale, affiancando Fabbrini a Totò Di Natale. Nel Napoli, invece, panchina anche per Hamsik ed una maglia da titolare sulle spalle di Pandev e Dzemaili. Partono meglio gli ospiti che si presentano alla conclusione con Cavani ben liberato da Gargano e con Dzemaili che spara a lato una punizione invitante. Ben più pratica è invece l’Udinese che alla prima occasione passa. La difesa partenopea si addormenta e serve il pallone d’oro per Di Natale. Il capitano friulano alza la testa e scova il movimento di Fabbrini che sfugge sulla destra e serve un pallone d’oro verso il centro. De Sanctis gattona ma non arriva sulla palla vagante e Pinzi non ci pensa due secondi ribadendo nella rete sguarnita. Con il Napoli costretto ad inseguire, il copione tattico dell’incontro può svoltare. Si aprono spazi per il contropiede friulano che però non ingrana, almeno per quanto riguarda il primo tempo. Non fa comunque meglio la squadra partenopea che rientra negli spogliatoi raccogliendo giusto qualche soluzione estemporanea dalla distanza. Handanovic vigila con attenzione ed il primo tempo si chiude così.
Si riparte con le stesse formazioni dell’inizio ed anche l’incontro non pare esser cambiato. Il Napoli fa possesso palla, l’Udinese colpisce. Al settimo minuto di gioco arriva anche la stoccata del solito capitan Di Natale. Azione strepitosa dei friulani sulla fascia sinistra, Pasquale disegna un cross delizioso per l’inzuccata di Pinzi che trova l’incrocio a negargli la gioia della doppietta personale; al suo fianco arriva però capitan Di Natale che da pochi passi insacca non lasciando spazio all’intervento disperato di De Sanctis. Partita apparentemente archiviata e che rischia di prendere i contorni dell’imbarcata per gli azzurri. Sensazione rinforzata dalla clamorosa palla da gol sprecata al decimo della ripresa. L’asse collaudata è quella che viaggia dai piedi di Pasquale a quelli di Pinzi, il centrocampista friulano manca la battuta a rete. Napoli che resta appeso ad un filo e ritrova colorito solo quando Rocchi applica troppo severamente il regolamento e sventola il secondo giallo ad un ingenuo Fabbrini. Siamo ad un quarto d’ora dalla fine e con il Napoli liberato dall’ingombrante presenza delle ripartenze friulane, la mezz’ora finale si trasforma in un assalto a Fort Apache. La retroguardia dei padroni di casa chiude ogni spazio e la manovra partenopea appare ingolfata nonostante l’uomo in più. L’occasionissima per riaprire ogni discorso arriva al 30esimo quando Domizzi salta con le braccia altissime (probabilmente ostacolato da Cannavaro). Rocchi concede il rigore e fa esplodere di rabbia il Friuli e Guidolin (espulso). Dal dischetto Cavani tira il rigore della paura e Handanovic è un incubo materializzato sotto forma di portiere. La mazzata potrebbe abbattere un toro, ma dall’errore ricomincia la partita del Matador. L’attaccante uruguaiano riscrive in dieci minuti la storia del suo incontro e con una doppia invenzione ristabilisce il pareggio. Prima pennella una punizione dal limite dell’area, dunque a cinque dal termine trova un pertugio tra le gambe di Handanovic e fa sognare una clamorosa vittoria ai suoi. Sui titoli di coda Zuniga ha il pallone del sorpasso, ma sarebbe davvero troppo. Handanovic vola a togliere il pallone dell’incrocio. Finisce 2-2 con il Friuli indignato e l’Udinese infuriata. Napoli sorride a mezza bocca, alla fine vince solo la Lazio.
Il Tabellino
Handanovic, Coda, Danilo, Domizzi, Pasquale, Pereyra (86′ Ekstrand), Pinzi,Pazienza, Asamoah, Fabbrini, Di Natale (73′ Floro Flores). A disp.: Padelli, Armero, Fernandes, Abdi, Torje. All. Francesco Guidolin
De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Britos (64′ Vargas), Zuniga, Gargano (54′ Hamsik), Inler, Dzemaili, Dossena, Pandev, Cavani. A disp.: Rosati, Fernandez, Fideleff, Aronica, Ammendola. All. Walter Mazzarri
Arbitro: Rocchi
Marcatori: 28′ Pinzi (U), 52′ Di Natale (U), 80′ Cavani (N), 85′ Cavani (N)
NOTE: Handanovic ha parato un rigore a Cavani. Ammoniti: Coda (U), Fabbrini (U), Domizzi (U), Cannavaro (N), Cavani (N), Floro Flores (U). Espulsi: 60′ Fabbrini (U), 75′ Guidolin (U)
Udinese
Handanovic 7: Il solito rigore parato e le parate giuste ai momenti giusti. Non può nulla sui gol di Cavani.
Coda 6: Rispolverato dopo più di un anno, non sfigura.
Danilo 6.5: Senza Benatia il suo compito è sicuramente più difficile. Alla fine è comunque decisivo con diverse chiusure degne di nota.
Domizzi 5.5: Macchia la sua prestazione regalando un rigore al Napoli. Cannavaro forse si appoggia, ma lui è troppo leggero.
Pereyra 6.5: Una piacevole scoperta che può rendere meno dolorosa l’assenza di Isla. (Dal 41’st Ekstrand sv)
Pinzi 7.5: Punge la difesa del Napoli con i suoi inserimenti puntuali e letali. Segna un gol, ne meriterebbe altri due.
Asamoah 6.5: Vince il confronto con l’ex compagno ed amico Inler.
Pasquale 7: Pennella diversi cross di grande prestigio e fa ammattire Zuniga.
Fabbrini 5: Non dispiace nel complesso, però i due gialli sono un concorso di colpe con Rocchi. L’arbitro sarà forse troppo severo, ma senza le sue ingenuità evidenti si starebbe parlando di un’altra partita.
Di Natale 7: Tocca pochi palloni, ma quando li tocca sono dolori. Piazza la consueta zampata e viene sostituito solo per l’espulsione di Fabbrini. (Dal 28’st Floro Flores sv).
All. Guidolin 7: Un fuoriclasse sia a livello tattico sia per le dichiarazioni fuori dal campo. Si fa espellere, ma glielo si può ampiamente perdonare.
Napoli
De Sanctis 6: Non può nulla sui gol friulani.
Campagnaro 5: Ennesima serata da dimenticare per il toro di Moron, in pericolosa fase involutiva.
Cannavaro 5: Sul primo gol friulano apparecchia ingenuamente per Di Natale. È il leader di una difesa che imbarca troppa acqua.
Britos 5.5: Il meno peggio della difesa di Mazzarri, non che ci voglia molto.
Zuniga 6: Discreta prova nel primo tempo. Soffre tantissimo ad inizio ripresa, poi nel finale con la superiorità numerica sfiora anche la rete.
Inler 6: Un po’ emozionato al ritorno davanti al suo ex pubblico. Viene fischiato moltissimo, parte contratto e si riscatta alla lunga.
Gargano 6.5: Nel primo tempo è lui l’uomo che regala un po’ di geometrie al Napoli. Sacrificato per il forcing finale.
Dossena 4: Dopo esser costato la qualificazione ai quarti di Champions propone un’altra prestazione scialba.
Dzemaili 5.5: In campo per tutti i novanta minuti non trova mai la posizione. Ha però il merito di aprire puntualmente per Cavani sul gol del pareggio partenopeo.
Pandev 5: Gioca troppo lontano dalla porta e non riesce ad incidere. Qualche buon pallone nel primo tempo, ma comunque troppo poco.
Cavani 7: Da 4 almeno sino al 35esimo del secondo tempo. La doppietta nel finale è però da fuoriclasse assoluto.
All. Mazzarri 6: La sua squadra acciuffa un pari importantissimo in extremis. Le fatiche di coppa si sono fatte sentire, ma senza correttivi per la difesa viene difficile credere che il suo Napoli possa fare molta strada.
(Massimiliano de Cesare)