Il Napoli prepara la rivoluzione arretrata. Può sembrare un controsenso logico, ma, in questo caso, di arretrato c’è solo il reparto, ovvero la difesa. E’ lì che risiede la maggior parte delle magagne dell’ingranaggio azzurro. E’ opinione comune che, con almeno un campione in retroguardia, difficilmente la formazione di Mazzarri avrebbe concesso quattro reti al Chelsea, nell’infausta serata di Stamford Bridge. Ma tant’è. La Champions è volata via, non senza rammarico, ed ora bisognerà allestire una rosa più matura e più completa. Sono davvero tantissimi i nomi sul taccuino della dirigenza azzurra per rafforzare la difesa. Uno dei preferiti è quello del colombiano Cristian Zapata, attualmente in forza al Villarreal, che fino allo scorso anno giocava – bene – tra le fila dell’Udinese. Il trasferimento in Spagna non sembra avergli giovato un granchè, tanto che Radiomercato lo dà già in partenza. Tra le squadre interessate, c’è, appunto, il Napoli, anche se l’agente del giocatore, Massimo Italiani, interpellato da TuttoMercatoWeb, ha decisamente raffreddato l’affare: “E’ ancora presto per affrontare discorsi di mercato”. Con i partenopei, a quanto pare, non ci sarebbe stato ancora alcun contatto, per cui se ne potrebbe riparlare più avanti. Zapata sarebbe ideale per la difesa a tre di Mazzarri, potendo ricoprire il ruolo occupato abitualmente da Campagnaro, sul centrodestra. Inoltre il colombiano può agire anche da centrale puro o da laterale destro in una difesa a quattro, anche se è al centro che solitamente offre il meglio del suo repertorio. Caratteristiche simili, almeno dal punto di vista della posizione in campo, sembra avere Mehdi Benatia, corteggiato da tempo dal Napoli, esattamente come Angelo Ogbonna, mancino puro, utilizzabile sia da centrale che da laterale basso a sinistra. Il Torino ha sempre ‘sparato’ cifre astronomiche per lui, tanto che i due presidenti Cairo e De Laurentiis sono arrivati quasi a litigare. Altro che trattative, si è trattato quasi di liti, ma non è da escludere che in estate il patron azzurro ritenti un nuovo assalto. Un’opzione di lusso, poi, è rappresentata da Nicolas Otamendi del Porto, una certezza della Nazionale argentina. Classe 1988, è stato paragonato più volte addirittura ad un monumento come Samuel.



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