Il Napoli ha le idee chiarissime in vista della prossima campagna di rafforzamento. Sarà prioritario procurare a Walter Mazzarri – sempre che rimanga lui sulla panchina azzurra… – dei rinforzi in difesa. Servirebbero almeno due nuovi marcatori, da impiegare ai lati di Cannavaro, anche se nemmeno la posizione del capitano appare saldissima. Quest’anno, infatti, non ha ripetuto le belle prove offerte lo scorso anno, se non in qualche occasione, e dunque il suo posto, almeno da titolare, è in bilico. Il ds Bigon sta seguendo tantissimi nomi, da Benatia a Ogbonna, passando per Chivu e Otamendi. Per sistemare la zona centrale, però, un nome buono, per età e costi, potrebbe essere quello di Davide Astori, che da anni si sta esprimendo ad altissimi livelli. Il Milan non gli ha mai dato, stranamente, la fiducia che meritava, al contrario del club rossoblù, che ha sempre voluto tenerselo stretto, resistendo così alle avances delle altre società. Ora la sua candidatura potrebbe tornare buona per il Napoli. E non solo, come precisato dal suo procuratore Claudio Vigorelli, intervistato sul futuro del ragazzo dai colleghi di TuttoMercatoWeb. “Per come sta giocando e per il campionato che sta disputando credo sia sul taccuino di diverse squadre”. Il presidente cagliaritano Cellino, a suo avviso, non ha molta voglia di privarsi dei suoi gioielli, ma “se si dovesse presentare un’occasione buona credo che ci penserebbe”. Sembra quasi un invito a farsi avanti, rivolto al Napoli come a chiunque altro desideri i suoi giocatori di maggior classe (Nainggolan, Cossu, Ibarbo…). Insomma, De Laurentiis, a fine stagione, potrebbe parlarne con l’amico e collega, cercando di convincerlo con una proposta di quelle che non si possono rifiutare. Perchè Astori è uno che vale, anche se proprio contro il Napoli, nel match di ritorno, non lo ha minimamente dimostrato, finendo per incappare in una delle sue peggiori prove stagionali. In quell’occasione, in verità, fu tutta la difesa dei sardi a ballare la rumba, tanto che il risultato finale fu assai eloquente: 6-3 per i partenopei. L’unico a sorridere – per modo di dire – fu l’argentino Larrivey, che siglò una bella tripletta di testa, che non ebbe però alcuna utilità ai fini della classifica. Tra Napoli e Cagliari non è mai nato un asse, ma per Astori, chissà, potrebbe esserci un’eccezione. 



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