La seconda semifinale di Coppa Italia si gioca stasera allo stadio San Paolo: Napoli-Siena vale un posto nell’ultimo atto di Roma contro la Juventus. All’andata ebbe la meglio il Siena, ma la sfortunata autorete di Pesoli nei minuti finali lascia le porte spalancate al Napoli, che con l’1-0 si qualificherebbe. Sulla carta sembra una partita segnata, ma il Siena in questa stagione ha messo in difficoltà il Napoli anche in campionato (finì 1-1, con pareggio partenopeo nel finale) e quindi la squadra di Sannino, che ha comunque a disposizione due risultati su tre, non affronta la trasferta già battuta. In più ci sono le motivazioni extra per una squadra che non era mai nemmeno entrata nei quarti di finale della manifestazione e ora si trova addirittura a novanta minuti dall’ultimo atto, con la concreta possibilità di poter alzare il trofeo e, dal momento che la Juventus molto probabilmente giocherà la Champions League, di centrare l’Europa. 



Mazzarri dimostra che vuole vincere la Coppa: contro il Siena vanno in campo i titolarissimi, per intenderci gli 11 di Stamford Bridge. Davanti a De Sanctis ci sono Campagnaro, Cannavaro e Aronica; Maggio e Zuniga sulle fasce, Inler con Gargano in mezzo, i Tre Tenori davanti. Insomma, il tecnico livornese non si fida del Siena, non vule sottovalutare l’impegno, vuole portare un trofeo sotto il Vesuvio e questa è l’unica coppa che gli resta.



E’ un Napoli certamente in forma, reduce dal pareggio acciuffato a Udine grazie alla doppietta di Cavani (che ha anche sbagliato un rigore). Partita dai due volti, con un primo tempo in cui gli azzurri sono stati dominati dall’Udinese (prova ne è il 5 in pagella di capitan Cannavaro), poi alla distanza, complice anche l’espulsione di Fabbrini, sono usciti fuori guidati dall’ex (un po’ emozionato) Inler – per lui una sufficienza stiracchiata – e hanno ottenuto un punto grazie al Matador (7 in pagella) che ha raggiunto quota 18 gol in campionato. A ben guardare, un punto guadagnato, che avvicina il Napoli al terzo posto, obiettivo a questo punto unico del campionato partenopeo. 



La piazza di Napoli non l’ha certo presa male per l’eliminazione in Champions League; anzi, sono tutti orgogliosi della propria sqaudra e stasera spingeranno per la conquista di un altro obiettivo, con un occhio sempre a quel terzo posto che permetterebbe agli azzurri di tornare a vivere le emozioni senza eguali delle notti europee.

Il Napoli farà la partita, logicamente: deve segnare un gol, gioca in casa e ha gli interpreti giusti per comandare l’incontro. Probabile poi che il Siena, pur senza schiacciarsi, faccia contenimento in attesa di ripartire.

 

De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Inler, Gargano, Zuniga; Hamsik; Lavezzi, Cavani. All. Mazzarri

A disp: Rosati, Fernandez, Britos, Dzemaili, Dossena, Pandev, E. Vargas

Squalificati:

Indisponibili: Donadel

Brkic; Belmonte, Terzi, Contini; Mannini, Parravicini, Codrea, Gazzi, M. Rossi; Larrondo, P. Gonzalez. All. Sannino

A disp: Farelli, Pesoli, Del Grosso, Vergassola, Sestu, Brienza, Bogdani

Squalificati: Grossi

Indisponibili: Angelo, D’Agostino, Bolzoni, Destro, Calaiò

 

Arbitro: Valeri

Siena che invece attua il turnover come sempre accaduto in Coppa Italia. Sannino è coerente: chi mi ha portato fino a qui merita di giocare, Napoli o non Napoli. Una scelta che gli fa onore, perchè davvero da questa partita può passare la storia per la piazza di Siena, ma il tecnico originario proprio di queste parti vuole premiare i suoi uomini. In porta si rivede Brkic, difesa a 3 inedita con Belmonte (appena recuperato), Terzi e Contini; a centrocampo Codrea sarà il cervello della squadra, affiancato da Parravicini e Gazzi; Mannini e Rossi sugli esterni. Davanti non c’è scelta: giocano Gonzalez e Larrondo perchè i titolari, Destro e Calaiò, sono entrambi indisponibili, al pari di D’Agostino, Bolzoni, Angelo e dello squalificato Grossi.

Il Siena deve invertire la brutta tendenza in campionato, sfociata nella sconfitta interna contro il Novara, in cui i toscani sono apparsi fuori forma e quasi timorosi di fronte a un avversario diretto. Lo si vede nei voti degli uomini chiave: Terzi ha ottenuto un 5 in pagellamentre l’attacco ha tradito (4.5 per Pablo Gonzalez). Ha retto, come al solito, capitan Vergassola (7), un leone in campo a prescindere da come gira la squadra.

Il pubblico di Siena per una sera dimentica le preoccupazioni legate alla corsa salvezza, complicatasi nelle ultime settimane, e si mette il vestito delle grandi occasioni. In ballo non c’è solo la finale di Coppa Italia, già di suo traguardo storico per la società: con l’accesso all’ultimo atto, di fatto i toscani strapperebbero il pass per l’Europa. Qualcosa di sensazionale e sicuramente mai contemplato a inizio stagione. Tutta la città è quindi con i suoi beniamini, con l’allenatore, con il Siena; poi, comunque andrà, dal prossimo weekend si tornerà a pensare a fare punti per restare in serie A. 

Vedremo un Siena attendista: con il pareggio, Sannino va in finale. L’allenatore campano ha sempre puntato su una solida organizzazione difensiva, facendo del suo 4-4-2 un esempio di copertura del campo e capacità di non far giocare gli avversari. Stasera però dispone i suoi sostanzialmente speculari al Napoli, perchè intuisce che la partita può perderla sugli esterni e sul lavoro che Hamsik e Lavezzi sanno fare tra le linee: quindi, centrocampo e corsie laterali più coperte, e poi la possibilità di contropiede che sicuramente il Siena cercherà di sfruttare. Nelle prossime pagine le probabili formazioni di Napoli-Siena.