Il ritorno a Napoli di Diego Armando Maradona non sembra più così sicuro. Eppure appena ieri il suo legale Angelo Pisani lo aveva dato per certo: “Diego sarà in città il prossimo 5 aprile”: motivo della sua visita, non certo piacevole, l’udienza davanti alla Commissione tributaria provinciale, sita al Centro Direzionale, per discutere la causa che lo vede opposto al Fisco italiano. Oggi, invece, è arrivato il parziale dietrofront: “Non so se Diego potrà essere in tribunale, gli impegni con l’Al Wasl potrebbero impedirgli di partecipare all’udienza”, ha precisato Pisani, che ha aggiunto che, comunque, il suo assistito vuole chiarire quanto prima la sua posizione. Una volontà accolta favorevolmente dal titolare dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera: “Se Maradona vuole discutere con noi ben venga, purchè sani la propria posizione”, le dichiarazioni riportate dall’agenzia AGI. L’avvocato di Dieguito, però, non molla la presa e successivamente ha voluto chiarire che Maradona “non deve pagare nulla, le leggi che oggi puniscono un certo tipo di comportamento, in passato, non esistevano affatto”. Non resta che aspettare, dunque, il 5 aprile, per saperne di più; anzi no, perchè non è affatto sicura la presenza dell’ex-fuoriclasse. A quanto pare, l’Al Wasl non sarebbe affatto contento del fatto che Maradona pensi ancora a Napoli e al Napoli. A Dubai, quindi, circolerebbe un certo malcontento, quasi una sorta di gelosia. Normale, visto il valore, soprattutto simbolico, dell’argentino. Che peraltro, come allenatore, deve ancora dimostrare tantissimo, ma questo sembra importare poco agli arabi. Diego è così, attrae quasi a prescindere. Da giocatore era un mago, uno che incantava le platee con la sua genialità e i suoi colpi di classe. Da allenatore non ha di certo la stessa forza e la stessa qualità di allora, anche se va apprezzato quantomeno la sua grinta, la sua voglia di rimettersi in gioco con un nuovo tipo di carriera. Naturalmente un grande calciatore non è detto che diventi un grande coach, ma lui sta lavorando duro per riuscire nell’impresa. La dirigenza dell’Al Wasl gli ha sempre concesso la massima fiducia. Ma il richiamo di Napoli, si sa, rimane sempre fortissimo per l’ex-Pibe, che sogna un ritorno con tutti i crismi nella città che lo ha fatto diventare un vero e proprio re, acclamato dalla folla come nessun altro.