Settimana di Champions League quella in arrivo, e allora il Napoli – così come l’Inter – anticipa il suo impegno di campionato. Si gioca Napoli-Cagliari per la 27esima giornata. I partenopei sono reduci da quattro vittorie consecutive che li hanno riportati al quinto posto in classifica; il Cagliari ha perso le ultime due (Lecce e Siena) e vede avvicinarsi i salentini che ora sono a meno 6. 



Il Napoli ha la testa a Stamford Bridge, l’ha ammesso anche Mazzarri che però ha anche affermato di voler onorare al massimo l’impegno. Inevitabile però il turnover: toccherà a Maggio e Cavani osservare un turno di riposo. Dentro Dossena con Zuniga che si sposta a sinistra, mentre nel ruolo di prima punta agirà Pandev. Non cambierà il modulo, comunque: il 3-4-2-1 dà totale garanzia a Mazzarri, i suoi uomini hanno i movimenti ben chiari in testa e dunque non c’è motivo di cambiare, per di più in una partita casalinga. 



In difesa sarà fondamentale l’apporto di capitan Cannavaro, uomo chiamato a guidare il reparto con l’esperienza accumulata in tutti questi anni. E’ reduce da due ottime prestazioni come testimoniano i suoi voti: nella pur deludente prestazione di Parma, nella vittoria sull’Inter. In mediana spesso le fortune del Napoli sono coincise con lo stato di forma e le lune di Inler: se lo svizzero gira, gira la squadra. L’ex Udinese non ha giocato a Parma, ma contro i nerazzurri ha ottenuto un 6.5 frutto dell’ottima regia alla quale ci ha abituati negli anni scorsi. Davanti, con Cavani in panchina, l’uomo in più è Lavezzi: il Pocho ha scoperto anche un’insolita vena realizzativa, sono quattro nelle ultime tre partite (contando anche la Champions League), e i voti ne rispecchiano il rendimento: 6.5 domenica a pranzo con gol decisivo, 7 la settimana precedente e ancora matchwinner. 



Mancherà Dzemaili per squalifica, assenza importante perchè avrebbe potuto dar fiato ad Hamsik o Lavezzi nella posizione di trequartista e inoltre è stato spesso impiegato ultimamente, rivelandosi uno degli uomini più in forma; stesso discorso per Britos e Grava, sfortunatissimi a Parma quando hanno dovuto dare forfait nei primi minuti di partita: hanno sempre risposto presente quando sono stati chiamati in causa, anche se a dire il vero per infortuni di lungo corso sono tornati a disposizione solo ultimamente. 

L’ambiente di Napoli è in festa: i quarti di Champions League sono ad un passo e tutta la città non pensa ad altro. C’è il rischio che si sottovaluti l’impegno di questa sera, ma per contro un passo falso non sarebbe probabilmente visto come una tragedia.

Vedremo probabilmente un Napoli desideroso di fare la partita come spesso accade al San Paolo; c’è il pericolo che il Chelsea distragga i giocatori, soprattutto in avvio,  ma l’approccio tattico sarà lo stesso: sfruttare la velocità e il genio di Lavezzi e aggredire il Cagliari tra le linee con il possesso palla volto ad innescare i tre uomini d’attacco. 

Il Cagliari si presenta al San Paolo con il solito 4-3-1-2, nel quale Cossu dovrà innescare le due punte Thiago Ribeiro e Larrivey (favorito su Nenè e Ibarbo), con Conti in cabina di regia e Nainggolan e Dessena ai suoi lati.

Astori è il collante che tiene unita la difesa: il centrale è reduce da un paio di prestazioni opache, che gli hanno fruttato due 5.5 (Lecce e Siena). A centrocampo l’uomo in più deve essere Nainggolan, bravo nelle due fasi di interdizione e ripartenza e a inseririsi negli spazi. Non è un caso che il suo stato di forma (due 6 stiracchiati) sia coinciso con due sconfitte per i sardi. Stesso discorso per Cossu: con il Lecce non c’era, a Siena non ha brillato (5.5). C’è bisogno del Cossu dello scorso anno per fare punti a Napoli.

267 minuti in tre: difficile che le assenze di El Kabir, Rui Sampaio ed Eriksson (che non ha mai giocato) possano incidere sulla partita del Cagliari. Discorso diverso per Pinilla: il cileno si era inserito bene nel progetto di Ballardini, riuscendo ad andare in gol due volte in 5 partite. Purtroppo i suoi continui problemi fisici non sono una novità. Di certo nè Larrivey, nè Thiago Ribeiro nè Ibarbo sono dei goleador fatti e finiti, perciò Pinilla servirebbe davvero tanto. Ballardini spera dunque di avere maggior apporto in termini di peso offensivo dai suoi centrocampisti. 

Un presidente come Cellino non sta certo tranquillo in attesa degli eventi. Il pubblico mormora, il Cagliari da qualche anno è abìtuato a ottimi momenti nel girone d’andata e a clamorose e inspiegabili pause in primavera. Ballardini dovrà cercare di invertire la tendenza: non ci sono grosse pretese circa traguardi europei, ma la zona calda non è poi così lontana e lottare fino alla fine per salvarsi da queste parti non piacerebbe granchè.

E’ possibile che il Cagliari parta forte cercando di colpire il Napoli psicologicamente, visto che i partenopei inconsciamente e forse nemmeno troppo potrebbero avere la testa già a Londra e quindi partire distratti. Trascinare il risultato a lungo contro Lavezzi e Hamsik (e Cavani in panchina) non è mai bello: anche su questo il Cagliari dovrà fare affidamento. 

Quote SNAI: 1,53 per la vittoria Napoli, data ovviamente per molto probabile; il pareggio paga 3,75 mentre colpo grosso per chi dovesse scommettere e aver ragione sul successo esterno del Cagliari: 6,50 volte la posta in gioco. Nelle prossime pagine le probabili formazioni di Napoli-Cagliari.

 

De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Zuniga, Inler, Gargano, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Pandev. All. Mazzarri

A disp: Rosati, Fernandez, Fideleff, Maggio, Dezi, Cavani, E. Vargas

Squalificati: Dzemaili

Indisponibili: Britos, Grava, Donadel

Agazzi; F. Pisano, Canini, Astori, Agostini; Dessena, Conti, Nainggolan; Cossu; Larrivey, Thiago Ribeiro. All. Ballardini

A disp: Avramov, Ariaudo, Perico, Ekdal, Ceppelini, Ibarbo, Nenè

Squalificati:

Indisponibili: Eriksson, Rui Sampaio, El Kabir, Pinilla

Arbitro: Brighi