Tre sconfitte di fila sul groppone e tanta voglia di rifarsi. Ma la testa, le gambe ci saranno? L’uscita dalla Champions sembra aver intrappolato il Napoli in un buco nero, in un tunnel di cui non si vede la fine. Alle porte c’è ora la difficilissima trasferta di Lecce, contro una squadra ad immagine e somiglianza del suo allenatore, quel Serse Cosmi che sembra uno dei migliori discepoli di Mazzone, per grinta, chiarezza di idee e carica ruspante. Per introdurre il match del Via del Mare e affrontare da vicino, con la lente di ingrandimento, la crisi azzurra, abbiamo chiesto l’intervento del grande Mimmo Carratelli, firma storica del giornalismo partenopeo. Sentiamo cosa ci ha raccontato in esclusiva per IlSussidiario.net.



Carratelli, partiamo dalla ‘visita pastorale’ del presidente De Laurentiis, che ha parlato a quattr’occhi con Mazzarri e la squadra per capire i perchè di questo momentaccio. Ha usato i toni giusti, secondo lei? O questi giocatori andrebbero un po’ sgridati, per così dire?

Mi sembra che il presidente abbia usato le parole più appropriate. La squadra sta facendo male, è innegabile, ma è inutile gridare.



Ma a cosa è dovuta questa flessione che poi flessione non è, ma è praticamente un crollo verticale?

La squadra ha mollato psicologicamente. La Champions, però, è ormai lontana, quindi non può essere un buon alibi. Di sicuro ci sono motivazioni tattiche: sta pesando molto l’assenza di Maggio, e Mazzarri, in pratica, non ha altri esterni, visto anche il cattivo stato di forma di Dossena.

La rosa si sta rivelando clamorosamente inadeguata.

Direi proprio di sì. Mazzarri può fare il suo modulo solo se ha tutti i titolari in forma, per il resto non ha alternative. Se ci metti poi Hamsik in mediana e in aggiunta Pandev in attacco, è chiaro che hai una squadra sbilanciata e in contropiede prendi un sacco di gol, come è successo con l’Atalanta.



Ma queste lacune non chiamano in causa le responsabilità della società e del tecnico, che hanno avallato una campagna-acquisti inadeguata?

La campagna-acquisti è stata fallimentare, non c’è dubbio. Mancano i sostituti degli esterni titolari, e l’acquisto di Inler è francamente discutibile, se lo svizzero deve giocare da mediano puro. Poi non capisco l’arrivo di Vargas, giocatore talentuoso ma condannato ad un ruolo di secondo piano, avendo davanti a sé Lavezzi e pure Pandev.

Quest’anno Hamsik è stato davvero poco incisivo. E’ deluso dal suo rendimento? Lei lo venderebbe nel caso in cui arrivasse una grossa offerta? Sono in molti a pensare che sia il ‘tenore’ più sacrificabile.

Hamsik ci ha abituati ad un’altalena di prestazioni. E’ chiaro che, costringendolo a giocare in mediana, non ha modo di sprigionare le sue qualità. Rimane un giocatore con un bel piede e che fa degli inserimenti intelligenti. Io lo farei giocare più vicino all’area.

Mazzarri, a suo giudizio, non dovrebbe rivedere un po’ le sue idee tattiche? Mi pare che in questa stagione abbia mostrato grossi limiti a livello di flessibilità e anche di lettura della partita.

I limiti tattici ci sono, e sono evidenti. Penso anch’io che sia arrivato il momento di mettere in soffitta il vecchio modulo, che ha permesso comunque risultati esaltanti. E’ finito un ciclo, adesso bisogna ripartire. Io proverei la difesa a quattro, con Inler in regia affiancato da due mastini e i ‘tre tenori’ là davanti.

Un bel 4-3-3, quindi. Difficile vederlo con Mazzarri, però: non sarebbe il caso, dal prossimo anno, di affidarsi ad un nuovo allenatore? Si fanno tanti nomi – da Montella a Sannino – lei su chi punterebbe?

Montella è troppo giovane per una piazza difficile come Napoli, rischia di bruciarsi. A me piacerebbe Prandelli, ma è impegnato con la Nazionale, dunque è fantamercato. Io credo che alla fine Mazzarri resterà fino alla prossima estate, quando scadrà il suo contratto, e poi si vedrà.

Mazzarri, dunque, rimane, secondo lei. E i tenori?

L’unico in bilico – lo ha detto pure De Laurentiis – è Lavezzi: se preferisce i soldi della steppa a Marechiaro, dove tra l’altro ha una bellissima casa… Però, dovesse partire, avresti sempre Vargas da valorizzare.

Ma questo Napoli, in definitiva, va rifondato?

Andrebbe migliorato, ma non è facile. Persino la Juve, che sta facendo un gran campionato, continua a cercare altri giocatori. Il problema è che, col budget del Napoli, mi pare difficile prendere fuoriclasse. Bisogna acquistare quantomeno giocatori di rendimento, anche se mi rendo conto che per noi giornalisti è facile dire queste cose. Servirebbe questo e quest’altro, ma non facciamo mai i nomi adatti…

Il Lecce, avversario di domenica, ce ne offre due, forse, ovvero Cuadrado e Muriel, che poi sono dell’Udinese…

Sono due bei giocatori, ma Muriel, per esempio, dove lo metti nel Napoli? Sarebbe l’ennesima seconda punta.

Certo, incontrare una squadra come il Lecce, in questa fase così negativa, non è proprio il massimo della vita per il Napoli.

Sarà durissima. Il Lecce ha un’ottima organizzazione di gioco ed ha l’acqua alla gola, dunque sarà costretto a fare punti. Il Napoli, in questo momento, non poteva trovare un avversario peggiore…

 

(Alessandro Basile)