“I giovani? Li posso schierare, se mi si chiede la salvezza…”. Così un polemico Walter Mazzarri nell’inedita conferenza-stampa di ieri, a debita distanza dal prossimo impegno contro la Lazio. E’ solo una delle tante battute a metà tra il velenoso e l’impermalito del tecnico toscano. Del resto, in casa Napoli il momento è delicatissimo. La Juve ha rifilato un secco 3-0 agli azzurri, che ora si giocheranno tutto contro i biancocelesti. Dal piazzamento finale della squadra, potrebbe dipendere anche il futuro dello stesso Mazzarri. Ne è convinto Francesco ‘Ciccio’ Cozza, ex-centrocampista di talento ed oggi collega del livornese (allena il Catanzaro). Dal suo allievo di un tempo – all’epoca della Reggina – ci siamo fatti raccontare un po’ del Mazzarri ‘privato’: intervista in esclusiva per IlSussidiario.net.
Allora, Cozza, che fa secondo lei Mazzarri, va o resta?
Dipenderà tutto dalla classifica. Se il Napoli raggiungerà la Champions, mi pare molto probabile una sua permanenza. Viceversa, dovesse fallire il traguardo, non si può escludere niente.
L’anno scorso la Juventus, quest’anno l’Inter: ogni anno c’è una big sulle sue tracce…
Normale, perchè è un grande allenatore. Come dicevo prima, in caso di mancata qualificazione alla Champions, per lui sarebbe più difficile dire di no ad una grande squadra. Quella dell’Inter è una piazza di primissimo livello, senza nulla togliere al Napoli, che in questi anni ha fatto grandi cose.
E’ un grande allenatore, dice lei giustamente, che però sta ricevendo molte critiche in questo periodo: fa giocare sempre gli stessi, non è duttile con i moduli…
Io credo che lui faccia bene a fidarsi di un certo gruppo di giocatori. Se fa giocare sempre gli stessi 14-15 elementi, vuol dire che sa che sono quelli che gli possono dare il miglior rendimento. Tra l’altro, lui nel girone di andata, prima delle gare di Champions, li ha fatti i cambi, ma è stato criticatissimo proprio per questo…
Un problema di coperta corta, quindi.
Penso di sì, il Napoli ha un nucleo di ottimi calciatori, ma chiaramente non ha le stesse possibilità di scelta di altre big.
Però questo non chiama in causa le responsabilità dello stesso allenatore? Insomma, in sede di mercato, poteva farsi consegnare dalla società una rosa più ampia…
Queste sono cose interne alla società, dipende da quali erano gli accordi del mister con il presidente De Laurentiis e con il direttore sportivo Bigon.
Dovesse rimanere a Napoli, comunque, il prossimo potrebbe essere l’anno buono per lo scudetto?
Con due-tre innesti di livello, ritengo di sì. Poi al resto ci penserà Mazzarri con la sua bravura.
Lei, dunque, non vede nulla di strano nelle sue ultime dichiarazioni: dall’esterno, sembrano un po’ la spia di un disagio, o di un mancato feeling con parte dell’ambiente…
Non vedo francamente queste frizioni che dice lei. Io credo che Mazzarri abbia dato tanto al Napoli e abbia ricevuto anche tanto. Secondo me la squadra sta facendo bene nel girone di ritorno, al di là delle critiche del dopo Juve. Casomai è nel girone di andata che si sono persi punti preziosi, ma credo che comunque questo Napoli abbia ancora ottime chances di centrare il terzo posto.
Ma, facendo un po’ di fantamercato, lei ce lo vedrebbe bene Mazzarri alla guida di un’Inter o di una Juve?
Le qualità ce le ha tutte, può sicuramente far bene anche in una big. Poi è chiaro, la certezza non c’è mai in questi casi, bisognerebbe vederlo alla prova dei fatti.
Lei che lo ha conosciuto, che lo ha vissuto, in un certo senso, nel chiuso dello spogliatoio, com’è il Mazzarri ‘privato’?
L’ho avuto per quattro anni, anni molto belli per me, in cui ho segnato anche diversi gol. Mazzarri è come lo vedete, sta quasi sempre sulla difensiva, però è anche uno che sa scherzare, anche se da fuori non si direbbe. Ti sa caricare, ma quando vuole ti sa dare anche delle belle ‘bastonate’.
E’ ancora in contatto con lui?
No, attualmente no.
Pregi e difetti del mister secondo l’ex-allievo Cozza?
E’ un perfezionista, uno che pensa al calcio 24 ore su 24, analizzando al dettaglio tutti gli avversari. Dal punto di vista della meticolosità e della pignoleria, credo sia uno dei migliori in circolazione: come la prepara lui la partita, non la prepara nessuno.
Non ci ha detto i difetti…
Dovrebbe tagliarsi quel ciuffo (ride, ndr)…
(Alessandro Basile)