Oggi si è tenuta la conferenza stampa di Walter Mazzarri. Dal ritiro di Dimaro (in provincia di Trento), l’allenatore del Napoli ha risposto alle domande dei cronisti che lo hanno sollecitato ad ampio raggio. Si è parlato di tattica, parco giocatori e naturalmente di calciomercato (clicca qui la sintesi della conferenza). Mazzarri si è presentato in sala stampa grintoso come al solito, chiarendo bene il proprio pensiero e lanciando le ambizioni del Napoli per la stagione entrante. Diversi i temi toccati: dalle aspettative di mercato sino all’utilizzo di Insigne non è mancata la carne al fuoco. Per commentare la situazione di casa Napoli dopo le prime parole del mister ilsussidiario.net ha intervistato Mimmo Carratelli, noto giornalista sportivo vicino alle vicende azzurre. Ecco le sue impressioni:



Carratelli, le sembra che Mazzarri e De Laurentiis siano in sintonia sulle scelte di calciomercato?

Il problema è che le scelte ancora non ci sono.

Oggi Mazzarri è sembrato quasi rassegnato alle politiche societarie…

Il Napoli sarà sveglio sul calciomercato, ora sta aspettando che scendano i prezzi. Ma un difensore e un centrocampista arriveranno, bisogna vedere di chi si tratta.



Mazzarri ha chiesto pochi acquisti ma buoni: chi saranno?

Si parla tanto di Gamberini, ma non so se faccia proprio al caso del Napoli.

E a centrocampo?

Armero è più di un’ipotesi, anche perchè i rapporti con l’Udinese sono ottimi. Lo stesso Cuadrado potrebbe rientrare nell’operazione, per avere due esterni alternativi a Maggio e Dossena.

Servirebbe anche un centrale…

E’ difficile ricostruire l’identikit. Si parla molto di Palombo, oppure di Poli, ma non credo che valga la pena spendere soldi per mezze figure. O si spende per un leader o è meglio stare a guardare.



Mazzarri ha detto che Insigne parte dalla panchina: se lo aspettava?

De Laurentiis ha preso Insigne perchè lo vuole vedere giocare subito, altrimenti lo lasciava un altro anno a Pescara.

Eppure Mazzarri è stato molto chiaro dicendo che Insigne è un’incognita a questi livelli: cosa ne pensa? 

Se Insigne non parte titolare sarà un giocatore mezzo perso. Mazzarri vuole giocare con Pandev, ma Insigne va lanciato subito al fianco di Cavani. Se viene condannato alla staffetta come è già successo a Vargas, avremo un mezzo giocatore in panchina e non sapremo quanto vale veramente.

Parlando dei due giovani, Insigne e Vargas, Mazzarri ha detto che bisogna deresponsabilizzarli, inserirli gradualmente: è d’accordo?

Il punto è che per crescere bisogna giocare, in panchina si cresce poco. Il Napoli ha puntato su Insigne, per il presidente è il miglior acquisto: deve giocare. Se non giocherà Mazzarri dovrà chiarirsi con De Laurentiis.

Mazzarri è entrato nell’ultimo anno di contratto: dopo potrebbe lasciare?

Dipenderà anche dai risultati. Se dovesse migliorare quanto ottenuto in questi anni il progetto sarà ancora valido.

Il rapporto con De Laurentiis è ancora saldo?

 Credo che Mazzarri sia abbastanza legato al presidente, anche se i caratteri sono molto diversi, e le personalità forti. Può andare avanti tranquillamente.

Considerando il mercato non proprio esaltante, questo Napoli può migliorarsi rispetto all’anno scorso?

 De Laurentiis ha detto che punta ai primi cinque posti, quindi non ha fissato un obiettivo preciso, non ha nemmeno nominato la Champions. Diciamo che il progetto non è ancora arrivato alla svolta decisiva, ed è un peccato.

Perchè?

Quest’anno a parte la Juventus le altre sono in fase di riscostruzione. Con due acquisti di un certo calibro si può competere per lo scudetto

Perchè il Napoli aspetta a chiarire la posizione di Cavani? Resta o parte?

Cavani resta sicuramente, anche l’anno prossimo. 

Ne è sicuro?

Se il progetto del Napoli punta a migliorarsi anno per anno non può prescindere da Cavani.

Eppure le offerte non mancheranno…

Anche quella della stessa Juventus, di venti milioni più Matri e Giovinco, era interessante. Ma è stata rispedita al mittente: Cavani sta bene a Napoli, e se lo si vende, anche l’anno prossimo, allora bisogna pensare a tutta un’altra squadra.

 

 

(Carlo Necchi)