Il calciomercato del Napoli è stato agitato ieri dalle spericolate dichiarazioni di Mino Raiola sul futuro di Marek Hamsik. “Visto che è un grande giocatore, dovrebbe misurarsi con realtà più competitive”, il succo del discorso dell’ineffabile manager, che assiste lo slovacco assieme all’agente ‘ufficiale’, Juraj Venglos. C’è il nome di Raiola, come si sa, dietro le più grandi operazioni di mercato degli ultimi anni, con protagonisti eccellenti come Ibrahimovic e Balotelli. Lo svedese, per esempio, all’inizio di ogni nuova avventura non ha mai dimenticato di ringraziare il suo procuratore per l’enorme lavoro profuso. Insomma, Raiola è uno che sa fare il suo mestiere, su questo non ci sono grossi dubbi. E a Napoli quelle parole su Hamsik un po’ di apprensione l’hanno creata. Parliamo di un procuratore che non esterna mai a caso, e che quando lo fa preannuncia di solito grandi trasferimenti. Ecco perchè urge un confronto tra l’entourage dello slovacco ed il club azzurro, non fosse altro che per certificare che il rapporto proseguirà come prima, senza problemi. Il confronto andrà in scena la prossima settimana, tra giovedì e venerdì, stando alle indiscrezioni raccolte dai colleghi di Radio Crc. Venglos, infatti, arriverà a Napoli per incontrare il direttore sportivo Riccardo Bigon. Nell’incontro si parlerà delle recenti dichiarazioni di Raiola, cercando di chiarire la situazione relativa al futuro del giocatore. Non è da escludere, comunque, che Hamsik possa godere di un nuovo adeguamento economico, viste le sue ripetute dichiarazioni di fedeltà ai colori azzurri e un rendimento che è sempre stato all’altezza delle aspettative, tanto che il centrocampista slovacco è stato messo sullo stesso piano di Cavani e Lavezzi, dando vita ai Tre Tenori di Napoli. Per Walter Mazzarri Hamsik rimane una pedina fondamentale, di cui non privarsi mai e poi mai. Dopo un paio di annate da trequartista in linea con Lavezzi, quest’anno ‘Marekiaro’ dovrebbe agire da mezzala sinistra (ruolo già svolto durante la gestione Reja) nel nuovo modulo 3-5-1-1, anche se non è da escludere che possa essere impiegato come uomo dietro la prima punta, sia essa Pandev o Eduardo Vargas, che si alterneranno come attaccante centrale. Parlando della punta sudamericana, dobbiamo registrare che il cileno Vargas sta stentando in questo inizio di ritiro. Già nei primi mesi della sua avventura partenopea Vargas si era rivelato come un oggetto misterioso: Mazzarri aveva parlato di problemi di lingua e scarso feeling con gli schemi. Ciò era stato imputato alla novità dell’esperienza e alla giovane età del ragazzo, ma oggi non ci sono più scuse. Pare, tuttavia, che il tecnico toscano abbia riscontrato il fatto che Vargas abbia un carattere non esattamente di ferro, e che stia patendo più del dovuto la poca considerazione nei suoi confronti. In realtà De Laurentiis ne ha sempre parlato bene, ma Mazzarri non sembra essere dello stesso avviso. Che scenari sono possibili, a questo punto?
Una cessione non sembra nell’ordine delle idee, anche se le ipotesi Spagna e Inghilterra stanno già circolando e non è quindi escluso che, magari a gennaio, il cileno possa davvero partire. A meno che il presidente del Napoli non si convinca, nonostante le sue parole dure, che Jovetic sia davvero l’anello mancante della formazione partenopea, e decida quindi di ricavare denaro extra per cercare di piazzare il grande colpo. Oppure, mossa ancora più semplice e diretta, girare Vargas a Firenze come contropartita tecnica per il montenegrino. Ripetiamo: difficile che accada, ma De Laurentiis ci ha abituati a ben altro.