Mentre il calcio di luglio incorona Insigne come nuovo re di Napoli, Bigon lavora al calciomercato alla ricerca degli ultimi puntelli da regalare a Mazzarri per la stagione alle porte. Si attende la definitiva risposta di Balzaretti mentre per quanto riguarda l’attacco resta da decifrare l’enigma Vargas. Il cileno stenta ancora ad entrare nei meccanismi di Mazzarri e potrebbe esser girato in prestito a qualche club della massima serie per maturare e farsi le ossa. In quel caso, gli azzurri parrebbero aver già pronta l’alternativa con Floccari, ma la trattativa non sarebbe ancora stata imbastita (clicca qui per approfondimenti). Tra i tanti interrogativi, la certezza è quella che gli azzurri dovranno obbligatoriamente intervenire sul mercato e piazzare gli ultimi colpi. Mazzarri li attende, Bigon ci lavora e De Laurentiis, tra una polemica e l’altra, sogna in grande puntando al colpaccio. Per analizzare tutti i movimenti di calciomercato del Napoli abbiamo allora contattato, in esclusiva, Gianni Di Marzio, ex tecnico dei partenopei nelle stagioni 1977/79 che ben conosce il vivace ambiente partenopeo. Da Insigne a Vargas, passando per la questione esterno e le ambizioni stagionali, tanti i punti affrontati in questa piacevole intervista rilasciata dall’ex allenatore per IlSussidiario.net.



Partiamo dagli unici due nuovi acquisti messi sin qui a segno: Gamberini e Behrami bastano? Possono garantire il salto di qualità?

Ne dubito. Difficilmente Behrami e Gamberini permetteranno il salto di qualità alla squadra di Mazzarri. Lo svizzero sarà certamente importante perché è un buon giocatore, senza dubbio, ma non credo aggiunga qualità ad un reparto già forte e che può contare su calciatori del calibro di Inler, Dzemaili e Gargano (di cui non mi priverei mai). Per Gamberini, invece, penso si tratti semplicemente di un’alternativa a Britos e Aronica. Penso piuttosto che il vero salto di qualità potrebbe arrivare da un altro giocatore…



Abbastanza facile capire dove vuole arrivare…

Sto parlando di Insigne. Ovviamente non bisogna dimenticarsi della partenza di Lavezzi, ma la qualità del giovane napoletano può davvero essere fondamentale nell’arco di una stagione così impegnativa.

Dove secondo lei bisognerebbe intervenire?

Nella scorsa stagione gli azzurri hanno lasciato molti punti per errori difensivi e lacune. Per questo motivo forse andava acquistato qualche giocatore di maggior qualità in difesa. La società sembra però aver preso altre decisioni e quindi credo che, considerando anche l’utilizzo di Zuniga sulla fascia sinistra, sia proprio in quel reparto che arriverà il prossimo rinforzo. Mi aspetto un mancino che possa alternarsi con Dossena o sostituirlo.



Per la fascia sinistra meglio Balzaretti o Armero?

Sono giocatori diversi. Armero è un giocatore esplosivo e di spinta, mentre Balzaretti riesce a garantire anche una migliore copertura in fase difensiva. Esiste anche una differenza di età, ma Armero lascia il dubbio sul piano disciplinare. Balzaretti, invece, sotto il profilo tecnico mi sembra la soluzione migliore. Se un club vuole vincere, allora va a prendere Balzaretti anche sapendo che a 31 anni e per 4/5 milioni non potrà essere assolutamente un affare dal punto di vista economico.

In che altri reparti si potrebbe prospettare un acquisto?

Difficile dirlo. Non credo che avanti ci sia una vera alternativa a Cavani, però se il Napoli ha deciso di rimanere così com’è vorrà valutare ancora Vargas per capire se si potrà fare affidamento su di lui o bisognerà mandarlo in prestito altrove per maturare.

Lei che impressione si è fatto del cileno?

Un giocatore che costa così tanto e che nei piani iniziali avrebbe dovuto sostituire Lavezzi, non dico debba inserirsi immediatamente, ma quasi. Il problema potrebbe anche essere caratteriale. Se Mazzarri che lo ha avuto sotto gli occhi per molto tempo non lo ha ancora utilizzato, significa evidentemente che avrà ancora qualcosa da migliorare. Ripeto comunque, se il Napoli non si priverà di Vargas è difficile ipotizzare un nuovo acquisto in avanti.

Al momento, in un’ipotetica griglia di partenza, dove collocherebbe il Napoli per il prossimo campionato?

Penso che il Napoli possa puntare senza problemi alle primissime posizioni. Nelle ultime stagioni gli azzurri hanno conquistato una certa continuità di rendimento e maturità che li colloca tra le pretendenti allo scudetto.

 

(Massimiliano de Cesare)