Manca una settimana all’inizio del campionato, e qualcosina in più al termine del calciomercato. Il Napoli di Walter Mazzarri si appresta ad una stagione importante, la prima senza Lavezzi. Ormai la partenza del Pocho è cicatrizzata: nel cuore dei tifosi rimarrà un segno indelebile ma l’oggi offre nuovi idoli su cui edificare grandi progetti. A cominciare da Cavani, nuovo uomo squadra e primaria fonte di speranze. Semmai un problema si cela alle spalle del Matador, dove manca quell’attaccante che gli permetta di rifiatare. Quello del vice Cavani è il principale tema del calciomercato del Napoli, a dieci giorni dalla fine delle trattative. Il principale candidato sembrava essere Pazzini, che però le ultime onde di calciomercato stanno trascinando in altri lidi. Occorrerà virare sulle soluzioni alternative: al già preventivato Floccari si è aggiunto Gilardino, che nel giocattolame genoano è sempre in bilico. Non solo: a Castelvolturno lavori sempre in corso sulle corsie esterne. A lungo si è parlato di un rinforzo a sinistra, ora sembra che gli azzurri puntino più a rafforzare l’altra fascia. Il tutto con Edu Vargas ancora nel limbo tra Joker tattico e carta di scambio. Di questo ed altro abbiamo discusso in esclusiva assieme a Paolo Del Genio, stimato collega dell’emittente Canale 8, notoriamente vicino alle vicende del Napoli. Ecco le sue impressioni:



Al di là della Supercoppa e di come è finita, il precampionato cosa ha detto? Che il Napoli è pronto perché ha lavorato molto bene in ritiro. Nelle amichevoli non ha fatto cose eccezionali però ha dimostrato una bella solidità: la squadra sta bene in campo, è sicura nei suoi meccanismi di gioco. Ci sono buoni presupposti.



Si aspetta altre mosse di calciomercato da qui al 31 agosto? Il Napoli prenderà sicuramente un esterno, non sappiamo se sinistro o destro. Considerando Zuniga ormai titolare a sinistra, la società potrebbe muoversi più per un laterale destro. Andrà via Vargas e quindi andrà preso un attaccante, e se sarà ceduto Gargano si prenderà anche un centrocampista. Diciamo che se ci saranno tre movimenti in uscita ne faranno due in entrata.

Riguardo all’esterno lo scambio Vargas-Mesto col Genoa le sembra plausibile? Sì, si può fare. Vargas a Napoli non trova spazio, Mesto verrebbe per fare l’alternativa a Maggio, visto che a sinistra Zuniga gioca bene e c’è anche Dossena. E’ una situazione di mercato che si può realizzare.



Per il ruolo di vice Cavani invece quale le sembra la soluzione più concreta? Gilardino mi piace molto ma direi Floccari, per le caratteristiche e anche per il fatto che sembra più propenso a non partire da titolare. 

A sinistra invece, rimangono in sospeso le soluzioni a costo zero ipotizzate nei giorni scorsi: Drenthe o Simon Poulsen potrebbero ancora arrivare? Poulsen è bravo ma credo che siano meglio i giocatori che il Napoli ha in rosa, Zuniga e Dossena. Drenthe è troppo offensivo per come Mazzarri interpreta il suo ruolo. Poteva andare meglio l’anno scorso, nello schema con due mezzepunte, ma il Napoli non gioca più così. 

Riguardo a Gargano, che cosa può determinare la sua partenza o permanenza? A questo punto il Napoli vuole incassare, soprattutto se non andrà in porto lo scambio con Pazzini cui si era pensato. La società punterà eventualmente a monetizzare, per poi avere i soldi per un’altra operazione importante a centrocampo e per l’attaccante.

Vargas non sarà ceduto a titolo definitivo?

Andrà via ma in prestito, dalla sua uscita non entreranno soldi.

Sarebbe d’accordo con la cessione di Gargano? In linea di principio no, però Mazzarri ha detto che lo vede come vice Inler, perché come mezzali preferisce altri. Per uno che per cinque anni è stato un leader avere un ruolo così ridimensionato è difficile da accettare. Poi bisogna considerare un’altra cosa.

Quale? Se il Napoli cederà Gargano non punterà tutto su Donadel, sarebbe un azzardo perché è un anno che non gioca. Potrebbe arrivare Medel del Siviglia: in quel caso la cessione di Gargano ci potrebbe stare.

 

(Carlo Necchi)