Nonostante un calciomercato che stenta a decollare, il Napoli non ha steccato nell’esordio in campionato. Sull’ostico campo del Palermo gli azzurri si sono imposti con un rotondo 3-0, importante per incoraggiare un ambiente scorato dalle partenze eccellenti di Lavezzi e Gargano. La squadra di Mazzarri è senza dubbio una compagine solida, ma per le aspettative di un pubblico che sogna in grande, i soli Behrami e Gamberini non bastano. Certo ci sono ancora Hamsik e Cavani ad illuminare le notti partenopee, ma il timore dell’ambiente è che senza un progetto di livello alle spalle, anche il futuro degli ultimi superstiti del tridente che fu, possano abbandonare il golfo ammaliati dalle sirene e dai milioni degli sceicchi. Una prospettiva che nemmeno l’imminente rinnovo di Cavani sembra aver allontanato (clicca qui per approfondimenti), per analizzare la situazione degli azzurri e capire cosa bisogna aspettarsi dalle ultime giornate di questo calciomercato, abbiamo contattato, in esclusiva per ilSussidiario.net, Gianni di Marzio, ex tecnico dei partenopei dal 1977 al 1979, sempre molto vicino all’ambiente partenopeo. Le prospettive della stagione, ma anche il futuro di Cavani e Vargas al centro di una piacevole chiacchierata concessa a IlSussidiario.net.



Dopo la prima partita di campionato con il Palermo che impressione le ha fatto il Napoli? Mi ha fatto un ottima impressione. Il Napoli ha dimostrato maturità in una trasferta ostica. Questo però è un discorso che va al di là di quanto si può ancora fare sul calciomercato. Credo che l’organico vada completato ed è meglio farlo dopo una vittoria, quando si possono analizzare le cose a mente fredda senza farsi prendere dal panico.



In che ruoli si dovrebbe operare? La società sostiene che serva un esterno a destra, nonostante Zuniga sia un destro. Mazzarri lo ritiene più utile a sinistra e quindi a quanto pare si prenderà un laterale basso che possa dare il cambio a Maggio.

I nomi che circolano sono quelli di Mesto, Jonathan e Wallace… L’arrivo di uno di questi giocatori o l’altro dipenderà dalla volontà di Mazzarri e dalle sue idee sul tipo di giocatore che dovrà arrivare. Poi tra un Mesto e Wallace il livello resta quello.

Servirebbe anche qualcos’altro? Credo che alla lunga le partenze di Lavezzi e Gargano si faranno sentire e per questo prenderei anche un centrocampista ed un vice-Cavani.



L’arrivo di una nuova punta chiuderebbe però gli spazi a Vargas. A quel punto lo manderebbe in prestito? Vargas ha avuto tutto il tempo del mondo. Sono ormai passati sette mesi dal suo approdo a Napoli. Evidentemente non ha convinto l’allenatore dal momento che gli vengono concessi solo piccoli spezzoni di partita. Inoltre non è assolutamente una prima punta, si tratta di un’ala offensiva che è perfetta in un 4-3-3, il modulo che utilizzava l’Universidad de Chile, meno per lo schema che utilizza Mazzarri. Se poi vogliamo fare tutti i professori e raccontarci la favoletta che può giocare da prima punta siamo liberi di farlo, ma non ne ha le caratteristiche. A questo punto meglio che vada in prestito a giocarsi le sue chance altrove.

E chi prenderebbe come vice-Cavani?

Ce ne sono tantissimi in giro. Difficile fare i nomi perché bisogna capire quanto De Laurentiis potrebbe investire per l’operazione. Deve comunque essere un giocatore che si possa adattare e che accetti di partire alle spalle di Cavani. Insomma non è facile…

Intanto sembra imminente il rinnovo di Cavani, ma nel contratto ci sarebbe una clausola rescissoria che parrebbe aprire ad una cessione nella prossima stagione. Può essere il Lavezzi-bis? Ci può stare come ragionamento, ma se dovesse essere vero vorrà dire che il Napoli non diventerà mai un grande club a livello sia italiano che europeo. Se ogni anno si cedono i migliori invece di rinforzarsi si fanno sempre passi indietro. Mi pare ovvio che i calciatori importanti vengano pagati come tali. Non credo che nei film di De Laurentiis, De Sica prenda lo stesso cachet di una comparsa. Che poi ci siano cifre spropositate è un altro tipo di discorso che si dovrebbe affrontare in separata sede, ma questi sono i prezzi che girano e dal momento che il calcio a livello di mercato tira ancora, bisogna adeguarsi sempre se che si voglia puntare in alto.

(Massimiliano de Cesare)